15-Back to school🎒

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Beomgyu pov.

Apro gli occhi.
Il soffitto, il lampadario, i muri, tutto è ricoperto da una fredda luce bianca, segno che fuori è nuvoloso.
Spengo la sveglia, che aveva iniziato a suonare una ventina di secondi fa, e porto le mani a coprirmi gli occhi, che non si sono ancora abituati al chiarore del mattino.
<Buongiorno!>
Mi giro, e vedo Taehyun davanti alla porta della mia camera già pronto per uscire.
<'Giorno> dico anch'io, e mi alzo dal letto, prendendo i vestiti.
Oggi si ricomincia con la scuola.
E io che mi ero pure abituato a questa situazione di infermità, ora devo ricominciare ad alzarmi alle 6 e mezza e a stare cinque ore in quell'edificio dai colori smorti.
Ascoltare persone di mezza età che parlano delle equazioni e della prima guerra mondiale.
Detta così sembra una pessima prospettiva per passare i prossimi anni della propria vita, ma ahimé, non credo ci siano modi migliori per descriverla.

Mi dirigo in bagno, e noto che il mio colorito è migliorato, ma non i miei capelli.
Afferro la spazzola e me li aggiusto come riesco, sperando di non sembrare uno appena sceso dal letto.
Non ho tempo per una doccia, la farò appena tornato.
Dopodiché mi cambio, e vado in cucina, dove trovo Taehyun ad aspettarmi.
<Come stai? Meglio?>
Mi accoglie con la solita premura, e mi strappa un sorriso.
<Sì, sto meglio. E tu come stai?> domando.
<Tutto bene> sorride.
Poi mi porge una tazza di latte, e mi invita a fare veloce, perché l'autobus sarebbe arrivato di lì a poco.
Ingurgito tutto, e mi metto velocemente la giacca, visto che è freddo, e un berretto marrone con una striscia orizzontale beige, giusto per precauzione; non voglio ammalarmi di nuovo.
<Andiamo?>
<Andiamo>
Afferro lo zaino e ci incamminiamo per la fermata che, a quanto dice lui, è a cinque minuti di camminata da lì.

Le strade sono piene di macchine, gente che va a lavoro, suppongo. E fa freddo.
Le mani, anche se le ho in tasca, ho paura che, se le mettessi davanti al viso, scoprirei che sono diventate blu.
<Fa freddo Taehyun!> esclamo, come un bambino.
<E io che ci posso fare? Se fosse per me, sarebbe estate tutto l'anno> risponde, calciando un sassolino, che va a sbattere contro una lattina a due metri di distanza.
<Guarda> dice indicandola.
Scuote la testa: <Certa gente è proprio incredibile> la raccoglie.
<Il cestino è tre metri più avanti, mica dall'altra parte del pianeta!> e la butta in quel contenitore di rifiuti, sospirando.
Poco più avanti si intravede la fermata dell'autobus, e un ragazzo alto che agita la mano verso di noi.
Soobin.
Ci avviciniamo, e lo raggiungiamo.
<Hei Soobin come va?> chiede Taehyun.
<Tutto bene, voi?> domanda a sua volta.
Rispondiamo che stiamo bene pure noi.
È incredibile quanto sia scontata la cosa, e come le persone continuino a fare questa domanda.
Alla fine, è diventata più una sorta di rito di cortesia; voglio dire, non credo che ti possa interessare lo stato di ogni persona che incontri, no?
Rispondi che è tutto okay e finisce lì.
Forse è un po' triste come cosa, ma ormai è diventato un uso comune, e mentire è ora all'ordine del giorno.
Per deviare dalle solite domande, parlo io.
<Ehi Soobin, ho visto che ieri te ne sei andato con Yeonjun> dico con l'espressione più innocente che riesco a fare.
<Oh già è vero> mi segue Taehyun, sorridendo.
<Beh, e-e allora?> balbetta Soobin, diventando improvvisamente rosso.
Quanto è carino, se ci fosse qua Yeonjun se lo mangerebbe con gli occhi.
<Beh> continuo io <sei un suo privilegiato, sappilo> e mi tiro più su la cerniera della giacca, pentendomi subito dopo di aver esposto le mani a quell'aria che pare polare, anche se siamo solo a fine settembre.
<C-come? In che senso?> domanda lui.
Peccato che in quel momento arrivò l'autobus, e che Soobin non poté ottenere la sua risposta.
Peccato, già.
<Ehi no! Rispondimi!> dice lui.
<Mi spiace... l'autobus...> rispondo indicandolo, ed entro in quel mezzo odorante di chiuso, ridendo tra me e me.
Ci sono poche sedute libere, ma riesco a scorgerne due vicine vuote, e quindi mi siedo su una di quelle, vicino al finestrino.
Poco dopo mi raggiunge Taehyun, che prende posto di fianco a me.
<Sei stato crudele con Soobin> ride.
<Io?> chiedo, sarcastico.
<Secondo me ha una cotta per Jun> dico, e lo vedo annuire.
<Ma perché hai detto che è un privilegiato?> mi chiede poi.
<Uh? Ah è solo che salire sulla sua moto è una cosa praticamente impossibile. A meno che tu non sia in fin di vita, o almeno credo> mi tolgo il berretto, visto che lì dentro fa più caldo <in realtà, non so cosa gli sia saltato in mente, è strano anche per me>.
Per il resto del viaggio, durato una decina di minuti, restiamo in silenzio, e il mio sguardo vaga fuori dal finestrino, cercando di memorizzare la strada.
Improvvisamente l'autobus frena, facendomi perdere l'equilibrio, e mi accorgo che siamo arrivati al parcheggio dietro la scuola.
Scendiamo.
<Beh, ci vediamo dopo la scuola> mi saluta Taehyun.
<Sì, ciao> ricambio il saluto, e mi dirigo verso l'entrata.
Ed ecco che vedo l'unica persona che non volevo vedere.

°•You Have Fixed My Heart°• [Taegyu~♡]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora