𝙸𝚛𝚛𝚊𝚣𝚒𝚘𝚗𝚊𝚕𝚒𝚝𝚊' {𝟛/𝟝}

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Il sole, leggermente coperto dalla coltre di nuvole presenti nella grande e ignota distesa blue - stava per congedare il mondo dalla sua calorosa presenza e dare spazio così, ad un meraviglioso e lucente tramonto

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Il sole, leggermente coperto dalla coltre di nuvole presenti nella grande e ignota distesa blue - stava per congedare il mondo dalla sua calorosa presenza e dare spazio così, ad un meraviglioso e lucente tramonto.
La giovane passeggiava sola, in attesa del moro - in prossimità del grande zoo del ranch, mentre osservava gli animali presenti, soffermandosi poi lungo la grande recinzione che ospitava la specie dei lama, trovandoli estremamente buffi e divertenti.
Uno di questi, di medie dimensioni e ricoperto da una grande moltitudine di pelo - fece dei passi nella sua direzione, mentre masticava ripetutamente dell'erba appena brucata.
«Ciao piccolino» disse la ragazza, allungando una mano verso l'animale, per poi sfiorare la sua folta pelliccia scura. «Sei proprio carino» continuava.

«Lei è Ginger» le disse Bill, comparendo all'improvviso da dietro la recinzione. «È nata qualche mese fa» le spiegó, accarezzando anch'egli, l'animale. «E lei è Brooke» mormorò, indicando un altro esemplare, leggermente più grande e peloso. «La mamma di Ginger» e virò la sua attenzione, verso la ragazza.

«Beh» rispose quest'ultima, abbozzando un sorriso sghembo. «Sei una lei allora» aggiunse - ridacchiano. «Sono bellissimi, Bill» e roteò il busto verso l'uomo alto e possente.
«Si - e pensa che il sign. Jackson molto spesso, un tempo - portava il suo fedele lama Louie, negli studi di registrazione» [*1] confidò, ridacchiando sommessamente, con una mano appoggiata sul suo addome.

«Penso che la vita di Michael, sia colma di stranezze» precisó la giovane, accarezzando un'ultima volta la piccola Ginger che di risposta, le diede una leccata sulla mano.
«Beh è un personaggio» prese parola l'uomo, iniziando a passeggiare al fianco della fanciulla. «E come tale, ha diritto a cambiare se stesso e» schioccò la lingua al palato, con l'intento di spiegarsi. «Di essere strano, particolare agli occhi degli altri» concluse, abbozzando un sorriso.

Natalie si chiuse nelle spalle, intrappolando il suo labbro inferiore, tra i denti. «Penso di sì» mormorò, soffermandosi di colpo, sul posto. «Sai Bill» e fece una pausa, virando le sue iridi chiare in quelle scure della guardia del corpo. «Penso di non essere capace di capire a pieno, la sua esistenza»

«E chi davvero lo è, Natalie?» le chiese in risposta, appoggiando una sua grande mano, sulla sua spalla minuta. «Lavoro per Michael da moltissimi anni eppure non sono in grado di comprendere quanto sia complicato essere nel suo corpo» e ridacchiò sommessamente, in modo triste e sconfortato. «Le persone davanti a lui mutano, cambiano - solo per cercare di entrare nelle sue grazie o avere qualche favore in cambio. Eppure lui non ha mai battuto ciglio e tenta sempre di rendere il mondo un posto migliore» passò la lingua sul labbro inferiore, abbassando lo sguardo. «Ma ha sofferto molto e credimi - nonostante questo, cerca sempre di andare avanti, sopratutto per i suoi bambini»
La giovane gli prese una mano nelle sue, accennando un sorriso sincero. «Ma lui con te è diverso, brilla di una luce potente, nuova e colma di gioia e questo» continuava Bray, entusiasta. «E questo Natalie è bellissimo da vedere ed io, che gli sono vicino da quando era solo un ragazzo immerso nella fama - te ne sono grato.»

𝐓𝐡𝐞 𝐁𝐫𝐞𝐚𝐭𝐡 | 𝐌𝐉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora