L'amore vero è la più soave delle poesie

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-L'amore vero è la più soave delle poesie.

Settembre, mese alquanto bizzarro. Temperature ancora calde per tutte le ore diurne, solo alla sera l'aria acquistava quel leggero frescore, che si tramutava in freddo vero è proprio durante la notte, percepibile ancora alle prime luci dell'alba.

Da un lato, quel clima così caldo era una vera fortuna, peccato che certi sbalzi di temperatura tra giorno e notte, andassero a piazzarsi dritto alla laringe. Causando mal di gola, qualche leggero colpo di tosse e quei tipici raffreddori della stagione autunnale. Passeggeri, ma ugualmente fastidiosi.

Stiracchiandosi per bene come un micio, Sasuke portò le braccia in alto, muovendo il collo e sbadigliando seduto sulla sedia dietro la scrivania, mentre fissava Naruto dormire.

Aveva trascorso tutta la mattina a studiare, lì nella loro stanza, osservando il compagno dormire e assumere le pose più estreme.

Settembre era iniziato e con lui, anche l'università. Le ferie dello Sharingan Caffè erano terminate già da un pezzo, mentre dopo un intera estate di turni estenuanti e lavoro, finalmente l'Akatsuki si era concesso un settimana di chiusura.

Riflettendoci, era poco, visto la stanchezza accumulata dal Dobe, ma sempre meglio di nulla.

Continuò a fissare il compagno che dormiva profondamente a pancia in giù stingendo il cuscino. Era adorabile. Con una smorfia dispiaciuta e pensierosa, il moro emise un sospiro. Era un vero peccato, proprio adesso che Naruto aveva a disposizione un intera settimana libera...

Lui era impegnato.

"Devo escogitare qualcosa!..." Riflettè tornando a prestare attenzione al suo libro universitario.

Intanto, mantenersi al passo con lo studio era già un buon inizio.

In piedi dietro il bancone dello Sharingan, assorto tra i suoi pensieri, Sasuke stava organizzando un piano dettagliato dei suoi impegni in modo tale da trascorrere quanto più tempo possibile con Naruto in quella piccola settimana.

Sovrappensiero, con aria assorta, poggiò entrambi i gomiti sul bancone, battendo l'indice della mano destra sulle labbra, volgendo lo sguardo pensoso al soffitto.

-Venerdì ho lezione al mattino, ma non è importante. Posso saltarla. Pomeriggio sono impegnato con il lavoro. Sabato e Domenica non ho lezione, ma sono impegnato tutto il giorno qui allo Sharingan... -

Riflettè mentalmente, guadagnandosi un rimprovero da parte di Obito che lo aveva richiamato ben quattro volte.

"SASUKE MALEDIZIONE! Ti vuoi dare una mossa?! I clienti aspettano!" Urlò il padrone del locale al limite.

"Datti una calmata! Mi sembri leggermente isterico oggi!..." Con aria infastidita, il giovane Uchiha tornò a lavoro, lasciando il parente a bocca aperta e offeso per il commento.

"Devo convincere Sakura a sostituirmi!" Si dissè, continuando a servire i clienti.

Adesso che aveva trovato un modo per organizzare un grazioso fine settimana con il Dobe, non gli restava che convincere la ragazza a sostituirlo.

Il giorno successivo...

Sakura sentiva una vena pulsare violentemente sulla fronte e il forte desiderio di strangolare quell'arrogante moretto che aveva trascorso tutto il pomeriggio a tartassarla, con l'intento di farsi sostituire per tutto il fine settima.

"E' dai!!! Che ti costa? E solo un fine settimana!"

"Tra un mese ho un esame importantissimo. Vorrei studiare!"

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