𝙴𝚌𝚕𝚒𝚜𝚜𝚒 {𝟛/𝟝}

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Caparbia e leggermente allarmata, Bonnie - fece eruzione nella spaziosa stanza del cantante, virando nell'istante stesso, la sua attenzione nei suoi confronti: trovandolo disteso in posizione supina, sul morbido materasso, con le gambe raggomitola...

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Caparbia e leggermente allarmata, Bonnie - fece eruzione nella spaziosa stanza del cantante, virando nell'istante stesso, la sua attenzione nei suoi confronti: trovandolo disteso in posizione supina, sul morbido materasso, con le gambe raggomitolate al petto - mentre rantolava a causa del forte dolore alla schiena.

«Sign. Jackson, che succede?» domandò, con voce flebile.
«Non sta bene Bon» prese parola il fanciullo, rimasto seduto - sul bordo del letto, di fianco la celebrità. «Ha forte dolore alla schiena ed alla zona lombare, sono due notti che non chiude occhio» continuava, agitando di poco le mani in aria. «Sono preoccupato - puoi fare qualcosa?»

La ragazza viró la sua attenzione nei confronti del moro, che leggermente bianco in volto - tentò di sorriderle appena.
«Bo-Bonnie» le disse poi, con dice flebile.

«Sign. Jackson, non si preoccupi - ora si sentirà meglio.» lo rassicurò, avvicinandosi a passi svelti vicino alla sua figura malconcia e dolente - obbligandolo così, a posizionarsi a pancia in sotto.
Con le sue minute mani, iniziò a massaggiare la zona del collo - con movimenti circolari e delicati, tracciando completamente la zona sinistra.

«Bonnie fà piano, per favore.» continuava la celebrità, con un sospiro - accusando ancora molto dolore.

«Ora fa male sign. Jackson, ma vedrà..» e fece una pausa, tastando con le dita la parte lombare e infiammata dell'uomo. «Dopo questo massaggio, si sentirà molto meglio - dopotutto è una contusione.» concluse.

❀ ❀

«Si sente meglio?» gli chiese la ragazza, levandosi il grembiule bianco che aveva indosso, sorseggiando con gusto la calda camomilla che le aveva preparato il fanciullo.

«Si-si» balbettò l'altro, leggermente assonnato. «Per lo meno riuscirò a riposare, cosa che non riesco a fare da molti notti ormai.» le confidò, abbandonandosi completamente al morbido e caldo materasso.

«Vedi amico?» si intromise Cascio, schioccando la lingua al palato ed agitando poi, l'indice in aria. «Vedi che non avevi bisogno di quella merda?» concluse, alludendo ai molteplici medicinali di cui era solito fare uso il cantante.

«Si, lo so - lo so.» sbuffò l'altro, alzando gli occhi al cielo a mo' di esasperazione - accennando così, una risata genuina. «Ma adesso non metterti a farmi la predica - perché ricorda» e fece una pausa, ammiccando un sorriso maligno. «Io sono Michael Jackson e come tale - ho sempre ragione.» ironizzò, battendo le mani a mo' di applauso - appena ricevette un'occhiata eccessivamente torva da parte del giovane di fronte a lui.

«Okay okay, popstar» lo prese in giro quest'ultimo, avvolgendo la vita della ragazza con un braccio. «Mi inchino al suo cospetto, sua maestà» aggiunse, ridendo sommessamente - provocando il medesimo divertimento in Bonnie e il cantante.

«Smettila Frank» sospirò l'altro, riprendendo fiato. «Idiota» concluse, facendogli la linguaccia come se fosse davvero un bambino.
Cascio invece gli augurò un buon riposo e dopo aver ammiccato un occhiolino, uscì dalla stanza seguito dalla sua ragazza.

𝐓𝐡𝐞 𝐁𝐫𝐞𝐚𝐭𝐡 | 𝐌𝐉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora