6-Scaring thoughts✨

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<STAMMI LONTANO SCHIFOSO FROCIO!>

Mi alzo di scatto col busto.
Il respiro corto, le guance bagnate.
I ricordi di quello che successe ieri mi svegliano, riportandomi alla realtà, come un secchio di acqua ghiacciata.
Mi porto il dorso della mano sul viso, per asciugarne le lacrime uscite poco prima.

Non vedo Taehyun. In questo momento, però, la sua figura è l'unica cosa di cui sento di aver bisogno.
Ho bisogno di un suo sorriso, una sua carezza, un suo abbraccio.
Provo a chiamare il suo nome, ma il nodo che mi si è formato in gola soffoca le parole ancora prima che possano prendere forma.
Mi guardo intorno, vedo il telefono sul comodino, attaccato ad un caricabatterie.
Premo il tasto di accensione. Un simbolo verde appare, dicendomi che la carica è al 100%.

Mi volto per guardare fuori dalla finestra, che però è nascosta dalle tende.
Scosto un po' le coperte, così da facilitarmi i movimenti, e mi sposto verso la finestra.
All'improvviso sento la testa pesante, che, in più, inizia a pulsare.
Sto veramente male, allora.
Mi faccio forza, allungo il braccio e scosto una tenda quel tanto che mi basta per guardare fuori.

Mi accoglie il bagliore rossastro tipico di un tramonto, i lampioni accesi.
La strada deserta.
Mio dio, ma quanto ho dormito?!
Mi giro velocemente, lo sguardo preoccupato che cerca l'orologio che la sera scorsa avevo notato fosse sul comodino.
Le cifre luminose mi lanciano un messaggio chiaro come solo un orologio a cifre rosse e rettangolari sa dare.
19:37.
Gli occhi per poco non schizzano fuori dalle orbite.
Ho dormito per... 11 ORE??
<T-taehyun...?> finalmente le mie corde vocali hanno deciso di collaborare.
La voce che sento però, è instabile, come potevo aspettarmi, come solo quella di chi ha appena versato lacrime può essere.

Perché non riesco a... Perché non posso essere forte come Yeonjun? Perché? Cos'ho io che non va?
Perché non riesco a trattenere queste stupide lacrime?
Ma perché me lo chiedo? È ovvio, uno come me può solo piangere. E perché? Perché non verrà mai amato da nessuno. Odiato, schernito, deriso, cacciato sì. Ma amato? Chi voglio prendere in giro?
Mai potrei...

<Sì, Beom->
Il filo dei miei pensieri viene interrotto.
Alzo lo sguardo. Taehyun in piedi davanti alla porta.
Appena vede i miei occhi velati da lacrime si blocca. Non finisce nemmeno di pronunciare il mio nome.

Provoco davvero così tanto disgusto? Così tanto ribrezzo?

La mia mente annebbiata e appesantita, a vederlo così, mi porta inesorabilmente a questi pensieri.

Porto il dorso della mano sugli occhi, un gesto veloce che tenta di cancellare quei segni di un cuore spezzato che si possono vedere solo da quegli stupidi specchi dell'anima.

<S-scusa Taehyun, ti ho disturbato f-fin troppo> gli occhi, ostinati a voler fare di testa loro, riprendono a pizzicare.
<O-ora me ne vado, tranquillo>.
Faccio per alzarmi dal letto.
Sono in piedi, davanti a lui.
<G-grazie di tutto>. Lui non dice niente. D'altronde, chi dovrebbe sprecare fiato per... per uno come me?
Ma, è forse sgomento quello nei suoi occhi?
No... non può essere.
È probabilmente il mio indecifrabile ed oscuro inconscio, che vuole farmi vedere solo quello che non mi farebbe soffrire. Un meccanismo di autodifesa, suppongo.
Come le tartarughe si rintanano nel loro guscio, io mi sto rintanando, involontariamente, dietro ad una corazza di bugie ed illusioni.

Faccio un altro passo, in direzione della porta.

<Beomgyu... che stai dicendo? Non puoi andartene, è la febbre che parla per te> allunga una mano e le sue dita mi avvolgono il polso.
Forse ha ragione. Forse non sto capendo neanche io quello che sto facendo.

La mia mente, però, è offuscata dal dolore.
Ora come ora voglio solo... cos'è che volevo? Essere amato...? Ma non è forse chiedere troppo?
Chi può amare un essere spregevole come me?

Con uno strattone me ne libero. <NO! I-io, parlo per me! Tu... tu mi odi... t-tutti mi odiano! Io... io non ho motivo di esistere> mi metto una mano al petto <P-pure io mi odio!> urlo ancora.
Le lacrime iniziano a scendere, lente e copiose.
I singhiozzi iniziano a risuonare nella stanza.

<Beomgyu io... io non ti odio>

• • •

Taehyun pov.

<Beomgyu io... io non ti odio>.
Dico, come uno stupido, le uniche parole che mi vengono in mente in questo momento.
Ma che gli succede? Come potrei io, odiarlo? Piuttosto il contrario.

<No... tu mi odi come t-tutti gli altri!> mi accusa con un dito tremante.
Chi gli ha messo questa idea in testa? Perché dovrebbero odiarlo tutti? È un ragazzo così gentile, così sensibile, così... speciale.

Lentamente allungo la mano, e gliela poggio sulla guancia.
Il pollice timidamente prova ad asciugare le lacrime.
<Per favore... non dire che ti odio. Non so chi ti abbia fatto del male ma... io ci tengo a te>.

Lo guardo negli occhi, e vedo che quelli sono gli occhi di una persona che ha sofferto e che sta ancora soffrendo. Una persona che non ha fatto niente di male, che si è ritrovata il mondo contro.
E mi accorgo che è vero quando dicono che sono lo specchio dell'anima.

<T-taehyun...> si blocca. Lo sguardo sincero, privo di maschere.
<Beomgyu> gli sorrido, gli accarezzo la guancia.
Lui strizza gli occhi, facendo traboccare altre lacrime, che scivolano lente sul suo viso.

All'improvviso gli cedono le ginocchia. Istintivamente protendo le mani, e lo reggo in tempo.
<Mi-mi dispiace> lo sento dire tra un singhiozzo e l'altro.
Vederlo così mi spezza il cuore.
Chi potrebbe mai ferire un ragazzo così?

<Non dire così, Beomgyu. Tu non hai fatto niente> e lo stringo a me.

Mi viene naturale, come se stessi cercando di proteggerlo da tutto.

Le sue braccia avvolgono la mia vita, e le sento stringere.
Poi scivolano, lentamente, assieme al suo corpo.
Le ginocchia toccano terra e, quindi, mi abbasso anch'io.
Rimaniamo così per un tempo indeterminato.
Io che gli sussurro parole confortanti, e lui che trema, scosso dai singhiozzi.

• • •

<Beomgyu...> dico, dopo un po' che vedo che ha smesso di piangere.
Ottengo un verso indefinito che sembra dire: Cosa c'è?
Un po' incerto, continuo, ponendogli la domanda che ormai da un po' mi tormentava la mente: <Ma... quindi, beh, perché sei qui?>.
Mi risponde il sibilo del silenzio.
Lui immobile, come se stesse soppesando i pro e i contro del dirmelo.
Ad un tratto si volta verso di me, allontanandosi di poco.
Ha gli occhi arrossati, come le guance e la fronte. L'espressione addolorata, sofferente.
Mi viene un tuffo al cuore.
Trattengo a stento le lacrime che mi provoca vederlo così.

Mi fissa in quel modo per alcuni secondi.
Poi, inaspettatamente, mi risponde: <Taehyun... io sono gay> e serra gli occhi.

°•You Have Fixed My Heart°• [Taegyu~♡]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora