34-Grey like a rainy day, Cold like a blame🌧

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Beomgyu pov.

Non so quanto tempo sia passato, minuti, secondi, oppure ore.

Il cielo è sempre grigio.

Con l'aiuto di una forza sconosciuta mi obbligo a mettermi seduto. Gli addominali si contraggono in una fitta di dolore e io soffoco un gemito. Probabilmente ho gli occhi rossi, e la guancia mi brucia. La sfioro appena, e quando mi guardo le dita scopro senza sorpresa che sono colorate di rosso.
Mi guardo intorno cercando lo zaino e appena lo vedo mi trascino fino a lì, cerco a tastoni il cellulare e lo tiro fuori.
Lo sblocco, vedo che ho dei messaggi da parte di Taehyun.

"Ehi Beomgyu dove sei?"
"L'autobus sta partendo"
"È partito dove sei??"
"Beomgyu!!"
"Ah no scusa, forse ho dimenticato che hai un'ora in più >_<^"
"Scrivimi quando stai tornando ^3^"

No Taehyun, penso, non hai dimenticato niente. Una lacrima scivola solitaria lungo la mia guancia; quasi mi fa il solletico.
Non gli rispondo, non ne ho voglia. Lascio i messaggi sul "visualizzato".
In questo momento non so che fare: potrei tornare camminando, ma so che poi mi dovrei fermare a metà a riposare. E poi la strada non è così corta.
Ho un'altra opzione, ma non vorrei nemmeno prenderla in considerazione. Ma allora come torno a casa? Se tardo ancora di più Taehyun si preoccuperà, ed è l'ultima cosa che voglio.
Guardo l'asfalto bagnato a pochi metri da me. Poi mi guardo le mani: la pelle è grattata e arrossata, probabilmente perché sono loro che hanno attutito la caduta di prima.
Un sospiro tremolante esce dalle mie labbra.
Metto da parte l'orgoglio e decido di fare l'unica cosa sensata.
Premo il numero, e avvio la chiamata.

<...Yeonjun?> la voce ridotta in un sussurro.
<Ehi, ciao Beom, che succede?>
Non sembra farci caso, meglio per me.
<D-dove sei?>
<Uh... a casa mia?>
Ed ora eccola, l'esitazione che rende insicuro il suo tono.

<Puoi... puoi venire a prendermi?> trattengo un singhiozzo che è rimasto in gola.
<A prenderti? Perché, dove sei? Beomgyu, che è successo, dimmelo per favore>
E ora mi sta pregando, tipico. Sapevo che non avrei dovuto rivolgermi a lui, si preoccupa sempre troppo per me.

<Dietro la scuola... per favore? V-vieni e basta>

Attendo forse alcuni secondi.
Poi:
<Va bene. Arrivo>

Attendo, sperando che nel frattempo il mio aspetto esteriore migliori almeno di un po'.
Ma quando Yeonjun arriva smontando dalla sua moto e si toglie il casco, la sua espressione dice tutto il contrario.
Preoccupazione, spavento, sì, sorpresa. È ciò che riesco a leggergli in faccia.
Scuote la testa esprimendo forse incredulità, mentre si avvicina.

Ahh ma che hai da fare quella faccia? Perché non mi guardi come al solito??

Con una mano mi volta delicatamente il viso. Gliel'abbasso con violenza.
<Non guardarmi così> gli dico stringendo i pugni tremanti.
Ma è come se non sentisse: la pietà nei suoi occhi non se ne va.
Perché continui a fissarmi in quel modo?
Io non la voglio la tua compassione.

<Di nuovo> afferma <è successo di nuovo>.
<Non è successo niente!> sbotto.
<Portami solo a casa> la stabilità nella mia voce vacilla. Abbasso la testa in caso non riuscissi a trattenere un pianto.
<Voglio andare a casa> gli stringo la giacca con le mani.
<A casa> sussurro.

Mi aspetto che mi spinga via, che mi dica quanto sono irrispettoso a parlargli in quel modo. Invece no. Lui, invece mi poggia una mano sulla spalla. Mi dice: <Ora ci andiamo>.
Mi porge un casco e mi fa salire sulla sua moto, ed io gli stringo forte la vita.
Quanto gli sono grato che non abbia fatto altre domande. Quando gli sono grato che non abbia insistito.
Quanto sono fortunato ad averlo come mio migliore amico.

°•You Have Fixed My Heart°• [Taegyu~♡]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora