Ella rimase leggermente interdetta in quanto - non si aspettava tale azione, da parte del cantante che, di canto suo - spavaldo ed eccitato, si protese con il busto in avanti con fare dolce, seducente - passionale.
Le loro labbra si toccarono, mano a mano - sempre di più, ed egli abbozzando un leggero sorriso nel mentre, le chiese l'accesso con la lingua in quanto - volesse dare maggiore spessore, a quel contatto ed essa scivolò, lenta e sinuosa - dentro la bocca della ragazza, a fine che entrambe - si avvinghiassero l'una con l'altra, dando luce ad una lenta e bramosa danza.
Natalie ebbe un fremito lungo tutto il suo fragile corpo ed il moro, la avvolse con entrambe le braccia con il fine di sorreggerla e non lasciarla più andare.Ella si strinse al suo petto, aumentando la loro aderenza promiscua e - percependo la bocca di lui, percorrere ogni centimetro di pelle calda, del suo collo con baci infuocati, fece un passo indietro - arrossendo sulle gote.
«Sei-sei bellissima» balbettò la celebrità, grattandosi la nuca con la mano destra ed abbassando lo sguardo, per via del forte imbarazzo - ma dopotutto, che colpa aveva? Era pur sempre un uomo, laddove il suo lato istintivo e passionale - prendeva il sopravvento, tralasciando per quel medesimo momento il suo estremo autocontrollo - in quanto, ogni tal volta si trattava di Natalie, esso andava a scomparire.«Oh, damn - perdonami, non so cosa mia sia preso» continuava, agitando le mani per poi, posarle sulla vita stretta della fanciulla. «Mi dispiace esserti saltato addosso così ma in questi due giorni» e fece una pausa, afferrando il colletto della camicia, come se in quel frangente - gli mancasse il respiro. «Ho desiderato così tanto espormi ancora una volta con te, ma temevo di rovinare tutto» e la strinse a se, con dolcezza.
«Per questo, hai tentato di evitarmi?» gli domandò, leggermente scossa ed interdetta.
«Evitarti, Nat?» e abbozzò una risata sarcastica, mordendosi il labbro inferiore. «Volevo solo proteggerti, io - sono arrabbiato con me stesso perché» e fece una pausa, portando l'indice sul mento. «Perchè mi fa impazzire starti vicino» aggiunse, virando le sue iridi scure, nelle sue. «E anche non starti vicino, mi fa' impazzire!» concluse, rimanendo fermo, nella medesima posizione.«Ah-Ah» mugolò l'altra, massaggiandosi le tempie con le dita. «Ora sono piuttosto confusa» ammise, abbandonando il suo peso contro la fredda parete - accusando l'ennesimo forte capogiro da alcol.
Michael ridacchiando sommessamente, la sollevò da terra - in modo tale che ella, appoggiasse la testa sul suo torace - per poi posarla delicatamente sul materasso.
Tuttavia - il suo cuore galoppava impetuoso dentro di lui e nel mentre che le accarezzava il viso, scostando da esso i ciuffi ribelli della sua chioma e soffermandosi lungo gli zigomi, le guance, le labbra - la vide accennare un sorriso sghembo, mentre teneva socchiuse le palpebre.Michael si sedette sul materasso, dandole di spalle e tenendole una mano, nella sua - mentre era intento ad osservare l'ignoto cielo scuro, al di fuori della grande vetrata per poi rimuginare su quanto stava succedendo, in quel momento - dentro di lui, con la ragazza che tanto desiderava, al suo fianco.
Forse - baciarla ancora una volta, così di impeto - non era stata la mossa più giusta, bensí - quella più egoistica ma più sensata e veritiera. Dopotutto - perché doveva reprimere ogni sensazione, positiva e dolce, che quella conoscenza gli stava donando? Perché doveva, ancora una volta, reprimere quel bisogno di sentirsi amato da qualcuna ed al medesimo tempo, di amare in modo incondizionato? Oramai era una uomo adulto, maturo, padre di famiglia, marito e partner di donne - che per quanto gli abbiano regalato dei momenti indimenticabili, nessuna - nessuna fu davvero capace, di farlo sentire così, dannatamente libero.
«È la ragazza giusta» disse, con voce flebile - parlando tra sé e sé. «Dopotutto Frank ha ragione..» continuava, mentre con le dita - sfiorò la pelle calda della fanciulla che, serena e rilassata, dormiva al suo fianco. «Mi ero promesso di non farlo ancora, di non abbandonarmi ad un sentimento così forte..»
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𝐓𝐡𝐞 𝐁𝐫𝐞𝐚𝐭𝐡 | 𝐌𝐉
Fanfiction[ IN REVISIONE E IN CORSO ] California, 1999. Michael Jackson, reduce dal suo ultimo tour mondiale e due matrimoni - destinati a sgretolarsi mano a mano che il tempo passava. Vive la sua vita - eccentrica e di fama - prossimo a nuovi progetti music...