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Toni si svegliò quella mattina con un mal di testa fortissimo, era riuscita a dormire poco e niente e aveva ancora gli occhi completamente gonfi e rossi per il pianto incessante.

Si alzò lentamente dal letto ed entrò nel salone, si accorse stranamente di essere sola anche quella mattina.

Dove era finito suo padre?

Iniziò a perlustrare tutta la casa da cima a fondo senza trovare nessuna traccia del suo tutore legale.

Prese coraggio e decise di entrare nella sua camera, sperando che non si fosse rifugiato lì, ma quello che trovò le spezzo il cuore.

La camera era tutta a soqquadro, i cassetti erano sparsi dappertutto, non c'era nessuna traccia dei vestiti del padre...se ne era andato.

Dopo anni di molestie nei confronti della figlia, l'aveva abbandonata senza dirle nulla, l'aveva lasciata lì come se nulla fosse.

Toni da un lato era contenta, perché ora era al sicuro, quindi almeno uno dei suoi problemi era risolto, ma dall'altro lato era completamente spezzata in mille pezzi.

Nel giro di nemmeno 24 ore, la sua ex ragazza aveva provato nuovamente a portarla a letto, aveva chiuso i rapporti con cheryl, e il padre l'aveva abbandonata.

Non ce la faceva più, perché non c'era mai nemmeno una fottutissima cosa che andasse bene nella sua vita? Cosa aveva fatto di sbagliato per meritarsi tutta quella sofferenza ?

Senza rendersi conto scoppiò nuovamente a piangere, si abbandonò a se stessa sul divano, e rimase lì, immersa nella sue lacrime, con il cuore completamente in frantumi.

Di quello che era successo con il padre e con la sua vecchia fiamma non le fregava più di tanto, ma quello che la uccideva letteralmente era la consapevolezza di aver perso la sua migliore amica, la persona per cui avrebbe dato la vita se fosse servito, la persona che per anni l'aveva tenuta al sicuro, e ora per una stupidissima stronzata che aveva fatto da ubriaca, l'aveva persa.

Non riusciva a darsi pace per questo, si sentiva così fottutamente in colpa.

Nel frattempo che Toni era immersa in questa crisi di pianto, Cheryl era a casa sua, con il volto rivolto verso il soffitto, mentre il suo corpo giaceva inerme sul letto.

Non aveva le forze per muoversi, qualcosa dentro di lei si era completamente spezzato dopo aver avuto l'ennesima conferma che la sua ormai ex migliore amica, non provava assolutamente nulla nei suoi confronti.

Prese il telefono e digitò un numero, aveva bisogno di distrarsi.

Betty: ei cher che succede?

Cheryl: possiamo vederci tra poco da pop's ? ho bisogno di parlare con qualcuno

Betty: certo cher, 20 minuti e sono lì, ti aspetto

Cheryl: grazie cugina, sei la migliore.

La telefonata si chiuse lì, la rossa si alzò velocemente dal materasso e si mise velocemente un paio di jeans neri, strappati sul ginocchio, una felpa rossa, e delle semplici scarpe da ginnastica.

Non aveva nemmeno le forze per vestirsi come solo lei sapeva fare, si era semplicemente limitata a prendere i primi vestisti che le erano capitati davanti agli occhi.

Prese il telefono ,le due paia di chiavi, ed uscì di casa.

Salì sulla sua berlina rossa, e sfrecciò verso il fast food.

Entro una decina di minuti arrivò a destinazione, parcheggiò velocemente la macchina ed entrò nel locale.

Diede un occhiata in giro, fin quando non vide sua cugina, si avvicinò al tavolo dove era seduta e si mise di fronte a lei.

Betty: ei

la biondina le sorrise

Cheryl: ei, come stai?

Betty: tutto bene, tu piuttosto?

Cheryl: diciamo un po' così

Betty: vuoi dirmi cosa è successo?

Cheryl: io e Toni abbiamo chiuso

Betty: COSA? perché?

la rossa prese un grande respiro per cercare il coraggio di parlare

Cheryl: Quando sono venuta a prendere Toni in discoteca l'altra sera, era terrorizzata, l'ho portata a casa mia, le ho fatto fare un bagno caldo per rilassarsi, e quando è tornata a letto vicino a me, mi sono persa nei suoi occhi. Era bellissima, te lo giuro, sta di fatto che in quel momento non so se presa dall'ansia, o presa dal fatto che non riuscissi a smettere di guardarla, le ho detto quello che provavo per lei, senza ricevere nemmeno una risposta.

Betty: dio cher, mi dispiace così tanto

Cheryl: così la mattina mi sono svegliata prima di lei, e sono andata al fiume, non so come è riuscita a trovarmi. Le ho chiesto quanto si ricordasse della serata precedente, e mi ha ammesso di non ricordarsi praticamente nulla, l'ultima scena che aveva impressa nella mente era lei in discoteca. È stato un punto a favore per me, perché voleva dire che non si ricordava della mia dichiarazione, ma non so perché mi sono incazzata con lei. Ci ho messo letteralmente anni per trovare il coraggio di dirle quello che provo, e lei non si ricorda nulla. Così mi sono agitata e le ho detto di cercarmi solo quando le fosse venuto in mente ciò che era accaduto, e che prima di quel momento si sarebbe dovuta dimenticare di me.

Betty: però aspetta, tu hai detto che quando le hai confessato i tuoi sentimenti lei non ha risposto?

Cheryl: già

Betty: ne negativa ne positiva? giusto?

Cheryl: giusto

la rossa la guardò un po' stranita e allo stesso tempo confusa.

Betty: allora hai ancora qualche speranza! Voglio dire cher, pensaci. Non ti ha assolutamente risposto nulla, magari era sorpresa, era in soggezione, o per il fatto che era sotto effetto d'alcol non riusciva a collegare molto il cervello.

Cheryl: hai ragione, solo che, non ce la faccio più a vederla. Per me non è una semplice amica, io sono innamorata di lei, e fin quando non si ricorderà ciò che le ho detto quella sera dovrò fingere che per me non esista. Non ce la faccio a continuare così, non posso essere solo una semplice amica per lei, perché ogni volta che le sto intorno mi viene l'impulso di baciarla, di coccolarla. Ogni volta che mi guarda, con quegli occhi stupendi che ha, mi ci perdo dentro, e inizio letteralmente a non capire più un cazzo. Sento costantemente le farfalle nello stomaco quando le sto intorno, e cazzo, pagherei affinché possa sentire queste sensazioni anche lei.

Betty allungò una mano per stringere quella della rossa.

Betty: Cher queste cose gliele devi dire, in un momento in cui è cosciente. E sti cazzi di come va a finire, devi tirare fuori queste cose, non puoi continuare a soffocare i tuoi sentimenti per il resto della tua vita. Si vive una volta sola cher. Magari adesso lei non si ricorderà mai quello che è accaduto, e tu continuerai a sperare che un giorno lei possa ricordarselo, e finirà che piano piano vi allontanerete, che prenderete strade riverse, e dentro entrambe rimarrà questo senso di amarezza, dentro te perché non hai avuto il coraggio di dirle ciò che provi, e dentro lei perché avete litigato, e vi siete perse, per una cosa che lei non si ricorda.

Cheryl: hai ragione betty, ma ora come ora non me la sento di parlarle, ho bisogno di tempo.

Betty: Cher prediti tutto il tempo di cui hai bisogno, ma parlale, merita delle spiegazioni, e lo sai anche tu. Non puoi lasciarla così, sai come è fatta toni, e probabilmente ora si starà scervellando per cercare di capire che cazzata ha fatto e come risolvere. L'hai detto tu stesso cher, sei una delle poche cose belle che le è capitata, e lei è una delle poche cose belle che ti è capitata. Sai meglio di me la situazione a casa si toni, e di cosa è successo con la sua ex, non puoi lasciarla anche tu. Quindi ti prego, prenditi tutto il tempo che ti serve, ma parlale, perché vi voglio bene, e non voglio che tu o lei stiate male, e soprattutto perché è giusto che lei abbia delle spiegazioni.

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