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la più bassa finalmente dopo una serie di mesi infernali riuscì a tornare a casa felice.

La serata era andata estremamente bene, si era sentita finalmente viva e apprezzata, ma nonostante questo aveva deciso di tornare nella sua vera abitazione.

Cheryl iniziava ad assumere degli atteggiamenti strani che facevano sentire toni di troppo, e inoltre prima o poi avrebbe dovuto per forza affrontare il padre.

Appena arrivò davanti all'abitazione, il sorriso che aveva precedentemente sul viso sparì.

Era veramente terrorizzata.

Prese un grande respiro per cercare di calmarsi, dopo di che si diresse lentamente verso i gradini del porticato, salendoli uno ad uno.

Quando fu davanti alla porta estrasse le chiavi dalla sua borsa, le infilò con cautela nella serratura e le girò il più piano possibile per cercare di non far rumore.

Appena il tepore di casa l'avvolse le arrivò addosso una bottiglia di birra, che si ruppe, finendole sulla mano, e tagliandola.

Cercò di trattenere un gemito di dolore e corse velocemente in bagno, chiudendosi a chiave, in modo da impedire che quel maniaco potesse farle altro.

Tirò fuori delle bende e dell'acqua ossigenata, dal cassetto accanto al lavandino e cercò di medicarsi la ferita nel miglior modo possibile.

Dopo di che si accasciò per terra con la schiena al muro, fissando un punto indefinito davanti a se.

Non sapeva spiegare come si sentiva in quel momento, qualcosa dentro di lei si era frantumato in mille pezzi.

Non l'aveva vista per due mesi e la prima cosa che aveva fatto, invece di accoglierla calorosamente come un genitore dovrebbe fare, era stata a tirarle una fottutissima bottiglia di vetro addosso.

D'altro canto era stata abbastanza fortunata, se i pezzi di vetro le fossero finiti negli occhi sarebbe stata letteralmente la sua fine.

Lo odiava, dio se l'odiava.

Avrebbe veramente voluto denunciarlo, ma questo avrebbe implicato dover raccontare ogni singolo episodio alla polizia, e non era ancora pronta a tirare tutto fuori, erano troppi ricordi che facevano male, che la laceravano.

Non aveva ancora detto a nessuno di essere stata stuprata da colui che era suo padre, e non sapeva nemmeno come riuscire a dirlo, o arrivare all'argomento.

Non voleva fare carico a nessuno dei suoi problemi, erano troppo grandi per poter essere sopportati.

Continuava a chiedersi come sarebbero potute andare le cose se sua madre non fosse deceduta anni prima, continuava ogni giorno a immaginarsi una vita con lei al suo fianco, magari se fosse stata ancora in vita il padre non sarebbe diventato così violento, oppure l'avrebbe portata via da quel mostro.

Ma più pensava a ciò più le lacrime che rigavano il suo viso iniziavano ad aumentare.

Oramai aveva diciotto anni, ma non aveva i soldi per potersi permettere di comprare una casa, per questo durante l'estate aveva passato tutto il tempo a lavorare, aveva un bisogno enorme di soldi, non ce l'avrebbe fatta a sopravvivere un altro anno dentro quell'inferno.

Mentre i singhiozzi continuavano ad aumentare, il suo telefono suonò, era una notifica di un messaggio.

lo estrasse dalla borsa e lo prese delicatamente, era Cheryl, sorrise flebilmente

cher:''alloraaa, come è andata?''

toni: ''tutto benissimoo''

cher:''AAAA SHIP. SONO COSì FELICE PER TE NANAA''

Toni rise di gusto davanti a quel piccolo messaggio, era così felice di avere la rossa nella sua vita, riusciva sempre a trasformare un momento di merda in un momento tranquillo e stabile.

Non si capacitava di cosa avesse fatto di così speciale per meritarsi Cheryl, ma era così grata alla vita di averle dato un'amica così.

Nonostante il passare del tempo le era rimasta affianco, nonostante vivesse in una situazione problematica, la rossa non l'aveva mai definita come la stramba, anzi era sempre stata disposta a darle un posto in cui dormire quando la situazione a casa precipitava completamente.

Toni non riusciva minimamente ad immaginarsela una vita senza di lei; la Blossom era il suo sole nelle giornate di pioggia, la sua luna in mezzo al buio, il suo motivo per lottare, la sua felicità...

toni: ''ti voglio un bene immenso cher, veramente, sei tutta la mia vita''

cher:''anche io nanetta''

cher: ''che ne dici se domani ci vediamo e mi racconti tutto per bene''

toni: ''assolutamente si''

cher: ''perfetto. Ora vai a dormire perché lo so che sei stanca. Buonanotte toni.''

toni: ''buonanotte stupida.''

Nel frattempo che toni stava cercando di scampare le violenze del padre, Cheryl si ritrovava distesa nel letto a fissare il soffitto.

Il suo cuore era letteralmente in frantumi, credeva che con la biondina sarebbe stata una storia di una notte, e invece no, la brunetta stava pensando di costruire un futuro con lei e questo feriva profondamente cheryl.

Chissà come sarebbero andate adesso le cose tra di loro, chissà cosa sarebbe successo se la brunetta fosse venuta a conoscenza dei sentimenti della rossa.

La testa della più alta le diceva di allontanarsi dalla più bassa, ma come avrebbe potuto distanziarsi dalla persona con cui era cresciuta? Le aveva promesso che ci sarebbe sempre stata, e non poteva lasciarla andare, soprattutto conoscendo la situazione della sua amica.

Era tutto così fottutamente complicato, era proprio vero che l'amore non si poteva controllare, perché se solo avesse mai potuto scegliere, non avrebbe mai deciso di provare questi sentimenti per la sua migliore amica.

Si stava già preparando psicologicamente per la giornata di domani, non era pronta a dover fingere di essere felice, ma doveva farlo, doveva farlo per Toni.

Finalmente aveva trovato qualcuno che la facesse stare bene e che la valorizzasse e la rossa era davvero entusiasta di questo, solo che avrebbe voluto essere lei quella figura rappresentativa per la brunetta.

Iniziò a vagare nella galleria del telefono, cliccò sulla cartella "toni" ed iniziò a scorrere tra i vari ricordi.

Arrivò ad un video vecchissimo, era il primo
compleanno che avevano passato insieme, quella giornata era stata magnifica, tutti i momenti passati con la più bassa erano magnifici.

Sarebbe voluta uscire di casa, in questo momento, andare dalla sua amica, dirle cosa provava per lei, ma ora che toni stava riuscendo a costruirsi un po' di felicità non voleva portagliela via, doveva semplicemente imparare a vivere con la sua gelosia.

Infondo non sapeva cosa il futuro aveva in serbo per lei, magari entro breve tempo sarebbe riuscita a trovare qualcuno che la valorizzasse e la facesse sentire amata.

Anche se era molto scettica riguardo a ciò e lo dubitava fortemente, continuava lo stesso a sperarci.

Ma quello che sperava ancor di più, era che quella persona fosse Toni.

so many things i want to sayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora