Antony, senza farsi notare da nessuno, portò un braccio la moglie al piano di sopra. Appena trovò una camera da letto vi si gettò letteralmente dentro. Mise giù Izie e iniziò a baciarla con ardore.
Izie gli mise le mani sul petto e si staccò da lui "Tony... Io... Credo di essermi sbagliata"
"Su cosa?" le chiese.
Izie abbassò lo sguardo "Su quello che ho detto prima..."
Antony la guardò stranizzato.
"Non può essere amore... Fa troppo male" continuò Izie "L'amore non dovrebbe rendere felici? Perché allora soffro così?"
Antony le prese il mento tra le mani e le alzò il viso "Purtroppo a volte l'amore fa male, amore mio. Fa male quando si vedono le persone che si amano tra le braccia di qualcun'altro... Come credi mi sia sentito io poco fa?"
"Come mi sono sentita io vedendoti con quelle donne"
"Esattamente. Con la differenza che tu non hai visto le loro labbra sulle mie" Antony abbassò lo sguardo tristemente "È stato un colpo al cuore vedere le sue sudice mani su di te" le si avvicinò ancora di più "Tuttavia l'amore ha anche i suoi lati positivi. Passeremo le nostre vite insieme. Ci saremo sempre l'una per l'altro e ci aiuteremo a vicenda nelle vicessitudini della nostra vita futura. Qualsiasi problema l'affronteremo insieme. Io, te... e la famiglia che verrà"
Izie aveva le lacrime agli occhi. Gli mise le braccia al collo e lo baciò con tutto l'amore che provava in quell'istante.
Antony ricambiò il bacio. Senza staccarsi, l'avvicinó al letto e vi si gettò sopra con lei.
Continuando l'esplorazione della sua bocca le alzò le gonne.
Dopo averla stimolata con le dita, si aprì la patta dei pantaloni e puntò il membro, già dritto, verso la sua entrata.
"Dimmi che mi ami"
Izie lo guardò ansante e confusa.
"Lo hai urlato prima al piano di sotto. Adesso dillo qui solo per me"
Izie lo guardò e sorrise "Ti am...ohhh"
Antony affondò alla fine della frase e uscì rimanendo nuovamente fermo.
"Dillo ancora" le ordinò.
"Ti amo"
Affondò nuovamente dentro di lei.
"Ancora"
"Ti amo, ti amo, ti amo"
Ogni frase era accompagnata ad una forte spinta del marito.
Izie non riuscì a trattenersi e iniziò a urlare.
Antony affondò in lei con forza, felice di avere finalmente sua moglie corpo e anima.
Durò meno del previsto ma fu molto violento e passionale. Quando insieme raggiunsero l'apice urlarono.
Dopo cercarono di sistemarsi alla meno peggio. Izie si guardò allo specchio in fondo alla stanza: il vestito era sgualcito il viso arrossato e gli occhi lucidi.
Antony le si avvicinò alle spalle e l'abbracciò da dietro "Sei stupenda"
"Sì, ma credo sia ben chiaro, vedendomi, cosa abbiamo appena finito di fare..."
Antony le passò le labbra sul suo collo "Bene, così nessuno oserà più avvicinarsi a te!"
"Tony!" lo sgridò schiaffeggiandogli scherzosamente il braccio.
Antony rise "Dai, scherzo! Adesso vado da lord Hampton e gli dico che non stai bene e ce ne andiamo subito a casa"
Izie annuì contenta.
"Poi lì continuiamo quello che abbiamo interrotto..." le sussurrò sensualmente all'orecchio.Arrivati a casa Antony la prese in braccio, salì le scale e la portò in camera di Izie, piombando subito dentro e chiudendo la porta a chiave.
"Niente più camere separate!" disse deciso.
"Come?" chiese Izie sorpresa.
"Voglio passare ogni istante possibile con te, moglie mia. Sia di giorno che di notte. Non abbiamo motivo per tenere ancora queste camere separate"
Izie gli sorrise felice.
"Non è convenzionale che marito e moglie condividano la stessa camera" tentò di essere seria Izie "Sarebbe scandaloso"
Antony la mise a terra e iniziò a toglierle il vestito.
"E poi un gentiluomo non toglie personalmente il vestito della moglie. Questo è il lavoro di una serva che deve essere chiamata appositamente e si deve occupare della sua toletta" continuò a punzecchiarlo.
"Noi non siamo mai stati una coppia convenzionale. E non lo diventeremo di certo ora"
Le abbassò il vestito, lasciandola con la semplice biancheria intima. Lui, mentre la fissava con avidità, si tolse giacca e panciotto e si sbottonò la camicia.
La portò sul tappeto davanti al camino. Il fuoco ancora era stato lasciato acceso per far trovare ai padroni le camere calde.
Antony si distese di schiena e, alzandole le sottane, fece sedere la moglie sopra di sé all'altezza del suo inguine.
"Adesso voglio fare qualcos'altro di non convenzionale" si abbassò i pantaloni, liberando il suo sesso, e posizionandola sopra di esso "Voglio che mi cavalchi. E mentre sono dentro di te voglio sentierti urlare il tuo amore per me"
Izie arrossì, ancora non abituata alla loro nuova intimità, e quella posizione la enfatizzava ancora di più.
Abbassò il proprio corpo e fece scivolare il membro di suo marito dentro di sé.
"Ohhh... Che meraviglia" gemeva lei.
Poi, piano piano, si alzò e si riabbassò nuovamente su di lui.
Antony ansimava. La sua splendida moglie non sapeva bene come muoversi in quella nuova posizione e stava sperimentando delle mosse. Antony allacciò le mani dietro la testa e la guardò dal basso, pensando di essere in paradiso. Era eccitante vederla muoversi così ad istinto. Poi decise di aiutarla, mettendole le mani sui fianchi e mostrandole quali movimenti fare per dare piacere ad entrambi.
Izie, seguendo le spinte del marito, si mosse sul suo corpo con avidità, così come le stava insegnando lui, godendo di ogni movimento.
Izie iniziò a muoversi con più frenesia. Incapace di rimanere immobile, Antony si alzò e si mise seduto, portandola sopra di sé e tenendola con un braccio.
Iniziò a spingere forte dal basso dentro il corpo di sua moglie. Lei iniziò a urlare in modo incontrollabile.
"Ti amo Tony" gemeva Izie.
Antony sorrise e le mordicchiò il collo "Ti amo, piccola"
Dopo poco avvertì il corpo di sua moglie contrarsi intorno a lui, mentre, in preda agli spasmi di piacere, urlava il suo nome.
Lui non riuscì a resistere, sentendo quelle contrazioni intorno al suo membro, così, subito dopo, la seguì.
Si distesero sul tappeto, entrambi sul lato destro. Lui, da dietro, le cingeva la vita e le baciava il collo, mentre lei ammirava il fuoco. Una meravigliosa pace regnava tra loro.
"È tutto perfetto" disse lei, finalmente felice.L'indomani mattina Antony le fece trovare una bella vasca piena d'acqua calda con dei petali di rosa.
Ma la vera sorpresa fu che il bagno non era solo per lei, ma per entrambi.
Entrarono nella vasca e si rilassarono a lungo.
Antony insaponava le spalle della moglie davanti a lei. Izie gemeva di piacere.
"Sembra che tu stia facendo qualcos'altro" la punzecchiò Antony.
Izie rise "Non pensi ad altro ormai"
"È così quando si assaggia il frutto proibito" rispose baciandola lentamente.
Izie gemette nuovamente.
"Allora ti piace provocarmi!" la sgridò Antony.
Izie rise di gusto e si appoggiò con la schiena al suo petto. Gli prese una mano e giocherellò con le sue dita.
"Sono stata così cieca finora..."
"Perché dici questo?"
"Avevo la felicità davanti agli occhi e l'ho tenuta lontano per tutto questo tempo. Se fossi stata meno orgogliosa ci saremo sposati quasi due anni fa e non avremmo perso tutto questo tempo"
Antony le mise le labbra sull'orecchio "Tutti e due abbiamo fatto degli sbagli allora. Io ti volevo così tanto da non poter aspettare. Ma agendo così non ho rispettato i tuoi sentimenti e ho tradito la tua fiducia. Dunque anche io ho la mia parte di errori. Ma non importa più ormai! L'importante è che adesso siamo qui"
Izie annuì "Era destino..."
Antony le mordicchiò l'orecchio "Non mi interessa di aver aspettato. L'importante è che adesso siamo insieme, che ci amiamo e che siamo felici"
Izie voltò la testa verso di lui "Tony io ti amo davvero tanto e, finalmente, dopo tutto quello che è successo in questo terribile anno, sono felice. È un nuovo inizio, una nuova vita. Promettimi che non mi lascerai mai, per nessun motivo al mondo"
Antony la fissò con amore "Sarò sempre con te, piccola. Stai tranquilla, niente e nessuno mi terrà lontano dalla mia piccola tigre"
Gli occhi di Izie, per un momento, si fecero pensierosi, e abbassò lo sguardo.
Poi confessò i suoi timori "Sai, a volte ho paura che quel mostro possa tornare qui... e far del male a tutti... anche per questo non riesco a dormire bene. Sogno nuovamente di essere svegliata da lui che mi punta un coltello allo stomaco"
Antony le accarezzò i capelli "Puoi dormire tranquillamente tra le mie braccia... non tornerà e, in ogni caso, non permetterò mai a nessuno di farti del male, amore mio. Ora che finalmente ti ho trovata non ti lascerò andare così facilmente"
Sì sorrisero con amore e si diedero un lungo bacio.
Niente avrebbe potuto rovinare il loro amore e la loro nuova vita.
Almeno così pensavano.
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Il mio destino sei tu
Historical FictionInghilterra 1865. A seguito della morte della madre, lady Isabelle Thompson si ritrova sola e a dover gestire tutte le proprietà e gli affari di famiglia. É così che si rende conto che ormai è sul lastrico. É costretta ad un matrimonio di convenienz...