Quella sera Izie si stava spazzolando i capelli seduta davanti alla sua toeletta. Aspettava che arrivasse suo marito.
Per tutta la cena si erano lanciati sguardi infuocati, per cui era più che certa che quella notte l'avrebbe raggiunta.
La porta di collegamento con la sua camera da letto si aprì ed Antony entrò.
Si guardarono attraverso lo specchio e si sorrisero.
Izie continuò imperterrita a spazzolarsi mentre Antony si avvicinò, molto lentamente, a lei. Posizionandosi dietro, le abbassò la vestaglia lateralmente scoprendole la spalla, iniziando a lasciarle dei baci sulla pelle appena scoperta. Izie chiuse gli occhi, posò la spazzola e gemette.
"Allora ti sono mancato oggi, vero moglie mia?" la provocò Antony.
"Forse un poco"
Antony le prese la mano e la fece alzare, avvicinandola al proprio corpo "Io non ho fatto altro che pensare a te... Al tuo meraviglioso corpo sotto di me... E alle tue urla di piacere"
Antony riprese a baciarla lungo il collo.
Mentre Izie chiudeva gli occhi, rispose "Io non urlo"
Le labbra di Antony formarono un sorriso sulla sua pelle "Allora devo impegnarmi di più" disse prendendola in braccio.
Salì con le ginocchia sul letto e la distese sopra.
"Sei splendida" le disse mentre le apriva la vestaglia. Gliela tolse e la gettò per terra, rivelando il suo corpo nudo.
Izie arrossì. Era ancora una novità per lei. Non si era abituata a quell'intimitá tra loro e al fatto che la vedesse nuda.
Antony notò subito quella sua timidezza. Avvicinò le labbra al suo orecchio sussurrandole "Non devi vergognarti di tuo marito. Sei perfetta e ho intenzione di dimostrartelo per tutta la notte"
Con le labbra iniziò ad assaggiare ogni parte del suo corpo. Si dedicò ai suoi capezzoli turgidi prima con le labbra e dopo li torturò con i denti.
Continuando la sua esplorazione, scese lentamente sul suo addome.
Quando arrivò tra le sue cosce affondò la lingua nel suo sesso bagnato, facendola gemere. Si concentrò sul suo clitoride continuando a fare roteare la lingua per darle maggiore piacere. Izie iniziò a gemere sempre di più forte. Gli mise le mani tra i capelli. Chiuse gli occhi desiderando che non si fermasse. Era così diverso dalla notte passata! In quell'occasione l'aveva amata con un urgente disperazione dovuta all'eccessiva attesa. Quella sera, invece, la stava gustando lentamente, torturandola con la sua lingua.
Tony intensificò i colpi della lingua. Il piacere si fece sempre più insopportabile finché lei non resistette più ed ebbe un forte orgasmo dentro la sua bocca.
Izie stava ancora prendendo fiato quando lui salì alla sua altezza. Riprese a baciarla con passione mentre con le dita cercava la sua femminilità. La sentì incredibilmente bagnata e larga. Affondò le dita in quel lago di fuoco e iniziò a farle entrare e uscire con forza mentre continuava a baciarla. Izie riprese a gemere tra un bacio e l'altro.
Antony spinse le dita sempre con più impeto. Dopo poco la sentì nuovamente urlare e avvertì le pareti della sua vagina contrarsi contro le sue dita.
Uscì le dita bagnate e la guardò in viso. Era splendida con i capelli arruffati, gli occhi lucidi e la pelle arrossata mentre riprendeva nuovamente fiato. Le aveva dato due orgasmi in pochissimo tempo e, per lei che non era abituata, doveva sentirsi scombussolata.
Ma non poteva fermarsi. Adesso lui aveva bisogno di lei, di affondare dentro al suo corpo.
"Non sei stanca, vero?" le chiese lui.
"Perché?" ansimò lei.
In risposta Antony le fece un sorrisetto beffardo e si posizionò tra le sue cosce bagnate entrando dentro di lei con impeto.
Izie gemette forte "Oh Dio!"
Antony rise "Ho bisogno di sentirti venire di nuovo, piccola. Stavolta attorno a me"
Iniziò a muoversi con decisione dentro di lei. Izie agganciò le gambe dietro la schiena di suo marito stringendolo sempre più a lei.
Era così bello sentirlo dentro il suo corpo!
Lui accelerò il ritmo toccandola, con il suo membro, sempre più in profondità.
Izie iniziò a urlare, presa da una fortissima ondata di piacere.
Antony non resistette e la seguì poco dopo.
Quando anche lui si riprese da quell'amplesso, si staccò e, tenendola tra le braccia, rotolò lateralmente facendo posare sua moglie sul suo petto.
Mentre riprendevano fiato si guardarono negli occhi e lei disse solamente "Così mi ucciderai!"
Antony rise "Così impari a vergognarti di me"
Izie gli sorrise, accarezzò le sue braccia e si accoccolò più vicina a lui.
"Sarà sempre così bello?"
"Anche di più" disse Antony, accarezzandole la schiena nuda.
"Come hai fatto a mancarmi così tanto per tutto il giorno?" gli chiese Izie.
"È il mio gran fascino, amore. Nessuno può resistere" scherzò Antony.
Izie gli diede un finto pugno sul braccio.
"Ahi!" si lamentò lui, facendo finta di farsi male.
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Il mio destino sei tu
Historical FictionInghilterra 1865. A seguito della morte della madre, lady Isabelle Thompson si ritrova sola e a dover gestire tutte le proprietà e gli affari di famiglia. É così che si rende conto che ormai è sul lastrico. É costretta ad un matrimonio di convenienz...