𝙲𝚊𝚖𝚎𝚕𝚒𝚊 {𝟙/𝟝}

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02:45 am

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02:45 am.

Il suo respiro era regolare, cadenzato, soave

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Il suo respiro era regolare, cadenzato, soave. Le palpebre battevano lentamente e lo scorcio di luce improvvisa, le annebbiò argutamente la vista e le svegliarono il dolore lancinante alle tempie. Mosse un braccio con fare brusco e virò il viso di scatto, accorgendosi di essere attaccata ad alcuni cavi trasparenti e di discreta lunghezza e le voci, che risuonavano all'interno di quella stanza, erano tante, chiassose.

Ella schiuse le labbra e prese respiro, alzandosi leggermente con il busto quando l'uomo, dal meraviglioso aspetto e profumo pungente, la fece stendere ancora. «Non ora bambina, sei ancora debole» e quella voce, quella melodia sublime - bastò quel tanto da farla tranquillizzare nel medesimo stesso, nonostante non riuscisse minimamente ad immaginare cosa intorno a lei, stesse in quel momento, succedendo.

Era confusa, completamente disorientata ed il moro, affiancato dalla madre della fanciulla, continuava ad attendere che quest'ultima, prese coscienza del tutto e quando questo accadde, ella sgranó le iridi chiare, inspirando. «Papà!» disse all'improvviso, alzando la voce. «Papà, dov'è papà?»

Michael sospiró, virando la sua attenzione nei confronti della donna al suo fianco, che asciugandosi le lacrime, gli fece cenno che tutto era okay, che da sola - avrebbe parlato a sua figlia, raccontandole poi l'amara verità. Egli infatti, baciò la fronte della sua dama con delicatezza, prima di lasciare la stanza e la giusta intimità, di cui avevano bisogno in quel momento.
«Non te ne vai, vero?» gli afferrò l'avambraccio destro, obbligando così il cantante a voltarsi. «Per favore non farlo..»

«Non vado da nessuna parte, Natalie - ma, ma è giusto che tu parli con Ava, lei ti racconterà tutto. Io sono qui fuori» e le sorrise comprensivo, sfiorando una sua guancia rosea con il palmo caldo e morbido della grande mano.

«Mamma, dove sta papà? Sta bene? Mi ricordo solamente dell'impatto e lui che aveva perso i sensi e poi..» la ragazza si guardava intorno, leggermente attonita dal tutto, sfiorandosi il gesso con le dita.

Ava prese posto vicina la sua bambina, sedendosi sulla piccola poltroncina dove aveva riposato il cantante fino a quel momento e prendendole una minuta mano tra le sue, le raccontò tutto quello che ella,  meritasse di sapere. La ragazza pianse, pianse amaramente quando la madre, stringendola al suo petto, la cullava. «Ma andrà tutto bene, bambina mia. Deve - tuo padre è un uomo forte e ci ama tanto, non ci abbandonerà, non è da lui. Dobbiamo solo aspettare e pregare, che si risvegli presto!»

𝐓𝐡𝐞 𝐁𝐫𝐞𝐚𝐭𝐡 | 𝐌𝐉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora