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Toni e Karol erano rimaste a parlare per tutta la giornata, tra una risata e un altra.

Karol era poco più alta di Toni, aveva gli occhi verdi e i capelli biondi che le ricadevano fino a metà schiena.

La rosa si era persa in quegli occhi fin dal primo istante che i loro sguardi si erano incrociati.

"Senti ti va di uscire con me sta sera" azzardò la bionda

"certamente" proseguì la più bassa

"se vuoi possono venire anche i tuoi amici"

"va bene grazie."
La cena proseguì bene, i suoi amici erano contenti, e Toni era incantata ad osservare la più alta.

Quando finì la serata, uscirono dal locale, incamminandosi verso le rispettive vetture, ma toni sentì qualcuno afferrarle il braccio, e si girò velocemente verso di lei.

"ei toni, questo è il mio numero, chiamami o scrivimi se avessi voglia" disse la bionda sorridendole

"lo farò" ammise la più bassa, per poi lasciarle un bacio sulla guancia

"buonanotte"

"buonanotte"

Toni salì in macchina di Jughead, e non fece altro che sorridere per tutto il tragitto, non vedeva l'ora di arrivare dalla sua migliore amica per poterle raccontare tutto nei minimi dettagli.

*

Bussò alla porta e le aprì Penelope, accogliendola calorosamente

"scusa se sono di troppo, ma potrei restare a dormire qui anche sta notte ?" chiese con gli occhi da cuccciolo

"ma certo" ammiccò l'adulta

"c'è qualcosa che non va toni?"

La rosa dopo questa domanda non ebbe più il coraggio di guardarla negli occhi.

Penelope le afferrò una mano dolcemente " se non te la senti di parlarne va bene, sappi solo che se avessi bisogno io sono qui, okay?" le disse sorridendole

"grazie" le disse toni per poi abbracciarla

"cheryl dov'è?" chiese la topaz un po' confusa

"è tornata a casa e stava piangendo, è salita direttamente al piano di sopra, credo che sia in camera sua" disse Penelope alzando leggermente le spalle

"sei sicura che stesse piangendo ?" chiese la brunetta un po' allarmata

"sicurissima" proseguì la madre della rossa.

Toni iniziò a correre verso il piano di sopra, e sorrise quando vide Cheryl distesa sul letto mentre dormiva.

Aveva gli occhi socchiusi, le labbra imbronciate, e le guance macchiate dal suo mascara.

Toni si dispiacque nel vederla così, si sentì profondamente in colpa per non esserci stata quando era crollata sul letto piangendo.

Si spaventò nel vedere la sua amica in quelle condizioni, soprattutto perché non conosceva la causa.

Si distese accanto a lei, e la strinse tra le sue braccia, non le importò se non avesse sentito la sua calda stretta visto che stava dormendo, voleva comunque abbracciarla, farle capire che ora era lì, per lei.

so many things i want to sayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora