XVIII

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-Ti muovi Granger? Non ho tutto il giorno-
Hermione non rispose a questa provocazione anche se alzò stancamente gli occhi al cielo con la voglia che le saliva dentro di prendere a pugni quel insopportabile ragazzo biondo che le aveva fatto girare tutta la scuola prima di dirigersi finalmente verso la foresta. Avrebbe voluto urlargli contro che non era colpa sua se a metà del loro tragitto a lui era venuto in mente che era la giornata perfetta per farsi una volata con la sua scopa, non era colpa sua se per andarla a prendere l'ha dovuto aspettare per venti minuti davanti al portone per dargli il tempo di andare nei sotterranei e raggiungere la sua amata scopa, non era colpa sua se solo dopo averla raggiunta lui si era reso conto di averla dimenticata agli spogliatoi del campo da Quidditch e non era colpa sua se lei adesso era stanca morta dopo aver corso dal campo d'allenamento fino all'entrata della foresta.
Ma non disse niente consolata dal fatto che da lì a poco avrebbe potuto fare le tanto agognate domande che avrebbero svelato il segreto di quella misteriosa abitante dei boschi chiamata Pandora.
Mentre camminava ripensava alle continue lamentele del biondo e delle sue imprecazioni durante quella che lui, in un momento di estenuazione, aveva chiamato "stramaledettissima ricerca della più studia  scopa volante mai esistita il quale unico pregio è di essere mia". Malgrado l'irritazione che Hermione aveva provato seguendolo da ogni parte per il castello le sue parole e i suoi modi di fare l'avevano fatta sorridere più di una volta. E questo ricordo riportò ancora una volta un sorriso sulle labbra della ragazza.

Quando erano a pochi metri dagli alberi Draco si fermò e con la stretta ferrea sulla sua scopa si guardò intorno per essere sicuro di non essere visto. Dopodiché si precipitò in mezzo agli alberi con un ghigno che Hermione vide comparire sul suo volto.
Appena l'ombra degli alberi li avvolse lui iniziò a cambiare la sua forma in quella di un mostro con occhi neri come la pece, unghie lunghe, appuntite e solide e con vene evidenti intorno agli occhi. Non si fermò per farlo, il cambiamento avvenne mentre lui camminava, come se fosse la cosa più facile e serena al mondo.
Più si inoltravano nella foresta più Hermione iniziava a sentire fresco. Malgrado fosse appena pomeriggio, nella foresta regnava una brezza fresca che entrava nelle ossa. Draco invece sembrava non notarlo continuando a camminare.
Durante la camminata Hermione non poté non notare che il viso di Draco, ormai più simile ad una creatura oscura, era scavato da quella che sembrava stanchezza, inoltre la crepa, che l'ultima volta sembrava quasi guarita, era se possibile ancora più ampia della volta scorsa
-Malfoy perché sei così messo male? Non eri guarito?- lui non si fermò a guardarla. Sbuffò e rispose senza rallentare il ritmo
-Te l'ho già detto. Pensavo di essere guarito ma sembra che, per quanto miracoloso- disse in tono evidentemente ironico- il tuo sangue non sia la cura. Anzi da quando l'ho bevuto mi sento più stanco di prima- si fermò di scatto guardando fissò il terreno- vorrei non averlo mai fatto-

Per quanto sensata, quell'affermazione ferì molto Hermione, per un motivo che neanche lei sapeva. Aprì la bocca per dire qualcosa ma le parole le morirono in gola.

-Oh guarda chi c'è! Mostriciattolo hai portato la Granger!- Pandora sbucò da dietro un albero quando ormai i due ragazzi avevano raggiunto il solito laghetto
-Si, a proposito, tienila impegnata così io posso fare quello che voglio-
Hermione infastidita da quel modo di fare, come se lei fosse solo un fastidio, stava per ribattere quando Draco fece qualcosa di molto curioso.

Buttò la sua scopa a terra per poi dire con tono deciso -SU- la scopa si librò a pochi centimetri da terra in linea retta e il ragazzo ci si salì sopra con i piedi. Ad Hermione ricordava tanto la posa che si ha quando si va sullo Skateboard.
Draco sposto leggermente il peso in avanti e sfrecciò verso il cielo, in piedi sulla scopa!
-Ma come ci riesce!- quasi urlò Hermione più stupita che mai da quella prova di equilibrio e abilità. Fu Pandora a risponderle con tono calmo, per niente sorpreso
-Quando ha la forma di mostro oltre che alla forza aumenta notevolmente il suo equilibrio- si sedette dolcemente sull'erba facendo cenno ad Hermione, che era molto interessata al discorso, di fare lo stesso
-Mi ricordo quando al secondo anno, Draco, continuava a lamentarsi di dover tenere una posa veramente ridicola per poter volare con la scopa. Allora io, per scherzare, gli dissi "perché non provi a starci in piedi" e lui ci provò veramente!- a quel punto Pandora scoppiò in una risatina contenuta seguita da Hermione che le sorrise all'idea di un piccolo Malfoy che tenta in tutti i modi di salire in piedi su una scopa
-Ovviamente le prime volte non ci riuscì, cadendo, a dir poco rovinosamente. Ma con la pratica, come puoi vedere, alla fine ci riuscì- Pandora guardò in alto verso la figura di Malfoy che sembrava surfare nell'aria a più di dieci metri d'altezza. Hermione segui il suo sguardo e non poté fare a meno di pensare che il ragazzo fosse bellissimo. Librava nell'aria come un uccello libero da ogni restrizione, i suoi capelli, di solito in ordine, si spettinavano con la fredda brezza che gli accarezzava il viso sorridente. Alla ragazza sfuggì un sorriso.

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