Capitolo 13

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Dopo tre giorni da quella visita improvvisa, finalmente a Susie vennero le doglie e diede alla luce il piccolo David.
Ovviamente Izie aveva passato tutta la durata del parto accanto al letto dell'amica.
Suo marito Richard, invece, fu cacciato dalla stanza perché quello doveva essere un momento riservato solamente alle donne, così il suo nuovo amico lord Ramsey lo portò giù a bere qualcosa per ammazzare il tempo in attesa della nascita del suo erede.
Quando era nato il piccolo aveva fatto gli scalini a due a due per vedere come stava la sua amata e il nuovo arrivato.
Mentre prendeva in braccio il suo erede e dava un bacio sulla fronte della moglie, Izie pensò che non ci fosse niente di più bello da vedere. Alzò il volto verso Antony e si guardarono a lungo. Probabilmente anche lui pensava la stessa cosa.
Dopo un mese Antony e Izie invitarono a pranzo i loro amici. Dovevano festeggiare per essere stati scelti come padrini per il piccolo David.
Entrarono nel salottino e trovarono Richard, Susie, il neonato, Dorothea e Ronald. Dopo un po' Izie notò Pierre fuori dalla portafinestra seduto, imbronciato, su di una panca.
"Cosa ci fai lì?" Chiese Izie.
"Sono stato cacciato fuori" rispose Pierre stizzito.
"Ha starnutito" si giustificó Susie.
"Che esagerazione!" Si lamentò Pierre.
"David ha appena un mese di vita. Non posso rischiare" disse Susie.
Izie si avvicinò alla portafinestra vicino Pierre e fece finta di starnutire "Mi dispiace tanto, caro!"
"Ah ah... Molto spiritosi" rispose secco.
Izie si avvicinò a Susie che teneva in braccio David "Fammi vedere il mio bellissimo figlioccio. Oh ciao piccolo David! Ma lo sai che sei dolce??? Ora ti rubo il nasino" e con un gesto della mano fece finta di toglierli il naso "Ecco adesso è mio. Lo rivuoi indietro?"
"Sembra che non gliene importi proprio niente" disse Susie.
"Allora me lo tengo per ricordo"
Antony si divertiva a vedere la moglie così impegnata con il piccolo. Immaginava quanto sarebbe stato bello vederla con un figlio loro. Forse un giorno quel sogno si sarebbe avverato.
"Che divertimento!" sospirò Pierre da fuori.
"Ma scusa, non ti piacciono i bambini?" chiese Izie.
"Non saprei. Non mi ero mai avvicinato tanto ad uno di loro. Speravo che oggi fosse il giorno buono"
"Peggio pour tuoi!" rispose Susie.
"Come state voi con il nuovo arrivato?" chiese Antony.
"David richiede molte attenzioni, ma è abbastanza tranquillo per fortuna" rispose Richard.
"Adesso tocca a voi lavorare per fare la femminuccia" disse Susie ridendo.
"Ah, giusto!" rispose Antony "avevate fatto dei progetti, voi ragazze. Quindi tocca a noi fare una femmina così da farli un giorno sposare?"
Tutti risero nella stanza. Izie era un po' imbarazzata dal discorso e continuava a giocare con il piccolo David. "Oh, io non ho fretta. Fate con calma. Sono ancora piccolino!" gli fece fare il verso tenendolo sulle ginocchia.
Entrò una donna bassa, tarchiata coi capelli grigio scuro e si avvicinò a Izie.
"Oh, salve mrs. Wilder!" la salutó Izie "non sapevo che ci fosse anche lei"
La signora in questione era la bambinaia di David, guardò male Izie e prese in braccio il bambino.
"Ovvio che sia qui. Io mi muovo col bambino. Dove va lui, vado io" rispose secca lei "a proposito ho sentito che stavate facendo il verso a David"
"Emmm... Sì, e allora?" ammise Izie.
"Ogni minuto si sviluppano le cellule del suo cervello. Ha bisogno del massimo degli stimoli possibili. Quei versi non lo aiutano per niente a crescere" spiegò sempre più irritata.
"Addirittura!" La prese in giro Antony andando in soccorso alla moglie.
"Dunque bisogna parlare in modo serio e non farlo giocare?" chiese Izie nascondendo un sorriso.
"È così" rispose mrs. Wilder, poi passò il bambino a Susie "tra cinque minuti esatti lo allattiamo"
"Va bene" annuì Susie.
Quando mrs. Wilder si fu allontanata Antony si rivolse all'altra coppia "Ma cos'è? Un generale delle guardie?"
"Ma dove l'avete trovata?" Chiese Dorothea.
"Ci era stata raccomandata da un'amica di mia madre. Si era occupata del suo nipotino. Non credevamo fosse così inflessibile" spiegò Richard.
"Corregge anche noi a casa!" confessò Susie.
Izie si avvicinò al piccolo David "Allora di cosa vogliamo parlare, David?" gli chiese seriamente "io parlerei della pace nel mondo. Come possiamo riuscire ad ottenerla? Cosa ne pensi? Quali contributi può dare ogni nazione?"
In quel momento era entrata mrs. Wilder e la guardò freddamente.
Izie accorgendosi di lei, cambiò subito argomento e si rivolse all'amica "...e quindi ti dicevo poi quella tizia, Holly, si è presentata con un vestito così rosso che sembrava un papavero"
"Non sta quella tonalità di rosso a lei che ha i capelli quasi arancioni!" le tenne il gioco Susie.
Mrs. Wilder si avvicinò a madre e figlio e disse solamente "È ora!" così tutt'e tre si avviarono nella stanza accanto.
Izie sospirò "Via libera!"
"Mai vista una cosa del genere!" rise Ronald.

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