Erano le 9:20 e il violetto era in classe, seduto, ad aspettare che quella maledetta lezione finisse. Si girò e guardò il rosso, davvero andargli a parlare sarebbe stata la scelta giusta? davvero voleva ricominciare da capo?
si lo voleva, ma qualcosa lo respingeva nell'andare dal rosso, e non sapeva cosa.La campanella suonò, e solo in quel momento si accorse di star fissando Cico da un bel po di tempo, e sperava solo che il rosso non se ne fosse accorto, si girò coprendosi il viso imbarazzato e con le guance tinte di rosso.
Poi sentì una leggera risata, era quel ragazzo, Cico, che lo guardava e sorrideva coprendosi la bocca per non fare troppo casino, si se ne era accorto,e non aveva avvertito il violetto, si sentiva ancora più in imbarazzo.Cominciò a disegnare così che le sue guance presero un colorito più naturale, disegnava due ragazzi, che si tenevano per mano, non erano persone che conosceva, semplicemente si stava immaginando una coppia omosessuale che stava bene, e che era felice.
Cosa si provava? come ci si sentiva ad essere fidanzati? se lo chiedeva, non ottenendo risposta, non lo sapeva, e nonostante volesse vedere cosa si provasse, non provava amore verso qualcuno da anni, dalla sua ultima relazione, che fu tossica.
Tolse la matita dal foglio, poggiandola sul banco, non gli andava di continuare quel disegno, nonostante stesse venendo bene, voleva smettere, gli provocava un senso di vuoto.
Si alzò e andò con insicurezza dal rosso, che subito si accorse della sua presenza e fu sorpreso.
— ehi Stre — ha detto con un leggero sorriso
— ehi.. — rispose con lo sguardo basso — sai.. ci ho pensato e.. — non disse altro che sentì delle braccia attorno a se, Cico lo stava abbracciando. Nessuno lo abbracciava mai,da un sacco di tempo, questa era la sensazione che si provava nell'essere stretti a se? o strecatto sentiva qualcosa in più? sapeva solo di essere completamente rosso.Le sue mani erano sul petto del rosso, era semplicemente stretto a lui, non sapeva se ricambiare o no. incrociò lo sguardo di Cico
e si accorse che anche lui aveva le guance abbastanza rosse.
— vuoi che mi stacchi? — chiese il più alto, ancora stretto a lui.
— no.. — si sentiva protetto in quell'abbraccio.La classe era vuota, tutti erano fuori per l'intervallo, erano solo loro due, stretti in quell'abbraccio. Il violetto si decise e ricambiò, alzandosi sulle punte e abbracciando il più alto.
Il rosso all'inizio ne rimase sorpreso ,per poi accennare nuovamente un leggere sorriso.Qualcuno stava entrando in classe per poi ritornare subito fuori.
— si stanno abbracciando — disse la ragazza
— cosa? davvero? — continuò il più basso
— ehi Giorgio, non li disturbare, sono così carini — Anna fermò il castano che stava per entrare a guardarli.
— la vera domanda è, perché si stanno abbracciando? — chiese il corvino, un sopracciglio alzato.
— ma che ne so, lasciamoli così, andiamo via — rispose il turchino, prendendo per mano il castano e andando via.Quell'abbraccio, purtroppo, finì facendo rimanere entrambi con le guance di un rosa scuro, senza qualcosa da dire.
il rosso si mise una mano sulla nuca, distogliendo lo sguardo.— uhm..vuoi che ti faccia conoscere i miei amici? — ha chiesto senza guardarlo
— no.. — è stato sincero. Nonostante sembrassero delle brave persone, non si sentiva pronto.
— perché no? —
— già è stato difficile dirti di voler essere tuo amico — alzò lo sguardo e guardò negli occhi il rosso — mi basti tu — disse sorridendo