24 - Insieme

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Erano trascorsi i giorni, con una lentezza e un'ansia sfiancanti, ma non era accaduto nulla. Lauren e Camila si erano avvicinate sempre di più, e finalmente riuscivano a pensare ad altro che non fossero le parole di Ty.

Camila aveva preso il coraggio a due mani e attendeva davanti alla porta di casa Jauregui che qualcuno si decidesse ad aprirle. La sua Lauren doveva essere lì, pensò improvvisamente in ansia, con le mani che sudavano e l'agitazione che le faceva battere il cuore con prepotenza contro la cassa toracica. Finalmente dopo qualche minuto di attesa sentì dei passi avvicinarsi, riconoscendo la sua voce leggermente scocciata.

"Un attimo, un attimo. Arrivo." E poi sorrise sentendo a bassa voce l'altra imprecare prima di aprire leggermente l'uscio, tirando fuori solo la testa.

La prima cosa che la raggiunse fu l'odore del suo shampoo, che aveva imparato ad amare. Poi fu la volta dei suoi occhi profondi, meravigliosi, e in parte sorpresi di trovarsela di fronte senza essere stata avvisata. E infine notò i capelli ancora bagnati che rilucevano più del solito, mentre sulle punte si formavano minuscole goccioline che poi si staccavano per andare a colpire il pavimento freddo.

"Sei in anticipo... di tipo due ore..." Lauren le spalancò la porta invitandola ad entrare, e solo allora Camila si accorse che indossava solo un piccolo asciugamano verde per coprire il suo corpo ancora ricoperto di goccioline. Il suo corpo si infiammò come al solito, la sua bocca improvvisamente asciutta. Non si era ancora abituata all'eccitazione che l'assaliva quando si trovava vicina a Lauren. Scosse la testa per concentrarsi. Non era lì per quello. Doveva mantenere le distanze.

"Sei sola in casa?" Le chiese, non potendo non ammirare le gambe nude dell'altra, che sorrise maliziosa intercettando il suo sguardo.

"Si." Le sorrise, avvicinandosi con lentezza.

"Ferma, stammi lontana." Le impose Camila bruscamente, spiazzandola. Aveva alzato la mano destra a tenerla realmente lontana. Lauren la guardò confusa, e improvvisamente agitata.

"Che succede Cam?" Le chiese, vedendo la più piccola mordersi il labbro inferiore, l'incertezza nel suo sguardo, il suo viso contratto dall'agitazione. "Piccola..." Cercò ancora di avvicinarsi ma l'altra fece un passo indietro per mantenere le distanze. 

"No." Disse decisa.

Lauren si fermò, quindi, aspettando quasi un minuto prima che l'altra iniziasse a parlare.

"Dobbiamo smetterla." Le parole di Camila la colpirono improvvisamente, facendole mancare il fiato per qualche istante, congelandola come se fosse stata colpita da un secchio di acqua ghiacciata in mezzo alla neve. Non riusciva a capire. Andava tutto bene tra loro, il loro rapporto era stupendo, il sesso magnifico. Cos'era cambiato?

"Non possiamo continuare così. Non è giusto né per me, né per te." Continuò Camila senza guardarla negli occhi. Lauren sentì che le gambe stavano per cederle, raggiunse il divano e si poggiò sul bracciolo, aggrappandosi alla stoffa con forza. Non riusciva a trovare le parole, e anche se le avesse trovate, le sarebbe comunque mancato il fiato per parlare. Continuò semplicemente a fissare la ragazza di fronte a lei, che continuava a non guardarla negli occhi, probabilmente per evitare di dover raccogliere i cocci del suo cuore distrutto. Le si riempirono gli occhi di lacrime, e le lasciò scorrere lungo le guance senza preoccuparsene.

Non poteva finire così. Non poteva. Non dopo quello che avevano condiviso. Non dopo quello che provava.

"Cam..." Trovò finalmente la forza per pronunciare il suo nome, subito interrotta dall'altra.

"Non è giusto, te ne rendi conto?" Continuò l'altra, iniziando a camminare per la stanza senza fissare Lauren, e senza accorgersi del suo stato. "Non ce la faccio più a nascondere tutto alle altre persone, alle nostre amiche cazzo. A nascondere noi. A vedere i ragazzi provarci con te, e soffrire in silenzio perché sono solo una tua amica e non ho il diritto nemmeno di mandarli a fanculo. Non ce la faccio più ad essere TUA AMICA." Sottolineò quelle parole, ingoiando a vuoto, con la bocca completamente asciutta.

Senza una donna - CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora