Ava era sola, o meglio, così si sentiva in quel preciso istante, dove tutto le sembrava, oramai buio, cupo, dolente. Sentiva freddo, terribilmente freddo - a tal punto che le sue ossa, si fossero irrigidite ed i suoi occhi, a causa del pianto incessante, fossero divenuti gonfi, rossi.
Aveva paura, ma una paura matta, che le due persone più importanti per lei, per la sua esistenza, fossero in quel momento, in pericolo - entrambe supine, prive di coscienza, su quel maledetto letto di ospedale.«Signora Miller» la richiamò un medico, nonché amico di suo marito, con delle cartelle tra le mani.
«Robert - Oh Robert, che notizie hai per me» la sua voce era rotta, distrutta e leggermente tremolante ed egli, serrando la mascella, inspirò. «Non buone Ava, non buone» ammise con l'amaro in bocca, abbracciando quella povera donna quando si mise nuovamente a piangere, disperata.«Natal-»
«Natalie sta bene, lei sta bene» e con le mani, le massaggiava la schiena, sospirando. «L'airbag ha attutito il colpo e fortunatamente ha riportato solamente una piccola frattura alla gamba sinistra - l'abbiamo operata di urgenza, ma il danno era lieve e presto starà bene. Stiamo solo aspettando che apra gli occhi, che torni tra noi - forse ci vorrà una giornata, forse due, dipende da lei - il trauma è stato forte» la sentì respirare con fare cadenzato, mentre virò lo sguardo dolente in quello benevole e comprensivo del medico. «La mia bambina, è una giovane donna forte. Deve farcela!» rispose, più per farsi forza e convincersi che tutto, presto o tardi, sarebbe tornato al proprio posto. «Eh Carl, oh il mio Carl-»
«Stiamo facendo il possibile, Ava. Sei consapevole della stima che nutriamo per lui, è un uomo - collega, marito e padre meraviglioso sempre pronto a farsi in quattro per gli altri. È il nostro miglior chirurgo e..» la vide commuoversi ancora, pervasa dal dolore. «L'impatto è stato forte per lui, moltissimo e ha riportato varie lesioni lungo tutto il corpo, il viso - e purtroppo..»
«No, Robert - oh no, ti prego..»
«È entrato in coma Ava, purtroppo Carl -» la vide accasciarsi a terra, mentre con le mani teneva salde le sue. «Dimmi che si sveglierà, ti prego - io non po-posso farcela, io..»
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𝐓𝐡𝐞 𝐁𝐫𝐞𝐚𝐭𝐡 | 𝐌𝐉
Fanfiction[ IN REVISIONE E IN CORSO ] California, 1999. Michael Jackson, reduce dal suo ultimo tour mondiale e due matrimoni - destinati a sgretolarsi mano a mano che il tempo passava. Vive la sua vita - eccentrica e di fama - prossimo a nuovi progetti music...