16 - Serata da Lau

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Restò immobile nel bagno per cercare di riprendersi dalla sorpresa. Ancora non ci credeva. Camila l'aveva baciata. Di sua spontanea volontà. E l'aveva provocata. E cazzo se era riuscita ad eccitarla! Pensarla con le sue mutandine addosso le metteva la pelle d'oca.

"Lolo vieni?" La chiamò dalle scale.

"A-arrivo." Riuscì a risponderle dopo un attimo, con la voce più roca del solito. Si accorse che si stava reggendo al lavandino perché le sue gambe non avrebbero potuto farcela.

Quando scese le scale la trovò ad aspettarla con un viso ansioso, e vide che arrossì violentemente quando lei le aveva puntato gli occhi addosso. Era di una dolcezza unica. Rise abbracciandola, e la sentì rilassarsi e iniziare a ridere con lei.

Sentirono un colpo di tosse provenire da vicino a loro, e  videro che Dinah le osservava con sguardo titubante.

"No, non lo voglio nemmeno sapere. Siete troppo strane in questi giorni. Venite?" Disse, suscitando un altro accesso di risate, ma la seguirono per non essere rimproverate.

Durante la cena le dissero della serata/pigiama party organizzato per quel sabato. Quasi si commosse alla notizia, poi pensò che avrebbe passato un'altra notte con Camila e sentì la pancia e lo stomaco andarle a fuoco. Cosa le stava succedendo? Perché l'amica le procurava quelle emozioni infuocate? Decise che non le importava il perché, la faceva stare bene come non le capitava da anni. E di viversi quello che la vita le stava offrendo.

Dopo aver mangiato, si spostarono tutte sul divano. Stringendosi, ci si riuscirono a sedere tutte e cinque. Camila era nell'angolo con Lauren affianco, appiccicata a lei. Si tolse le scarpe e tiro i piedi su, e girandosi un po' di lato riuscì ad infilarli tra le gambe di Lauren, che sussultò al contatto.

"Oh brava Cami. Allargati Lau..." E Dinah le diede uno spintone. Si spostò un po' più vicina a Camila, trovandosela quasi in braccio. Provò l'impulso di baciarla, e si morse il labbro per impedirselo. Vedeva l'altra fissarle la labbra e le inviò uno sguardo minaccioso, guardando poi in direzione delle amiche. Camila accennò un breve movimento con la testa per farle capire che aveva inteso, distogliendo poi lo sguardo.

Le altre avevano scelto un film dell'orrore, e Camila sbuffò perché li detestava. Ma non disse nulla, chiuse gli occhi e si accoccolò tra le braccia di Lauren. Con le luci spente e la coperta addosso non se ne sarebbero accorte. E poi si stava così bene tra le sue braccia. Sospirò, sfiorandole il collo con le labbra, tentata dal lasciarle un morso. Decise di fare la brava.

Dopo qualche minuto di carezze, sentì la mano di Lauren infilarsi senza alcun problema sotto la felpa larga che aveva indossato. La sua mano fresca era sulla sua pelle bollente, e risaliva verso il seno. Alzò lo sguardo verso l'altra, beccandola a fissarla con un sorrisino e uno sguardo maliziosi, mentre la mano rapidamente si infilò tra la stoffa del reggiseno e il suo seno, pizzicandole un capezzolo. Le sfuggì un gemito, che si confuse tra le urla delle altre completamente prese dal film.

Decise di vendicarsi e mosse il piede sinistro, che era proprio a contatto con l'intimità di Lauren. La vide strabuzzare gli occhi, e sorrise maleficamente, mordendosi ancora il labbro. Aveva una voglia matta di lei, delle sue labbra morbide, ma dovevano trattenersi.

"Smettila se non vuoi che ti scopi davanti a tutte." Le sussurrò nell'orecchio con voce roca, sentendo Lauren agitarsi sotto di lei. Strofinò il naso sul suo collo, e le diede quel morso che le aveva risparmiato prima. Sentì il gemito ovattato dell'amica, che poi le sussurrò:

"Tregua? Ti prego... Non posso farcela così." Sembrava quasi implorarla.

Acconsentì, per il momento. Voleva averla a tutti i costi. La desiderava da morire, si sentiva il petto esplodere quando era con lei. Non sapeva se fosse solo il bene che le voleva o altro, unito all'attrazione fisica, ma non le importava. Doveva essere sua.

Si accoccolò meglio tra le sue braccia, stringendosi forte a lei, e sentì le braccia di Lauren stringerla altrettanto forte. Poggiò la testa sul suo petto e senza accorgersene si addormentò.

Senza una donna - CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora