𝙸𝚛𝚛𝚊𝚣𝚒𝚘𝚗𝚊𝚕𝚒𝚝𝚊' {𝟚/𝟝}

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Michael imperterrito ed allegro come un bambino, raggiunse nuovamente Frank ed il resto delle persone presenti, per concludere il festeggiamento del suo compleanno

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Michael imperterrito ed allegro come un bambino, raggiunse nuovamente Frank ed il resto delle persone presenti, per concludere il festeggiamento del suo compleanno.
Spense le candeline realizzando che i suoi sogni, a mano a mano - si stessero già realizzando: i suoi figli in salute e la giovane e caparbia ragazza - finalmente vicino a lui fisicamente e per giunta, libera sentimentalmente da ogni vincolo e promessa.
Tuttavia la discussione avvenuta con la moglie, lo stesso pomeriggio - non gli pesava letteralmente più e si era promesso che niente e nessuno si fosse nuovamente intromesso nei suoi bisogni e nella sua ricerca di una promiscua e prossima felicità, nonostante la sua esistenza caotica.

Prince gli stava aggrappato alla gamba destra, mentre egli cullava tra le sue possenti braccia - la minuta e tenera Paris, che batteva le manine allegra mentre il padre sorrideva sereno e spensierato.
Frank sciolse la stretta intorno la vita della sua Bonnie, la quale raggiunse Natalie nelle sue stanze - mentre egli, insieme al cantante - erano impegnati a mettere a dormire i fanciulli.
«Mike, dannazione» rideva il ragazzo, con tono di voce basso mentre accarezzava la testolina del biondo.
«Sono delle pesti, quando vogliono» si difese il moro, ridacchiando sommessamente. «Ma ottimo lavoro, Cascio» ammicò un occhiolino, facendosi strada verso l'uscio della camera. «Anche questa volta, ci siamo riusciti!» concluse, raggiungendo a passo sostenuto, insieme al suo manager, la sua stanza - adiacente a quella dei bambini.

«Ancora auguri, popstar!» gli disse l'altro, versando del buon vino rosso, in due calici ampli - per poi alzarli in sua direzione.
«Oh Cascio!» rispose il moro, sorseggiando il gustoso succo d'uva dal sapore aspro e forte. «Sei sgattaiolato nuovamente nella famosa stanza?» [*1] aggiunse, alludendo alla camera remota di Neverland, laddove dentro - vi erano i migliori e gustosi vini, di ogni annata e sapore e Frank era uno dei pochi, a possederne la chiave.

«Beh dopotutto, questa» e fece una pausa, posando le sue labbra sul bordo di vetro. «Era un'occasione speciale!» sospirò infine, svuotando l'intero contenuto del bicchiere.

❀ ❀

Le due ragazze parlarono per svariati ore, accorgendosi solo in un secondo momento - che si erano fatte ormai, le due del mattino. Bonnie congedò l'amica, mentre si stropicciava gli occhi con i dorsi di entrambe le mani per poi ammiccarle un sorriso sincero.
Ella invece, che non era ancora completamente assonnata - decise di raggiungere il piano di sotto, leggermente intimorita dal fatto di perdersi in quella maestosa ed enorme dimora.
Era ancora scossa a causa di tutto quel drastico cambiamento, successo in davvero pochissime ore - ma meravigliata di trovarsi in un luogo così magico e raro - ma molto diverso dalla piccola dimora che condivideva ancora con i suoi genitori.

«Nat, tesoro» le disse Emily, accogliendola con un ampio sorriso. «Ti serve aiuto?» aggiunse, mentre si aggiustava il grembiule, dopotutto quella sera non aveva lavorato ed aveva concordato con le altre dipendenti, che a lei sarebbe aspettato il turno della notte.
«Oh no Emily» le sorrise cordialmente. «Piuttosto mi dici dove posso trovare una tazzina?» le domandò, chiudendosi un poco nelle spalle.
La ragazza annuí, aiutando quest'ultima nel prepararsi una camomilla calda e rigenerante - in quella che ormai era la fine dell'estate.

𝐓𝐡𝐞 𝐁𝐫𝐞𝐚𝐭𝐡 | 𝐌𝐉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora