XXII

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-Tu COSA?!-

Hermione e Draco erano entrati nella foresta, si erano avviati verso il solito laghetto e, come avevano immaginato, trovarono li Pandora ad aspettarli.
Draco aveva provato a spiegarle quanto successo quel pomeriggio, ma forse l'aveva fatto in maniera un po' troppo sbrigativa
-L'hai baciata?!- chiese Pandora con gli occhi spalancati e un sorrisetto sghembo in viso
-No! Non.. non l'ho baciata- il ragazzo era in evidente imbarazzo.
-In realtà si- la precisione di Hermione sovrastò il suo imbarazzo e la obbligo a precisarlo
-Beh..-iniziò Draco spostando gli occhi da una ragazza all'altra e appoggiando le mani sui fianchi
-..si l'ho fatto ma per la maledizione! Questo pomeriggio ho iniziato a sentirmi agitato e non respiravo bene. Così sono andato da lei- puntò la mano nella direzione di Hermione- me ne serviva di più capisci?- disse rivolto a Pandora.
-Stavo "rinsecchendo" e quando mi sono trovato davanti a lei ho sentito ancora di più il bisogno del suo sangue poi..-
Guardò prima Pandora e poi Hermione incerto sul cosa dire. Le ragazze, tutte e due molto interessate al discorso decisero di incitarlo a continuare dicendo in coro
-E poi?-
Draco guardò per terra le sue guance si colorarono evidentemente di rosso
-..poi le ho guardato le labbra e ho pensato a quanto sangue poteva esserci al di sotto e... non lo so.. mi è sembrato giusto farlo-

Sia Draco che Hermione arrossirono violentemente e fissarono gli occhi verso terra, mentre Pandora si prese il mento tra le dita e iniziò a annuire tra se con fare pensieroso
-Voglia di averne di più...- iniziò lei -fatica a respirare... sentirsi nervosi...- ora i due ragazzi la guardavano pensierosi
-Sembrano dei sintomi. Sintomi che ho già visto!- Pandora allargò le labbra in un dolce sorriso e sbrigandosi a spiegare
-Non più di dieci anni fa, un ragazzo che mi sembra fosse.. Corvonero?- chiese più a se stessa che agli altri -veniva ai confini della foresta e si comportava allo stesso tuo modo mostriciattolo!-
-Non fare la melodrammatica- la rimproverò Draco -spiegati meglio!-
Un'occhiataccia di Hermione lo ammonì mentre Pandora continuava il suo racconto per niente turbata
-Naturalmente io non ci ho mai parlato ma sono certa fosse di origini babbane. Diceva anche lui di avere la gola secca, di sentirsi nervoso e di volerne di più di quello che stava cercando-
-E quello che stava cercando era..?- disse Hermione tentando di far arrivare Pandora al punto della storia
-Un qualcosa di cui non ricordo bene il nome c-cocchina, ccacoina... cocabina.. ah non so! Qualcosa del genere!- terminò alzando le braccia al cielo e sedendosi a terra sconfitta all'idea di non ricordare il nome di quel "qualcosa".

-COCAINA!- Draco e Pandora saltarono sul posto quando l'altra ragazza quasi urlò il nome della sostanza
-Ma certo! La cocaina è una droga babbana di cui certe persone fanno uso-
-Perchè mai voi babbani dovreste far uso di sostanze che portano solo questi sintomi sgradevoli?- chiese Draco con un'espressione a metà tra il curioso e il disgustato (parlare di babbani gli faceva sempre quell'effetto)
-Questa sostanza da una sensazione di libidine all'inizio ed è proprio per questa che molti la cercano. Ma comunque NON tutti i babbani ne fanno uso, anzi la maggior parte evita sostanze di questo genere- fece offesa Hermione
-Comunque non è questo il punto- continuò lei.
Sia Draco ce Pandora la guardarono con cipiglio
-Come fate a non capire? Questo spiega tutto! Malfoy ha questi stessi sintomi perché il mio sangue è la sua droga- gli altri rimasero confusi
-Quando non lo beve per troppo tempo ha gli stessi sintomi di un drogato in astinenza e lui stesso mi ha paragonato ad una droga qualche sera fa, forse inconsciamente se ne era già reso conto-
-Potresti avere ragione Granger- iniziò il ragazzo -ma questo non spiega perché io mi sia sentito meglio oggi dopo averti baciato- Pandora annuì a quell'affermazione
-Forse- continuò Hermione -non è il mio sangue ad essere la droga ma io stessa-
Hermione si girò verso Draco, guardandolo negli occhi. Lui la fissava in modo serio, senza scomporsi.
-Può darsi che io abbia detto una cosa simile ma sinceramene ne ho solo un ricordo vago. Ero in uno dei miei momenti di... trans-
All'improvviso Hermione ricordò chiaramente le parole del giovane

-E non è solo il tuo sangue-
-Il tuo profumo-
-Il tuo corpo-

Arrossì.
Intanto Draco si era seduto accanto a Pandora, appoggiando la schiena su uno degli innumerevoli alberi. Fu la ragazza della foresta a parlare
-Cosa proponi di fare Granger? Vietargli altre "dosi"?-
Al solo sentire quell'affermazione tutti muscoli di Draco si tesero e il ragazzo iniziò a pregare che la risposta della Granger fosse negativa

Vietarmi le dosi? Assolutamente no!
Pensò

-No, negargliele no- Il Serpeverde sospirò di sollievo -Un'astinenza lo ucciderebbe, lo abbiamo constatato con i nostri occhi. Ma non possiamo nemmeno aumentargliele, più aumentano le dosi di una droga più l'utilizzatore ne vorrà- sentenziò Hermione come se stesse citando un libro famoso.
Il silenzio calò tra i tre giovani tutti assorti nei propri pensieri. Hermione sapeva cosa doveva fare ma non aveva il coraggio di dirlo. Camminava avanti ed dietro, davanti ai due seduti, e si mangiava un unghia irrimediabilmente spezzata. Nel mentre Pandora si era presa il mento tra le dita e con cipiglio pensieroso si era messa a cercare una soluzione come la Granger. Draco invece si era appoggiato ad un albero con uno sbuffo di rassegnazione e stava iniziando ad addormentarsi.

-Ok- iniziò la riccia -Malfoy sappiamo tutti cosa bisognerà fare perché tu non muoia di sete svenendo nella Sala Grande e... beh sono disposta a farlo, se questo aiuterà a salvare una vita, anche se quella vita è la tua- finì il suo discorso con una smorfia.
Sia Draco che Pandora erano evidentemente perplessi ed Hermione si  chiese come le due persone davanti a lei ancora non ci fossero arrivate. Alzando gli occhi al cielo si spiegò meglio
-Più di una fiala al giorno io non gliela posso dare, diventerei anemica, ma sono disposta a farmi... fare qualsiasi cosa sia successa questo pomeriggio-
Draco capì subito a cosa lei si riferisse: a quando l'aveva baciata.
Le sue guance si tinsero impercettibilmente di rosso e nello stesso momento esplose in un una risatina isterica
-Non puoi dire sul serio!?- Hermione lo guardò dritto negli occhi
-Sono molto seria Malfoy. Certo non ne sono entusiasta e se tu non vuoi il mi aiuto non mi faccio problemi ad andarmene-
Si fissarono per qualche secondo. Hermione lo guardava con decisione mentre lui con un misto di rabbia e rassegnazione.
Ad un tratto lui si alzò sbuffando qualcosa come -tutto quanto è assurdo- si avvicinò alla ragazza e alzò un braccio per stringerle la mano
-Allora faremo così Granger- disse mentre Hermione gli stringeva la mano come a sigillare un contratto. Annuì ed iniziò ad incamminarsi verso l'uscita della foresta sottolineando il fatto che il coprifuoco fosse probabilmente già iniziato.
Venne però fermata da Pandora che raggiungendola l'abbracciò e le sussurrò all'orecchio
-Grazie- prima di scomparire verso il centro della foresta.

I due ragazzi tornarono verso il castello. Si lasciarono davanti al portone principale con la promessa di rivedersi il giorno dopo intorno all'ora di colazione, come sempre, per poter far avere a Draco la solita fiala di sangue che per lui era diventata più importante di qualsiasi buon voto, qualsiasi complimento, qualsiasi lode e lui sapeva... sapeva che tutto ciò non era sano, sapeva che non stava portando a niente di buono.
Ma non poteva farne a meno, avrebbe fatto qualsiasi cosa per quella fiala, per quel sangue... per lei.

Fu con questi pensieri che il ragazzo raggiunse la sue Sala Comune, scuotendo la testa per allontanare quei pensieri dal suo cervello e con la sola voglia di dormire quelle poche ora che riusciva a dormire ogni notte.

Anche Hermione non riuscì a dormire a dormire bene quella notte. La preoccupava come avrebbe dovuto comportarsi con Malfoy il giorno dopo.
La preoccupava il fatto che il comportamento che avrebbe dovuto adottare con lui avrebbe rovinato quella piccola bolla di tranquillità che erano riusciti a crearsi intorno, malgrado gli anni passati ad odiarsi, malgrado l'imminente guerra, malgrado le loro "fazioni opposte".
Perché alla fine era questo quello che si era creato, un ambiente vuoto, estraneo al mondo, dove l'insopportabile, bigotto Draco Malfoy non era tutto ciò ma solo un ragazzo a cui piaceva volare e leggere libri di pozioni e la temeraria Hermione-so-tutto-io Granger non era tutto ciò ma solo una ragazza che voleva studiare in santa pace, senza nessuno che le chiedesse di copiare e a volte anche facendosi dare una mano dal ragazzo.
E anche se a lei venivano in mente sempre moltissime domande, come "chi era la ragazza della foresta'" o "perché Malfoy non si fa aiutare da specialisti o maghi potenti come Silente'", quando veniva a crearsi quella bolla di tranquillità dimenticava tutte queste domande e finiva sempre con il rilassarsi e sperare che tutto ciò durasse il più possibile.

Odiava i Serpeverde
Odiava Draco Malfoy
Ma qualcosa dentro di lei stava iniziando a nascere per il ragazzo che incontrava tutti i giorni dentro la foresta.

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