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Quella notte la rossa si svegliò di soprassalto, aveva un brutto presentimento ma non capiva a cosa fosse legato.

La più bassa non era al suo fianco, ciò voleva dire che probabilmente era andata a dormire a casa sua.

Cheryl prese il telefono e le scrisse un messaggio "ei nana, tutto ok? sei a casa?"

Nel mentre che aspettava una risposta, scese al piano di sotto, per farsi un latte caldo, in modo da tranquillizzarsi e tornare a dormire serena.

Proprio nel momento in cui stava versando il contenuto bollente nella tazza, il suo telefono iniziò a squillare.

Inizialmente sorrise, credendo che fosse toni, ma poco dopo la sua espressione manifestò confusione, quando sullo schermo del cellulare apparve un numero che non conosceva, ma nonostante tutto decise lo stesso di rispondere, poteva essere qualcosa di importante.

La persona dall'altra parte dello schermo iniziò a parlare e a spiegare tutte le dinamiche dell'accaduto.

Appena Cheryl attivò il cervello e capì quello che l'interlocutore stava cercando di comunicarle lascio cadere la tazza a terra, che si ruppe in mille pezzi, mentre i suoi occhi iniziarono a inumidirsi.

Chiuse velocemente la chiamata e corse in camera sua.

Si cambiò velocemente, mettendosi una tuta larga, dato che nessuno l'avrebbe dovuta vedere in piena notte.

Si infilò le scarpe e corse giù per le scale, prese le chiavi di casa e della sua auto, e chiuse velocemente la porta, precipitandosi nella sua macchina.

Sfrecciò fuori dal parcheggio della sua abitazione, guardò a destra e sinistra per vedere se stavano passando altre automobili, e successivamente si immise nella strada principale, schiacciando il piede sull'acceleratore.

Arrivò a destinazione dopo una decina di minuti, parcheggiò in fretta dato che non c'era assolutamente nessuno, aprì lo sportello e si precipitò all'esterno.

Avanzò verso le porte e le aprì frettolosamente, iniziando a correre per il corridoio, fin quando non arrivò davanti ad una sorta di segreteria.

"Dov'è toni?" chiese con il fiatone per via della corsa.

"scusi può ripetermi chi sta cercando" chiese una signora inarcando le sopracciglia, non capendo a chi si riferisse la giovane ragazza.

"ah si scusi, dove si trova Antoniette Topaz"

La signora fece scorrere il suo indice per tutta la lunghezza di un foglio, fin quando non si fermò.

"Antoniette Topaz, stanza 201, ma ora non può entrare, la stanno ancora visitando"

"mi sa dire cosa è successo per favore?"

"Non mi è stato riferito molto, so solo che ha avuto un incidente, l'abbiamo ritrovata con la faccia completamente schiacciata contro il volante, e tutti i resti del mascara colato sul suo viso. Probabilmente la persona con cui si è scontrata ci ha chiamati , e quando i miei colleghi sono arrivati all'auto della ragazza, hanno preso il telefono e hanno chiamato l'ultima persona che era registrata nell'elenco delle sue chiamate, che a quanto credo penso sia tu"

"va bene grazie mille, entro quanto potrò vederla?"

"questione di ore, puoi sedetti su quelle sedie lì, ti avvertiremo noi quando sarà possibile visitare la paziente"

"okay grazie"

Cheryl sorrise alla segretaria e si andò a sedere dove le era stato indicato.
Prese velocemente il telefono e scrisse un messaggio alla madre "mamma se non mi trovi a casa è perché mi ha telefonato d'urgenza l'ospedale, Toni ha avuto un incidente. Non ho ancora avuto notizie e non mi hanno ancora permesso di vederla. Appena so qualcosa ti aggiorno. Ti voglio bene"
Successivamente iniziò a scorrere tra le sue chat, e scrisse nel gruppo con i suoi soliti amici.

"Ragazzi sono in ospedale, credo che ora voi stiate dormendo. Toni ha avuto un incidente, non mi hanno ancora permesso di vederla e non ho notizie sul suo stato fisico. Come vengo a conoscenza di qualcosa vi aggiorno. Se volete appena vi svegliate raggiungetemi. L'ospedale è quello sulla settima."

Appena finì di scrivere queste avvertenze la rossa scoppiò in un fragoroso pianto. Aveva detto che avrebbe protetto Toni, e invece nel giro di soli cinque mesi, il padre aveva abusato di lei, era stata picchiata e ora aveva avuto anche un incidente.

Si odiava profondamente per non essere riuscita a tenere la sua migliore amica fuori dai guai.

Avrebbe seriamente voluto proteggerla dal mondo, e invece adesso si ritrovava seduta su una sedia, in ospedale, mantre la più bassa probabilmente giaceva inerme su uno scomodissimo lettino.

Se aveva paura? Si stava letteralmente cagando addosso. Aveva paura che la sua amica non ce l'avrebbe fatta.

Anche se alla fine Toni era una ragazza forte, ne aveva superate tante, e infondo Cheryl sapeva che sarebbe riuscita a superare anche questa.

La vita della più bassa era sempre stata un inferno, prima aveva perso la mamma quando era piccola, poi il padre si era trasformato in un uomo violento, a scuola negli anni passati era stata discriminata per avere la pelle un po' più scura, ed ora era stata vittima di un incidente.

Un incidente che secondo Cheryl le aveva rovinato una serata felice, dato che quella seria la rosa aveva conosciuto i genitori della sua ragazza, e a giudicare dal fatto che la sua amica non le avesse detto nulla la Blossom era sicura che tutto fosse andato come immaginava.

Solo che la rossa non poteva sapere che in realtà quella per Toni si era rivelata una delle serate più brutte e sconvolgenti della sua vita.

La sua ragazza aveva provato per l'ennesima volta ad abusare del suo corpo, e le aveva addirittura alzato le mani.

E Toni sapeva come avrebbe potuto reagire la rossa se le avesse raccontato quello che Karol le aveva fatto, per questo dopo la cena non le aveva scritto nulla.

Era sicura che se l'avesse fatto, Cheryl si sarebbe presentata poco dopo fuori dall'abitazione della biondina e l'avrebbe fatta a pezzi.

so many things i want to sayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora