𝙰𝚖𝚋𝚛𝚘𝚜𝚒𝚊 {𝟚/𝟝}

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Los Angeles - 13 Ottobre 1999

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Los Angeles - 13 Ottobre 1999

«Tesoro, io vado a fare la spesa, la colazione è sopra al tavolo della cucina» mormorò Ava, ben curata e dal capello biondo platino, raccolto in un'acconciatura ordinata. «Michael ancora riposa?» domandò, inarcando un sopracciglio.

«Si, presumo di sì. Non dorme mai fino a tardi solitamente, ma deve essere davvero stanco» e con nonchalance, prese una fettina di pane integrale, farcita di marmellata di fragole, per poi portarla alle sue labbra. «Papà?»

«È uscito questa mattina presto - per lavoro» e dopo aver dato luce al suo volto con del fondotinta, inspirò. Le diede un casto bacio sulla fronte, prima di congedarla con un cenno di capo ed uscire così, dal portone a passo spedito.
Ella roteò gli occhi al cielo, prima di trotterellare lungo il corridoio e raggiungere così, la stanza dove aveva passato la notte, insieme al cantante che a sua sorpresa, era in piedi al centro della stanza.

«Buongiorno, principino» lo prese in giro, scompigliando la sua chioma bizzarra e arruffata. «Hai dormito bene?»

«Benissimo. In particolar modo, grazie alla dolce compagnia di una certa fanciulla» e con le grandi mani, le cinse la vita, prima di posare il suo sguardo su di lei, che imbarazzata, arrossí velocemente sulle gote.

«Hai appetito, Michael?»

Il moro alzò i lati delle labbra, con fare scherno - e posando l'indice sul mento, schioccò la lingua al palato. Con entrambe le mani, stirò il tessuto lucido del pigiama che gentilmente gli aveva prestato il padre e virò lo sguardo altrove, al di fuori della grande vetrata, ammirando il sole alto tra la coltre di nuvole sbarazzine.

«Un po' si, Nat» e ridacchiò, prima di stringerla a se. «Hai delle uova strapazzate con tanto di marmellata di fragole e del burro dietetico?» domandò, pavoneggiandosi un poco.

La ragazza inspirò, allontanandosi dalla sua figura. «Non immaginavo mangiassi così tanto a colazione. Sei sicuro di stare bene?» e rise, mentre con la mano stretta nella sua, raggiunsero nuovamente la cucina.
«Comunque ho del pane integrale tostato, farcito con burro dietetico e marmellata di fragole» e gli ammiccò un occhiolino, complice. «E della frutta già tagliata che puoi trovare in quel piatto più profondo» aggiunse, chiudendosi nelle spalle. «E per concludere, del salmone con formaggio cremoso e del succo di arancia» e lo vide grattarsi la nuca, ansioso.

«Io scherzavo, bambina. Tua madre ha davvero preparato tutto questo cibo, solo per me?»

«Siamo soliti mangiare molto a colazione e mio padre predilige una colazione salata a base di salmone, appunto» e si strinse nelle spalle, prendendo posto al suo fianco.
La celebrità annuì solamente con il capo, prima di mangiare con gusto la varietà di pietanze che vi erano lungo la tavola. La frutta era il suo piatto preferito, a base di arance, mele e banane - seguito poi dal pane croccante, con la marmellata e il burro.
La giovane lo osservava mangiare ed era entusiasta di vederlo così sereno e rilassato, incupendosi al pensiero di lui, il giorno precedente in procinto di un attacco di panico a causa sua.

𝐓𝐡𝐞 𝐁𝐫𝐞𝐚𝐭𝐡 | 𝐌𝐉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora