2-A modern Beatrix🛣

673 58 44
                                    


Il rosa fluo dell'ombrello prestatomi da Yeonjun si rifletteva sul mio viso, illuminandomelo, quasi godesse di una luce propria.

Ad un certo punto mi ritrovai in un vicolo cieco.
Mi prendi in giro?Di nuovo? Pensai imprecando a bassa voce.
Era il terzo in cui andavo a finire.
Ma ehi! Non date la colpa a me! Non è così semplice con delle indicazioni che sono per lo più un mucchio di "mi pare" e "ah no ho sbagliato, destra non sinistra" .

Tra Yeonjun e un qualsiasi altro tipo per strada avrei decisamente preferito il secondo. Non mi fraintendete, voglio un mondo di bene a Yeonjun ma a dare indicazioni era veramente pessimo.
A quel punto pensai davvero di essermi perso. L'ansia di dover passare la notte per strada si impossessò di me e iniziai a pensare al peggio.
E se qui vicino c'erano dei malviventi? Non era certo l'orario per girovagare da soli, quello. E poi non mi sarei saputo difendere. Non ero quello forte del gruppo, io.
Pensai a quanto mi fossi mostrato debole con Huening kai. Per la milionesima volta quella serata, lacrime amare rischiarono di scendere.
E stavano anche per farlo, quando all'improvviso sentii, oltre allo scrosciare della pioggia, dei passi che venivano nella mia direzione.

Mi si gelò il sangue.
Restai immobile pregando che chiunque fosse non mi avesse visto.
Ma chi prendevo in giro? Quell'ombrello si notava a chilometri di distanza.

Mi maledissi per aver accettato la proposta di Yeonjun: era ovvio che quella sera non sarei mai riuscito ad andare dal famoso amico.

I passi nel mentre continuarono e la fonte di essi, arrivata a poco più di un metro da me, si fermò.
Non avevo idea di che fare.
Dire che ero paralizzato era insufficiente per spiegare quanto incapace fossi muovermi.

Un altro passo.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Silenzio.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Il tump tump del battito sempre più accelerato del mio cuore.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Lo scrosciare inarrestabile della pioggia.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Tump tump tump. Ancora più veloce.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
<Sei tu Beomgyu?>.

Il mio cuore saltò un battito.

Lentamente mi giro, sorpreso che chiunque esso sia conosca il mio nome.
Appena mi volto noto una figura incappucciata, con una mascherina nera a nascondere naso e bocca, di cui solo gli occhi riesco a scorgere.
<C-chi sei? E-e come fai a sapere come mi chiamo?>
Provo a mantenere la voce ferma, ma con scarsi risultati.
<Non preoccuparti, va tutto bene. Io sono Soobin. Mi ha chiamato Taehyun dicendo che un ragazzo di nome Beomgyu doveva venire da lui stasera, ma che non era ancora arrivato e... visto che ero nei paraggi ho pensato di venirti a cercare> a questa spiegazione mi tranquillizzai. Taehyun? Era questo il suo nome? Un nome davvero carino...
<Ma chi... chi sei? Un suo amico?>
<Il suo migliore amico> disse calcando l'aggettivo. E sono sicuro di aver visto dagli occhi che stava sorridendo.
Devono proprio avere un bel rapporto, pensai.
<Comunque seguimi, che ti porto a casa sua> disse in modo allegro cominciando ad avviarsi.
Quando mi avvicinai notai che era molto alto, ancor più di Yeonjun. Si abbassò cappuccio e mascherina, e potei notare, con sorpresa, quanto fosse di bell'aspetto. Gli americani avrebbero detto handsome.
Aveva i capelli di un azzuro tanto fluo quanto quelli di Yeonjun, e una bocca da coniglietto.
Dovrei proprio farli conoscere, pensai. Sarebbe stato divertente.
Magari sarebbe anche nato qualcosa.
E in breve tempo mi ritrovai a fare pensieri sconci su quei due. Sono una brava persona, lo so.

<Quindi... beh stanotte starai a casa di Taehyun, eh?> mi chiese tutto a un tratto un po' imbarazzato.

Che ha da imbarazzarsi?
Poi la risposta arrivò nella mia mente improvvisa e veloce come il bagliore di un fulmine, e il suo imbarazzo mi fu improvvisamente chiaro.
Diventai all'improvviso rosso come un peperone.
<N-NO! Ha-hai capito male!> dissi protendendo le mani in avanti e facendo un gesto come per cancellare quel brutto pensiero.
<Non-non è quello che pensi!>
Alla mia negazione la sua espressione divenne più sollevata. <Grazie al cielo! Taehyun non è mai stato quel tipo di persona, e dato che non ti avevo mai visto mi sono preoccupato... Scusa se ho pensato male di te> disse arrossendo un po'.

Quel tipo di persona in che senso? Che non era gay? O che non era il tipo da una botta e via?
Questi miei pensieri furono cancellati subito da una domanda da parte del più alto. <Ma... allora perché stai andando da lui?>

Già, perché stavo andando da lui?
Per qualche minuto ero riuscito a non pensare alla ragione per cui ero diretto lì, ma quella domanda improvvisa aveva reso vani tutti i miei sforzi.
Il nodo in gola cominciò a diventare prepotente, rendendo la mia voce tremante.
<È u-una lunga s-storia> dissi con voce leggermente incrinata.
Soobin se ne accorse e, preoccupato cercò di tranquillizzarmi <Tranquillo, non devi dirmelo se non te la senti e... comunque siamo quasi arrivati. Guarda laggiù,> disse indicandomi un punto luminoso che riconobbi come una finestra a 500 metri da noi <Taehyun abita lì>.
E fu in quel momento che mi resi conto che di questo Taehyun non conoscevo altro che il nome, del quale ero a conoscenza solo grazie a Soobin.
Un po' impanicato provai a farmi dare informazioni da Soobin, il quale, però, non fu affatto d'aiuto.
<Non ti serve sapere niente tranquillo, è un bravo ragazzo, gentile, altruista,... di bell'aspetto> disse facendomi un occhiolino.
Santo cielo era uguale a Yeonjun! Prima o poi avrei dovuto farli conoscere. <Senti... mi dai il tuo numero? Così magari ogni tanto parliamo> chiesi timidamente.
<Ma certo! Sarebbe un piacere> detto questo me lo diede, e mi appuntai mentalmente di fare rapporto a Yeonjun appena avessi potuto.

<Eccoci arrivati a destinazione!!!>
Esclamò Soobin quando fummo a una decina di metri dall'abitazione. <Shhhhh! Vuoi svegliare l'intero vicinato?!> dissi io preoccupato che qualcuno potesse uscire a lamentarsi.
<Oh, scusa> disse Soobin, ora quasi in un sussurro.
Per fortuna, e vorrei sottolineare per fortuna, nessuno fece caso a noi.

<Beh che aspetti? Vai, bussa, fa qualcosa!> dissi a Soobin.
<Eh no! Io ti ho già portato fin qui, ora dovrei anche andare a casa a studiare> disse lui.
Cavolo è vero, domani c'è scuola. Anche se... chi è che si mette a studiare a quest'ora? Boh.
Vidi Soobin che iniziava ad andarsene <Eh-ehi! Non mi puoi lasciare qui da solo!>. <Se non sbaglio dovevi stare da Taehyun stasera, non da me> replicò.
<E va bene okey vai pure!>
<Scusa? Non ho sentito bene> disse mettendosi una mano dietro l'orecchio come per amplificare il suono.
Rivolsi gli occhi al cielo e sbiascicai un "grazie".
Un sorriso illuminò il suo volto. <Figurati!> rispose, dopodiché si incamminò per la sua strada.
Ma guarda un po' che tipo.

Ora sono solo. Davanti alla porta della casa di Taehyun. La luce è ancora accesa e attraverso le fessure delle tende illumina debolmente il mio viso. Non so il perché ma qualcosa mi blocca dal bussare. La mia mano è sospesa in aria, indecisa se fare la propria mossa o no. Guardo l'orologio: 00:08.
Cavolo se è tardi.
Mi sembra ingiusto far aspettare Taehyun oltre, quindi mi decido a bussare.

Toc toc toc.

Vedo un leggero movimento dietro le tende della finestra.

Clock.

Il rumore secco di una chiave che gira.
La porta che si apre lentamente.
E... un ragazzo che mi guarda sorridente.













Il mio piccolo angolino piccino

Hey ciao a tutti! Come va?
Spero vi stia piacendo la mia storia♡
Fatemelo pure sapere nei commenti
Secondo voi che succederà? Come si comporterà Beomgyu quando vedrà Taehyun?
Lo scopriremo alla prossima!

°•You Have Fixed My Heart°• [Taegyu~♡]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora