Cin Cin: ad una nuova vita

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Austria - 05 Luglio 2020

Pov. Rosita 

Vi starete chiedono chi sono e perché sono in Austria proprio il 5 luglio 2020, primo giorno dell'attesissimo gran premio di Formula 1. Pura coincidenza? Ebbene no, vi spiego subito tutto

Sono Rosita Elkann, si proprio come state pensando, sono la figlia del presidente della scuderia Ferrari, ho 18 anni e mezzo, mi sono diplomata poco meno di due settimane fa e da allora la mia vita è totalmente cambiata. 

Vi starete sicuramente chiedono, cosa può essere cambiato nella vita di una ragazzina figlia di papà e sono certa che alcuni di voi mi stanno invidiando e vorrebbero tanto essere al mio posto. 

Ma ora vi spiego tutto con calma. Mettetevi comodi con una bella ciotola di pop corn e preparatevi al più intrigante dei gossip. Ehi voi, non prendetemi sul serio sto scherzando. 

Comunque dopo la mia maturità il mio adorato papà ha deciso di chiamarmi a rapporto, ha deciso di volermi al suo fianco in Scuderia e dopo due settimane di intensa preparazione dalla mattina alla sera, di compiti, carte da studiare e ruoli da imparare, senza dimenticare li scatoloni da fare, qualche giorno fa sono approdata definitivamente a Modena. Mi sono trasferita a vivere con papà. 

Sono pugliese di origini, la mamma e il papà si sono separati quando io avevo circa 4 anni e mezzo e da allora sono cresciuta in Puglia con mamma. Papà invece dopo aver preso in mano le redini della Scuderia di Maranello ed essersi separato dalla mamma è venuto a vivere a Modena. 

Vi dico solo che per ben 14 anni, mio padre l'ho visto si e no due volte l'anno. Ho festeggiato la maggior parte dei miei compleanni senza di lui e se da piccola la cosa mi faceva un certo effetto, crescendo me ne sono fatta una ragione ed è diventato "normale". 

Ora però le cose sono cambiate e lui vuole che occupi il posto in Scuderia al suo fianco, ed io beh, io ho accettato. Inutile dirvi che la mamma ne ha sofferto molto, ormai eravamo abituate a vivere in simbiosi la nostra quotidianità. Ma dopo un piccolo momento di sconforto, ha appoggiato la mia scelta. 

Mentre sono qui appoggiata al muretto fuori dai box al tracciato e sto scorrendo distrattamente la home di Instagram, notando quanto caldo faccia in questa giornata, qualcuno mi viene incontro urlando il mio nome e quel qualcuno è proprio mio padre. 

Papà: "Tesoro eccoti finalmente, spero che tu ti sia sistemata in albergo e che il viaggio da Maranello fin qui non sia andato male" 

Io: "Ciao papà, tranquillo tutto bene solo un po' di stanchezza, sai nell'ultima settimana con il trasloco e tutto sono leggermente provata. Per il resto tutto ok, ho lasciato la mia roba in hotel, ho fatto una doccia, mi sono cambiata ed eccomi qui pronta ad affrontare questa giornata"

Papà: "tesoro, non sai quanto io sia felice di averti qui. Vieni con me è giunto il momento di entrare nei box e di presentarti le prime persone, poi man mano conoscerai tutti"

Annuisco e scendo dal muretto per seguirlo ma ad un tratto si ferma, mi sorride e mi dice 

Papà: "Ho dimenticato una cosa... ti sta proprio bene il rosso" 

Ricambio il sorriso e corro per raggiungerlo e affiancarlo, lui mi passa un braccio sulle spalle e mi stringe a se. Gli voglio bene, mi è mancato in tutti questi anni e spero di non deluderlo, per me è sempre stato un modello di vita. Nel frattempo che entriamo nei box mi congratulo mentalmente con me stessa per la scelta dell'outif. Top rosso a monospalla, short in jeans, converse dello stesso colore del mio top e i miei lunghi capelli ricci legati in una coda alta. 

Entriamo nella pitlane e noto due garage, ma non faccio in tempo ad osservarli bene che un uomo alto con capelli ricci, occhiali tondi dalla montatura nera, vestito in rosso con la divisa della scuderia ci viene incontro.

Quando il "rosso" lo hai nel sangue // Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora