Avrebbe dovuto essere lei quella forte, ma in quel momento stava piangendo tra le braccia della sua ragazza, che era stanca e ferita, ma non le negava quel contatto così importante per lei. Camila si rese conto che se fosse accaduto qualcosa di peggio a Lauren non sarebbe riuscita ad andare avanti. Cercò le sue labbra e vi posò tanti piccoli e dolci baci, mentre cercava di calmarsi. Lauren le accarezzava la schiena e i capelli, e quelle carezze la calmarono un po'.
"Dovrei essere io a confortare te, e invece come al solito sei tu quella forte." Rise di sé Camila, staccandosi dall'abbraccio e asciugandosi il volto con la manica della felpa.
"Beh, è quello che succede in una coppia. Ci si prende cura l'una dell'altra." Le sorrise con dolcezza l'altra, il viso stanco.
"Come ti senti? Mi vuoi raccontare cos'è accaduto?" Le chiese accarezzandole il viso.
"Ora mi sento bene. In realtà ricordo poco... stavo venendo da te dopo aver discusso con mia sorella, quando ho incontrato Ty che mi ha stordita." Iniziò a raccontare con gli occhi che si riempivano di lacrime, mentre la porta si apriva rivelando sua madre e due agenti di polizia. Fissò gli occhi in quelli così simili ai suoi, ricordando la breve discussione che avevano avuto qualche minuto prima, e scosse la testa. Il risentimento che sentiva all'inizio era svanito, ma non poteva perdonarla per aver abbandonato così la sua famiglia.
"Ne parliamo dopo." Disse Camila alzandosi, mentre le stringeva la mano. Sapeva che la polizia aveva bisogno della dichiarazione di Lauren, quindi si avviò verso la porta, non senza averle promesso di restare lì ad aspettare di poterla rivedere. Sospirò sedendosi su una delle sedie di acciaio presenti nel corridoio, stremata. Nell'attesa, aggiornò Dinah, Ally e Normani che Lauren si era svegliata e sembrava stare bene. Osservò Clara uscire dalla stanza, rivolgerle un'occhiata e allontanarsi. Restò a riflettere su quanto appena scoperto sulla donna.
Aveva confessato a Lauren di essere andata via perché innamorata finalmente di un uomo meraviglioso, lasciandoli lì con loro padre credendo di fare il loro bene, senza destabilizzarli troppo. Non poteva immaginare che l'uomo avesse dedicato gli anni in cui lei non c'era stata all'alcool, senza prendersi cura dei loro tre figli, i quali avevano dovuto cavarsela da soli. Aveva letto sincerità e pentimento negli occhi della donna, e dolore nell'apprendere la loro situazione.
Clara aveva raccontato che la notte in cui era andata via, per una semplice casualità Taylor e Chris l'avevano vista, provando a fermarla. Ma aveva provato a spiegare loro che non era felice lì, che aveva sposato loro padre solo per via della gravidanza ed era diventata una donna triste, nonostante l'amore per i propri figli.
"Quindi vai via per colpa di Lauren?" Le aveva chiesto confusa Taylor mentre lei stava uscendo.
"Ormai è grande, è una donna, anche se è maturata troppo in fretta. Si prenderà cura lei di voi." Rispose Clara con tristezza, scuotendo la testa per scacciare le lacrime e il senso di colpa che provava nell'abbondare i propri figli.
Ed evidentemente i ragazzi avevano mal interpretato queste sue parole, non c'era altra spiegazione.
Tutto un equivoco.
E Lauren aveva sofferto per anni solo per un equivoco, con l'astio dei suoi fratelli, senza avere mai un sorriso o una parola di conforto da nessuno in quella casa vuota. Camila scosse la testa sospirando, lanciando un'occhiata alla porta alle sue spalle. Riportò lo sguardo al cellulare, leggendo i messaggi di risposta che le sue amiche le avevano inviato. Rimase stupita quando nel suo raggio visivo si materializzò una tazza di caffè.
"Se non vai a riposare, ne avrai bisogno. È stata una lunga notte." Le disse Clara accomodandosi sulla sedia accanto alla sua. Fu tentata di rifiutare, ma rifletté che in fin dei conti la donna era la madre della sua ragazza, e le stava tacitamente tendendo un ramoscello d'ulivo. Accettò titubante, mormorando sommessamente un timido grazie. Sorseggiò la bibita ancora calda, che le diede subito un po' di energia e conforto.
"Uhm... Quindi tu e Lauren, eh?" Clara spezzò il silenzio imbarazzato con una domanda ancora più imbarazzante. Camila arrossì leggermente alzando lo sguardo, incrociandolo di sfuggita con quello della donna seduta accanto a sé e distogliendolo dopo un attimo per iniziare a fissare il suo caffè.
"Già." Balbettò Camila dopo un attimo, non sapendo se e come continuare quella conversazione. Decise di essere sincera. "Stiamo insieme da poco, non sapevamo di provare... certi sentimenti l'una per l'altra."
"È bello sapere che Lauren abbia avuto qualcuno accanto a sé durante questo periodo." Ammise Clara, sorridendole tristemente. Calò il silenzio. Camila poteva quasi sentire il peso del rimorso della madre di Lauren, avrebbe voluto sapere cosa dire, ma restò in silenzio per evitare di utilizzare parole sbagliate. Dopo qualche minuto uscirono i due agenti, fermandosi a parlare con Clara, mentre Camila sgusciava nella camera per raggiungere la sua ragazza.
"Hanno trovato Ty." Le disse subito Lauren in un sussurro, con un viso sconvolto.
"Lo hanno arrestato?"
"Ci hanno provato, ma lui ha provato a scappare, e quando ha capito di non poter andare da nessuna parte, ha iniziato a sparare. La polizia ha risposto al fuoco, ferendolo. È grave, non sanno se sopravvivrà. E so che è brutto pensarlo, e probabilmente questo fa di me una brutta persona, ma spero che non ce la faccia. Camz, dopo quello che mi ha fatto..." Non riuscì a continuare a causa dei singhiozzi.
"Allora siamo due brutte persone, amore." Lasciò che Lauren si sfogasse, asciugandole le lacrime. Quando si fu calmata un po', continuò.
"Sembra che in casa sua abbiano trovato grandi quantitativi di droga, quindi oltre al sequestro di persona, aggressioni varie, tentato omicidio e tutte le altre accuse, aggiungeranno lo spaccio. Se dovesse sopravvivere, passerebbe il resto della sua vita in carcere probabilmente."
"Non devi più preoccuparti di lui in ogni caso. Questo mi solleva. Non ti metterà più le mani addosso, Lau." Camila strinse di nuovo la sua ragazza tra le braccia, provocandole una smorfia di dolore per la ferita recente. Cercò di allontanarsi quando se ne rese conto, ma Lauren la tirò per la felpa per sentirla di nuovo vicina.
"Non mi lasciare." Disse a bassa voce. "Ti prego." I suoi occhi si riempirono di nuovo di lacrime, mentre affondava con urgenza il viso nel collo di Camila, lasciandola senza fiato.
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Senza una donna - Camren
FanfictionL'amicizia tra le giovani Lauren e Camila si complica improvvisamente. Sentimenti contrastanti le confondono. Riusciranno ad uscire da questa situazione complicata senza farsi del male?