25 - Missing

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Dopo aver detto tutto alle loro amiche, che erano la loro prima famiglia, si erano decise a fare coming out anche con le famiglie e a scuola.

La famiglia di Camila era rimasta scioccata all'inizio, ma poi avevano capito che non si sceglie chi amare, e avevano deciso di supportarla. Con la famiglia di Lauren era più complicato, lei non parlava mai con i propri familiari, se non per assoluta necessità. Il padre era sempre fuori, e quando rientrava la sera era sempre sbronzo. Con il fratello e la sorella i rapporti erano a dir poco glaciali, quindi aveva tentennato un po'.

La voce si era già sparsa a scuola, quindi a breve avrebbero comunque saputo della relazione tra lei e Camila, tanto valeva dirglielo lei, almeno sarebbero stati preparati a sentirlo dagli altri.

Un pomeriggio Lauren rientrò mentre erano in cucina. Interruppe i loro discorsi sganciando direttamente la bomba.

"Prima che veniate a saperlo dai vostri compagni di scuola, vi volevo avvisare che mi sono fidanzata." Attese un attimo. "Con Camila." Precisò infine, attendendo una loro reazione. Il fratello scrollò le spalle, indifferente. La sorella reagì con una risatina acida.

"Oltre che troia, ora sei anche lesbica? Perfetto." L'attaccò subito.

"Ma si può sapere che problemi hai?" Sbottò Lauren, stanca del comportamento di Taylor. "Cosa ti ho fatto per farmi odiare così tanto?"

"Oh andiamo, dovresti saperlo."

"Cosa, Tay? Parla per una buona volta, maledizione."

"È solo colpa tua se nostra madre se n'è andata." Le urlò in faccia la più piccola, lo sguardo carico di odio e risentimento.

"Cosa? Perché?" Riuscì a mormorare Lauren, sconvolta.

"Perché si vergognava di te, perché sei una poco di buono. E per colpa tua abbiamo dovuto pagare tutti. Hai distrutto una famiglia, ma non te ne sei nemmeno accorta. Sei felice ora?" Si alzò dallo sgabello, lasciandola lì a fissare il vuoto.

Lauren voltò lo sguardo verso Chris.

"Lo pensi anche tu?" Gli chiese, quasi senza voce dopo qualche minuto di silenzio.

"Non lo capisco, ma so che è così. Ce lo ha detto lei prima di andare via." Le rispose quasi dispiaciuto il fratello, scuotendo la testa, prima di lasciare anche lui la stanza.

Lauren cercava di capire cosa diavolo fosse accaduto, perché proprio non se lo spiegava. Com'era possibile che quella donna avesse scaricato tutta la colpa su di lei? Con che coraggio? Almeno adesso capiva il comportamento dei fratelli, anche se non lo condivideva affatto. Avrebbero dovuto parlarne con lei, invece di lasciare che quelle bugie affondassero tutta la famiglia. Ma ormai non c'era nulla da fare, intestarditi com'erano nelle loro convinzioni.

Uscì dirigendosi verso casa di Camila, aveva bisogno di lei, era l'unica che potesse risollevarla un po'.

L'angoscia che sentiva sembrava aumentare mentre camminava rapida sotto il cielo pomeridiano coperto di nuvole. Si strinse nella giacca, cercando di scaldarsi e affrettarsi, persa nei suoi pensieri, ripercorrendo la mezza discussione con i suoi fratelli, cercando di capire perché la madre avesse scaricato tutto su di lei. Certo non era la migliore delle figlie, ma far credere a tutti che li avesse abbandonati per colpa sua le sembrava un'esagerazione. Si chiese se suo padre la vedesse allo stesso modo.

La sua mente era impegnata a capire, per questo si accorse troppo tardi di una figura davanti a lei, che le sbarrava la strada.

Alzò lo sguardo, sbarrando gli occhi alla vista di Tyler, col suo sorrisetto malvagio sul viso.

"Ciao dolcezza, ci rivediamo alla fine." Ghignò.

"T-Tyler." Balbettò Lauren non sapendo cosa dire. Si sentiva frastornata, il cuore aveva preso a pomparle furiosamente nel petto. Distolse lo sguardo da quello del ragazzo e cercò di allontanarsi.

"Non credere di cavartela così." La raggiunse subito lui, bloccandola per un braccio.

"Lasciami andare cazzo, hai fatto già abbastanza." Cercò di liberarsi dalla sua presa, ma lui strinse ancora di più iniziando a farle male.

"Oh devi ancora vedere cosa ti farò. Rimpiangerai di avermi rifiutato." Iniziò a spingerla verso un'auto parcheggiata a pochi metri da loro, mentre Lauren cercava di liberarsi dalle sue mani che sembravano avere artigli di acciaio. Si guardò intorno in cerca di aiuto, ma non c'era nessuno. Fece l'unica cosa che le venne in mente. Iniziò ad urlare, sperando che qualcuno uscisse dalle case non troppo lontane. Tyler le intimava di stare zitta, ma era la sua unica possibilità, quindi continuò ad urlare in cerca di aiuto.

All'improvviso sentì un forte dolore alla tempia e si accasciò, priva di conoscenza.




- Babe, tra quanto vieni? -

"Speriamo che legga almeno il messaggio. La pizza si sta freddando." Commentò Dinah, affamata.

"È strano, non è mai in ritardo. Deve essere successo qualcosa." Si preoccupò Camila. Erano le  nove di sera, e lei non la sentiva dal primo pomeriggio, quando stava tornando a casa sperando di trovare i fratelli per dirgli della loro relazione. A parte qualche stupido bullo che le aveva prese in giro a scuola, le cose stavano andando piuttosto bene.

Provò a chiamarla nuovamente. Il telefono squillava ma Lauren non rispondeva, e la sua ansia continuava a salire. Sapeva che era illogico, ma sentiva che qualcosa non andava. Le ragazze cercarono di distrarla, ma più passava il tempo e più l'ansia cresceva in lei. E infine, erano tutte preoccupate, così erano quasi le undici di sera quando bussarono alla porta di casa Jauregui.

Ad aprire fu Chris, che rimase interdetto nel vederle lì a quell'ora.

"C'è Lauren?" Chiese subito Camila, sperando in un si. Si sarebbe sicuramente arrabbiata, ma almeno avrebbe saputo che stava bene.

"No, la tua fidanzatina non c'è." La canzonò il ragazzino.

"E dov'è?"

"E che ne so, pensavo fosse con voi. Non la vedo da questo pomeriggio." Alzò le spalle il ragazzo, con indifferenza, prima di richiudere la porta d'ingresso. 

"Tranquilla, vedrai che a breve ti chiamerà e ti spiegherà tutto." Ally cercò di confortare Camila che era preoccupatissima, sull'orlo delle lacrime.

Tornarono verso casa di Camila, mentre a turno cercavano di rintracciare l'amica. Ad un certo punto si bloccarono guardandosi intorno: sentivano squillare il cellulare di Lauren. Era indubbiamente il suo, solo lei aveva quella suoneria. Seguirono il suono, fino a ritrovare il cellulare al bordo del marciapiede. Sullo sfondo, la foto delle due ragazze innamorate. Camila si sentì mancare, Ally la sorresse. Normani propose di chiamare la polizia e Dinah le disse di farlo in fretta, avendo visto una macchia di sangue a terra.

Senza una donna - CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora