°•You Have Fixed My Heart°• [Taegyu~♡]

38-Bad feelings💭

Beomgyu pov.

<Oh> distoglie lo sguardo, tenendo gli occhi bassi.
<A-allora fa niente la- lascia stare...> risponde <...non è importante>.
Accenna un sorriso e mi incita ad andare avanti.
Ma io ancora rimango dove sono, spiazzato, confuso. Per un'altra manciata di secondi.
Sì, confuso.
E continuo a chiedermi:
"Ma cosa accidenti è appena successo?".
Poi le mie gambe ricominciano a camminare, e quindi usciamo assieme dalla scuola. Non vicini come prima però.
Ci sono almeno cinquanta centimetri di distanza tra la mia spalla e la sua.
Ciò dovrebbe sollevarmi: almeno per una volta non mi sta appiccicato, cavolo.
E invece questo spazio vuoto mi irrita. Perché mi fa pensare sia stato io a causarlo. A creare questo improvviso distacco tra di noi.
Okay che non mi importa niente di lui... ma perché voglio che stia come prima?
Allontano sempre tutti... non voglio che accada di nuovo.
Perché si è separato così? Che ho fatto??
Lo rivoglio accanto a me, non lo sopporto. Non lo sopporto.
Senza pensarci mi avvicino di più a lui, e quasi ci sfioriamo a vicenda.
Subito mi abbandono al sollievo che ciò mi ha procurato.
Lo guardo poi di sottecchi, e sembra non averci fatto caso. Tanto meglio.

Raggiungiamo però l'autobus, e lì come nostro solito ci sediamo in posti diversi: lui in fondo, io a metà strada.
E mi sento solo di nuovo.
Siamo amici noi? E allora perché non si è seduto accanto a me?
Sono così patetico, che penseranno gli altri vedendo che sono sempre solo?
Senza amici?
Ma io ce li ho gli amici.

Sì? E chi? Yeonjun e... uh ah sì Yeonjun e- oh guarda un po', Yeonjun!

No basta, non è vero, non c'è solo lui.
C'è... Taehyun e-e Soobin e...

Quando non mi vengono in mente altri nomi il cuore mi si fa pesante.

Sono... solo.

Perché tutto d'un tratto mi sento così?

Basta non ci voglio pensare, voglio tornare a casa da Taehyun.
Taehyun...
Lui sì che è importante, lui si siederebbe vicino a me in autobus.
Lui mi parla, lui si interessa di me, si preoccupa per me. Lui è un amico.

O forse qualcosa di più.

Freno quei pensieri prima che possano sfociare in qualcos'altro.

In poco tempo sarò a casa e tutto sarà più felice, mi dico.

Ma quando arrivo, la porta è chiusa.
Provo a girare ancora una volta la maniglia, pensando che forse non ho compiuto bene il gesto ma niente: non si apre.
<Cosa...?> mormoro non capendo.
Decido di suonare il campanello, una, due, tre volte, ma nessuno risponde.
Allora:
<Taehyun?> busso alla porta.
<Taehyun ci sei??> busso più forte.
Adocchio le finestre e non vedo luce provenire dall'interno.

<Che-che è successo?> mi chiedo.
<Dove sei Taehyun?> sussurro ancora tra le labbra, provando a non farmi prendere dal panico.
<No, no, no dev'esserci un motivo razionale> parlo ad alta voce.
<Magari... uhm è andato a fare la spesa? O...> non concludo la frase perché al momento non mi vengono in mente altre possibilità.
<Qualsiasi altra cosa sensata, non ci allarmiamo va bene?> mi dico.
<Okay...> sospiro.
Prendo il telefono e mando un messaggio a Taehyun, pregando che risponda in fretta.
Ma la replica non arriva.
Devo calmarmi, penso.
Aspetterò fuori, magari ha chiuso a chiave senza ricordarsi che dovevo arrivare...
Sospiro, rabbrividendo al soffio gelido del vento.

Per rendere meno pesante l'attesa tiro fuori gli auricolari dallo zaino e faccio partire la radio. Riconosco subito le note jazz di That's Life di Frank Sinatra.
Con lo sguardo assente mi perdo ad ascoltare la sua voce calda anche se schietta.
Mi siedo sulla soglia e attendo, mentre il ritmo del jazz invade le mie orecchie.