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Neverland Ranch, California - 2 Settembre 1999

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Neverland Ranch, California
- 2 Settembre 1999

«È un luogo magico» e fece una pausa, portando una sua ciocca bionda - dietro al lobo dell'orecchio, tenendo salda la cornetta del telefono - tra le dita. «Ma papà, te e la mamma dovreste venire» e prese respiro, sedendosi sul morbido materasso. «La dimora di Michael, è davvero meravigliosa!» concluse, schioccando la lingua sul palato.

«Sono sollevato che ti trovi bene, tesoro» mormorò il padre, con voce soave e soffice. «E con il sign. Jackson, come sta andando? È stato felice di rivederti?» le chiese, con tono curioso - mentre teneva lo sguardo fisso sulla moglie, che scalpitante - attendeva di sapere cosa la figlia avesse da raccontare.
Natalie arrossì lievemente sulle gote, soffocando un leggero risolino con la mano, virando la sua attenzione verso l'ignoto - socchiudendo le palpebre con il fine di ricordare, quel dolce e meraviglioso contatto avvenuto con il cantante - al di sotto di quel maestoso e possente albero.
«Si, presumo di sì» mentí, chiudendosi nelle spalle - decidendo così, di omettere quel racconto riguardante il bacio avvenuto tra i due, per poi concentrarsi - su ulteriori dettagli, meno importanti.
«Ho avuto il piacere di conoscere i suoi due bambini, dolcissimi» iniziò a parlare. «Prince, il più grande - è un vero tornado ma fin da subito, abbiamo costruito un buffo rapporto mentre Paris, la più minuta - oh papà» e sospiró.
«Ah bambina mia» la interruppe l'uomo, ridacchiando appena. «Hai sempre avuto un debole per i bambini, sopratutto se piccoli ed ancora in fasce» aggiunse, stirandosi di poco - la camicia con le mani.
Dopotutto era vero - la ragazza nutriva per i bambini, un eccelso e dolce sentimento ed alla vista dei pargoli del cantante, anche se in pochissimo tempo - si era già decisamente affezionata.

Tuttavia però, nonostante narrasse alla sua famiglia di ciò che era successo in quei giorni - della maestosa e curata dimora, delle persone presenti e del caldo clima che avvolgeva delicatamente il suo sinuoso corpo ogni giorno - teneva dentro di se, la strana sensazione di eterna confusione, successiva a quel bacio.
Ebbene si, anche se - una parte di lei era pienamente soddisfatta ed entusiasta di aver dato libero arbitrio ai suoi sentimenti ma sopratutto - di aver dato ascolto al suo cuore, l'altra metà - temeva di aver commesso un errore madornale in quanto la celebrità - in seguito a quella soffice e dolce vicinanza, era divenuto strano, bizzarro - distante.
Michael si comportava in maniera insolita, fredda - fugace - e l'uomo dolce, attento - che la riempiva di attenzioni ogni giorno, era divenuto completamente il contrario; Difatti la guardava a stento, le rivolgeva solo qualche sorriso timido ed occhiata fugace quando erano nella medesima stanza - altrimenti egli, era fin troppo impegnato con il lavoro e con la presenza insistente della moglie in quella casa.

Natalie, una volta conclusa la telefonata con la sua famiglia, decise di farsi un delicato bagno caldo - intenta a coccolarsi un po' nel tepore di quel dolce calore, con il fine di non pensare per un momento - al cantante ed al suo comportamento strano in quanto i due dopotutto, non erano niente e che quindi ella - non potesse pretendere molto.

𝐓𝐡𝐞 𝐁𝐫𝐞𝐚𝐭𝐡 | 𝐌𝐉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora