1 ,, a project for school

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Avete presente quando vi sentite soli? quando vorreste qualcuno accanto a voi, ma allontanate tutti, come se alla fine non vorreste nessuno, come se sapeste che nessuno potrebbe mai aiutarvi, e capirvi.
proprio così si sentiva Strecatto, non veniva bullizzato o altro, probabilmente molta gente aveva l'impressione del solito asociale che sta sempre chiuso in casa a giocare.
Invece non era così, semplicemente sapeva, o almeno pensava, che non avrebbe mai trovato qualcuno che lo avrebbe compreso a pieno.

Era lì, seduto, a guardare fuori dalla finestra mentre la professoressa parlava di cose incomprensibili per il suo cervello, ,decise di prendere la sua matita e iniziare a tracciare linee che pian piano si trasformavano in un disegno. Amava disegnare, questa passione lo liberava, togliendogli tutti i problemi dalla testa.

La professoressa chiamò il suo nome.
— Strecatto e Cico — il ragazzo spostò i capelli tinti di viola dal suo viso, e alzò lo sguardo.
— Scusi prof, non ho capito può ripetere? —
disse guardando lo sguardo felice della donna — una ricerca in coppia, sei con Cico — rispose poi indicando il ragazzo dai capelli rossi seduto su un altro banco della classe, che mettendosi una mano sulla nuca sorrise al violetto.
— no prof, perfavore posso fare la ricerca da solo? — obbiettò un po' scocciato Strecatto

Il rosso lo guardò, non aveva da ridire, sinceramente era felice, aveva sempre voluto capire cosa passava per la testa di quel ragazzo.
— mi dispiace, ma è stato deciso —
rispose la prof mentre scriveva qualcosa sul suo quadernino, senza degnarlo neanche di uno sguardo.

Il violetto sbuffò, ormai arreso. Si mise una mano sulla guancia e ricominciò a disegnare.

Alla fine dell'ora sentì qualcuno alle sue spalle, sobbalzò dopo essersi girato e accorto della presenza del rosso.
— ehi, che disegni? — subito tolse il disegno, non li faceva mai vedere a nessuno, rimanevano sempre per se.
— huh, niente ... — il rosso prese il disegno sotto il banco e il suo viso mostrò un tocco di stupore. — wow, sei veramente bravo —

Non riceveva mai complimenti, infatti non rispose, semplicemente non sapeva come rispondere, quindi annuì riprendendosi il disegno e pensando che le sue scarpe fossero un soggetto molto interessante da guardare, per evitare di dover incrociare lo sguardo con il ragazzo a lui effettivamente sconosciuto.
— siamo in classe insieme da 3 anni e non ci siamo mai parlati — disse, sedendosi accanto a lui.

Il violetto non rispose di nuovo, probabilmente pensando ad altro, beccandosi uno sguardo confuso dal rosso.
—mhh, okay allora, a casa tua o mia? —

— in che senso-? — Strecatto disse alzando lo sguardo verso il rosso, le sue sopracciglia alzate.

—intendo la ricerca — sorrise spostandosi i capelli da davanti gli occhi.
— oh huh..casa mia va bene? — ha detto rivolgendo nuovamente lo sguardo avanti a se, cosi da non doverlo guardare negli occhi.
— ovviamente — il rosso si alzò, salutandolo, per poi uscire dalla classe e andare a pranzare

Il violetto restò seduto, continuando il suo disegno che a quanto pare gli stava piacendo, cercava sempre di apprezzare i suoi disegni, anche avendo molti errori.

destiny wanted us together | ˢᵗʳᵉᶜⁱᶜᵒDove le storie prendono vita. Scoprilo ora