XVII

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Erano solo loro due, in una grande stanza dove in mezzo era posizionato un grande letto a baldacchino. Hermione guardava Draco negli occhi color del mare in tempesta. Lui le fissava le labbra. Erano a pochi centimetri di distanza. Draco si avvicinò tanto che l'uno poteva sentire il dolce respiro dell'altro sulle proprie labbra. Le prese il viso con una mano mentre con l'altra le strinse un fianco e avvicinandosi ancora la bac..
-Non osare Malfoy- Disse lei interrompendo quel magico momento, mettendo un dito tra le sue labbra e quelle di lui. Draco, con fare scocciato, alzò gli occhi in quelli di lei, rimanendo comunque alla distanza di poco prima
-Non iniziare a rompere Granger- disse stringendo maggiormente la presa sul fianco di lei
-Potrei dire lo stesso. Ora lasciami!- lei si districò dalle braccia di lui e in pochi secondi fu libera e al sicuro, ad almeno due metri di distanza da lui
-Che cosa fai Granger?! TORNA SUBITO QUI- ma lei non si mosse
-Non ho intenzione di starmene inerme mentre tu bevi il mio sangue!-
-Non sto realmente bevendo il tuo sangue! Questo è solo un sogno e tu lo sai bene!- lui iniziava a spazientirsi
-E allora? Dovrei stare docile e tranquilla mentre tu fai quello che vuoi del mio corpo?- lui la guardò con uno sguardo di puro odio
-Mi dipingi come un approfittatore che si diverte a tormentarti ma l'unico tormentato qua sono io. E poi non mi sembravi molto restia prima di sapere che questo sogno è effettivamente condiviso-
Lui iniziò ad avvicinarsi mentre lei, diventata rossa come un peperone per l'imbarazzo, indietreggiava fino ad incontrare la parete fredda di pietra
-Anzi- continuò lui, arrivato finalmente a pochi centimetri da lei. La intrappolò contro il muro con le sue braccia e continuò- potrei giurare sul fatto che tu hai ricambiato ogni mio bacio che ti ho dato all'interno di questo sogno e potrei giurare di averti sentita gemere più di una volta mentre ti morsicavo il collo-
Hermione traboccava d'imbarazzo, poteva sentirsi bruciare le guance, ma malgrado questo mantenne gli occhi puntati sui quelli di lui e non perse mai lo sguardo di sfida che le era stampato in faccia
-Tutto quello che è successo qui non conta Malfoy, questo è solo un sogno-
Sul volto di lui comparve un ghigno che fece fremere Hermione. Lo vide avvicinarsi fino a sfiorare il suo orecchio con le labbra
-Se tutto quello che succede qua dentro non vale allora non ti dispiacerà..- Hermione non capì subito a cosa Draco alludeva ma prima che potesse domandarglielo sentì un dolore al collo e subito lo riconobbe come le zanne di lui infilate nel suo collo. Cercò di protestare ma quando il dolore si sostituì al piacere, l'unica cosa che riuscì a fare fu aggrapparsi al collo di lui con le braccia. Scosse di piacere le facevano tremare le gambe concentrandosi nel basso ventre e furono poi amplificate dalle mani di lui che iniziarono ad esplorarle il corpo, una vagava tra il suo collo, il suo viso ed i suoi capelli, l'altra scese fino ad accarezzare il gluteo della ragazza. A quel contatto lei cercò di spingerlo via ma lui non si mosse, a parte per il fatto che lasciò il collo della ragazza per cominciare a baciarla con passione. Lei rispose al bacio, anche se un po' confusa dalla situazione.
La mano di lui, che prima si aggrappava ad un suo gluteo iniziò ad accarezzarle un fianco per poi passare al ventre. Quando un suo dito cercò di intrufolarsi all'interno della gonna scolastica, Hermione, per la sorpresa, alzò la gamba opposta al braccio del ragazzo per impedirli l'accesso. Draco stacco le sue labbra da quelle della ragazza, emise un rauco ringhio simile a quello di un animale, e staccò subito le braccia dal corpo di lei per sorreggere il suo stesso corpo che, se no, sarebbe caduto. Hermione che si trovava schiacciata tra il muro ed il ragazzo non capì immediatamente cosa fosse successo, ma poi si accorse di come, per errore, la gamba che aveva alzato era andata a finire tra le gambe del ragazzo stimolando la sua eccitazione più che evidente
-Se continui così mi farai venire Granger- disse lui, a pochi centimetri dal viso di lei e con un ghigno maligno stampato in faccia.
Il viso di Hermione diventò rosso come poche cose al mondo, un po' per l'imbarazzo un po' per l'enorme rabbia che ora nutriva verso il ragazzo. Voleva urlargli in faccia quanto fosse stato inopportuno, insensibile, di come aveva fatto quello che voleva senso il suo consenso ma prima che potesse dire qualsiasi cosa si svegliò.

La luce filtrava dalla finestra le arrivando dritta in faccia. Poteva sentire il brusio delle sue compagne di stanza che, già sveglie, si stavano preparando per scendere in Sala Grande. Hermione scese dal letto in uno scatto e come una furia si diresse verso il bagno. Per quella giornata aveva solo un obbiettivo: dirgliene quattro a quel gran porco di Draco Malfoy

Era l'una, Malfoy l'aspettava nel cortile interno, come da promesso.
A pranzo lui le aveva lanciato delle occhiate cercando di capire il momento giusto per avviarsi al loro punto d'incontro. Infatti dopo che lei aveva finito il dolce lo aveva guardato e poi si era alzata uscendo dalla Sala Grande. Draco pensò che quello fosse il segnale ma ormai era più di mezz'ora che l'aspettava e le lezioni stavano per iniziare.
Stava per andarsene quando, dall'altra parte del cortile, vide un'infuriata Hermione Granger che lo stava raggiungendo a grandi falcate. Per un attimo si spaventò.
Quando lei lo raggiunse non disse niente. Lo prese per un braccio e lo trascino fino ad un corridoio deserto dove avrebbero potuto parlare in pace.
Quando lei si fermò lui quasi le andò addosso. Si girò di scatto ed iniziò a colpirgli il braccio con dei pungnetti, non erano troppo potenti ma Draco cercò comunque di proteggersi alzando le mani ed allontanandosi un po'
-SEI UN PORCO MALFOY- urlò lei quando l'altro cercò di proteggersi.
Ora era tutto chiaro. Draco tornò con le mani nelle tasche e si rilassò
-Granger mi hai fatto prendere un colpo. Sei arrabbiata solo per quello che è successo nel sogno?-
-Solo!?- iniziò lei- Mi hai costretto a baciarti e mi hai succhiato via il sangue! Lo sai quanto fa male, anche se era solo un sogno?- Malfoy iniziò a sentirsi in colpa
-Ma poi ti è piaciuto-
-NON E' QUESTO IL PUNTO- disse lei lanciandogli un altro gancio al braccio sinistro.
Draco ovviamente si accorse del fatto che la ragazza non aveva negato di aver provato piacere ma si impedì di dire qualsiasi cosa in merito, non voleva complicare le cose più di quanto già non fossero.
-Mi...mi dispiace- disse lui guardando il pavimento- Ma io ho bisogno di quei sogni. Se non lo faccio li, dove tu non rischi niente, finirò per aggrediti nella realtà e credimi penso che ti farebbe molto più male-
Lui la guardò negli occhi ma invece di trovare il suo viso rassegnato a quello che avrebbe dovuto subire trovò la Granger con un ghigno fiero in volto
-Tranquillo Malfoy ho pensato anche a questo- Dalla sua borsa tirò fuori una fiala di quelle che usavano a pozioni, colma di un liquido rosso
-Quello è... sangue?- chiese Draco un po' confuso
-Si, il mio sangue-continuò lei fiera- Sono arrivata in ritardo perché me lo stavo prelevando. Te ne darò un po' tutti i giorni così non dovremo più fare quesi strani sogni e tu non avrai la malsana idea di attaccarmi-
Draco era molto sorpreso. Davvero la Granger era disposta a tanto per lui? In quel momento le era infinitamente grato ma non lo avrebbe mai detto ad alta voce
-Beh Granger, devo ammettere che è un'ottima idea- disse lui prendendo la fiala e mettendosela in tasca. Si guardarono per qualche secondo e poi lui iniziò a camminare dalla parte opposta alla ragazza
-Ci vediamo Granger- La salutò
-Aspetta Malfoy. Non hai Divinazione adesso? Perché vai da quella parte?-
Lui si fermò e si chiese come faceva lei a sapere i suoi orari, ma ci passò sopra
-Non ho voglia di andare a lezione. Vado da Pandora- indugiò non poco ma alla fine la invitò ad andare con lui
-Tu vieni?-
Hermione sembrò illuminarsi, non aveva lezione nelle prossime due ore e quella era una fantastica opportunità per parlare alla misteriosa ragazza
-Certo!- e con una corsetta lo raggiunse.
Insieme si avviarono verso la foresta oscura.

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