Bussarono alla porta d'ingresso, ma nessuno venne ad aprire.
"Forse non c'è nessuno in casa." Disse Ally.
"Credo che sia qui. DEVE essere qui." Rispose Camila, riprendendo nuovamente a bussare alla porta. Dal nervoso tirò anche un calcio all'uscio, facendosi male, ma ignorando il dolore.
"Lauren cazzo, apri." Urlò sperando di essere ascoltata.
Si misero in attesa, sedute sugli scalini. Qualcuno doveva pur arrivare.
Finalmente videro Taylor e Chris, la sorella e il fratello di Lauren, tornare da scuola.
"Ciao." Salutarono.
"Siamo qui per Lauren."
"Non deve avervi sentite. Sta poco bene, magari dorme." Rispose Taylor, che era meno timida.
"Cos'ha?"
"Credo la febbre. Boh." Aprì la porta, facendole entrare. "Lau" Urlò, aspettando risposta. Alzò le spalle e disse: "Sarà in camera sua. Ditele che noi stiamo uscendo, torniamo tra un paio di ore. " Così facendo, posarono lo zaino e dopo pochissimo andarono via.
Le ragazze salirono le scale e arrivarono davanti alla porta della sua camera. La borsa e la giacca che Camila le aveva portato il giorno prima erano ancora lì, nello stesso identico punto.
"Lau." Singhiozzò Camila, bussando. "Ti prego, apri."
Dopo un po' Camila si accasciò vicino alla porta, piangendo senza ritegno.
"Almeno parlaci, Lau. Siamo preoccupate. Tra un po' dobbiamo ricoverare Camila, se continua a piangere così." Disse Dinah, con una voce poco convinta.
A Camila sembrò di sentire un rumore vicino alla porta e si girò a fissarla.
"Siamo qui per te. Lau." Era una supplica la sua.
"Sto bene. Ho la febbre." Mentì Lauren dall'altro lato della porta. "Ci vediamo in questi giorni."
"Lau sappiamo cos'è successo alla festa." Disse a bruciapelo Camila.
Nessuna risposta, ma la sentirono piangere.
Cercarono di convincerla ad aprire, ma lei non rispondeva, continuava solo a piangere.
"Io butto giù la porta se non mi apre." Decise Camila, iniziando a tirare calci alla porta. "Datemi una mano." Si girò a guardarle, erano titubanti. Ma in quel momento sentirono lo scatto della serratura.
Si fiondarono sulla porta, spalancandola.
Lauren era seduta a terra, con le spalle al muro e la testa sulle gambe, le spalle scosse dalle lacrime. Camila si inginocchiò di fronte a lei, abbracciandola con delicatezza.
"Va tutto bene, piccola. Ci siamo qui noi." Continuò a tenerla stretta a sé, accarezzandole la schiena e lasciandole dolci baci sulla testa, finché non la sentì calmarsi.
"Guardami, Lau."
"Non voglio. Ti prego." Continuava a nascondere il viso tra le ginocchia.
Camila la spinse delicatamente con la schiena verso il muro, costringendola ad alzare leggermente il volto. Quel volto meraviglioso, delicatissimo, che mostrava i segni della violenza subita e della sofferenza che ciò aveva provocato. La fissò negli occhi e le confessò:
"Sei bellissima, Lauren."
E diamine, lo pensava davvero. Se non ci fossero state le loro amiche, l'avrebbe baciata.
Dolcemente. Nonostante il livido, nonostante il labbro spaccato, era meravigliosa. Una dea in terra.
Le accarezzò il viso, asciugando le sue lacrime mentre lei stessa incominciava di nuovo a piangere. E stavolta fu Lauren a stringere lei.
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Senza una donna - Camren
FanfictionL'amicizia tra le giovani Lauren e Camila si complica improvvisamente. Sentimenti contrastanti le confondono. Riusciranno ad uscire da questa situazione complicata senza farsi del male?