𝙻'𝚒𝚗𝚒𝚣𝚒𝚘 {𝟛/𝟝}

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Michael fissava con acuta attenzione, le pagine bianche del suo quaderno, intento a scrivere; a creare qualche nuova melodia, come era solito fare, nei suoi momenti di massima ispirazione

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Michael fissava con acuta attenzione, le pagine bianche del suo quaderno, intento a scrivere; a creare qualche nuova melodia, come era solito fare, nei suoi momenti di massima ispirazione.
E quello - quello, era assolutamente un momento di massima ispirazione per il cantante.

Frank non era ancora rientrato dalla sua scappatella con la bella massaggiatrice Bonnie, che con nonchalance aveva accettato ben volentieri, l'invito improvviso del fanciullo.

Stringeva la penna tra le dita mentre rimuginava ancora su quella ragazza, sul fatto che ella fosse così genuina, pura e candida. Tanto era forte il suo desiderio di conoscerla, tanto i suoi tormenti interiori lo assalivano.

Dopotutto malediceva la sua fama; era nel mondo dello spettacolo da molti, moltissimi anni e aveva appreso che il modo per far sopravvivere la propria personalità: era quello di fuggire dalle pubblicità e muoversi così, in sordina.
Ma come poteva concedersi una conoscenza normale con quella giovane, se tutto il suo contorno era lontano anni luce dal concetto di normalità?.

Sospirò, assaporando l'amaro in bocca di quel fardello che era appunto - il suo nome. Tuttavia il risvolto più difficile era quello di accettare di rinunciare all'idea di una propria privacy.

Questo suo mondo: con cui era abituato a convivere fin dalla sua tenera età; fosse altrettanto che piacevole, per un'altra persona costretta al suo fianco, non abituata al caos che esso, poteva scaturire.

Il prezzo da pagare per la sua fama, per quel mondo che non aveva chiesto lui, dopotutto, era alto, decisamente alto.
I mass media stampavano ogni cosa fuorusciva dalla sua bocca, pubblicavano e fotografavano ogni cosa faceva. Sapevano i luoghi in cui era solito fare compere, i film che era solito guardare e il susseguirsi di cose, oramai, divenute assurde ai suoi occhi.

Pensava poi, che la sua immagine venisse distorta agli occhi del pubblico e che nessuno quindi, avesse un'idea chiara e completa di come egli, veramente fosse. Le menzogne erano date come verità e molto spesso, solo la metà delle cose che succedevano, venivano riportate.

Dopotutto era così ossessionato dal proteggersi che oramai, trovavano il marcio ovunque. Era un uomo solo o così si sentiva, nonostante la moltitudine di persone che aveva attorno ogni santo giorno. Ma nessuno, nemmeno le donne che aveva amato, si erano preoccupate di domandarsi come egli, veramente si sentisse in quel loop continuo di eventi.

𝐓𝐡𝐞 𝐁𝐫𝐞𝐚𝐭𝐡 | 𝐌𝐉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora