Capitolo 14

403 13 4
                                    

 Levi's pov

Ma cosa diavolo le avevo detto?

Perchè non l'avevo fermata?

- caporale il capitano la vuole vedere nel suo ufficio, è importante- Ero sceso dal tetto e mi stavo incamminando verso camera sua per chiederle scusa e per chiarire, non so perché quando avevo visto Reiner prenderla tra le sue braccia e stringerla avevo pensato che a lei piacesse senza contare quello che cominciavo a sentire dalle camere dei soldati " Ma hai visto T/N oggi in mensa con quel biondo? Ora se la fa anche con lui ?" " Nah non hai visto com'è scappata appena lui l'ha baciata?"... poi questo cadetto aveva rovinato i miei piani e mi aveva costretto ad andare nell'ufficio di Erwin.

Non appena arrivato notai la presenza di Hanji, di Eren,di Armin e di Mikasa : erano seduti attorno ad un tavolo assieme ad Erwin che mi fece cenno di accomodarmi.

- Ci hanno convocato di fronte al re, vogliono sciogliere il corpo di ricerca – le parole di Erwin furono come una doccia fredda ma cercai di mostrarmi comunque impassibile.

- Ma siamo venuti a conoscenza dell'identità del gigante dalle fattezze femminili – a quelle parole sentii una rabbia pazzesca ribollirmi dentro, era la mia occasione di vendetta e non l'avrei fatta scappare per nulla al mondo.

- chi è ?-

- Annie Leonhart – sussurrò il biondino abbassando lo sguardo dispiaciuto.

- COSA?! - Eren si alzò sbattendo i pugni sul tavolo violentemente con la voce incrinata, pareva sconvolto da quell'affermazione.

- Moccioso torna composto all'istante. - sibilai mentre accavallavo le gambe e osservavo Erwin .

- Abbiamo un piano per catturarla – disse il biondo rivolto in particolar modo al trio di giovani e così per tutta la notte parlammo del piano nel dettaglio , avevano già cominciato quella notte a far evacuare le famiglie dalla zona in cui si sarebbe svolto tutto o almeno in parte perché non era possibile evacuare tutto il Wall Sina in una sola notte, avevamo il sostegno del generale Pixis e dei suoi uomini purché si riuscisse a mettere un freno alla faccenda .

Mi diressi in camera mia esausto, una volta tanto in vita mia sentivo l'enorme bisogno di chiudere gli occhi e dormire incurante delle morti, incurante dei corpi dei miei compagni e fratelli caduti in battaglia per una causa di cui ormai nemmeno io ero certo...

Quella notte non mi cambiai nemmeno per andare a dormire, mi tolsi semplicemente il movimento tridimensionale e gli stivali poi mi infilai pigramente sotto le coperte e mi addormentai.

L'indomani l'operazione fortunatamente sarebbe cominciata verso l'ora di pranzo perché dovevamo radunare quei pochi uomini e donne di fiducia e spiegare loro il piano, la notte precedente prima di andare a dormire avevamo fatto dei nomi : Sasha, Connie, T/N e Jean , avevamo deciso che Hanji avrebbe parlato con i due ragazzi e Sasha mentre io mi sarei dovuto occupare di T/N dato che era comunque membro della mia squadra e aveva diritto di sapere chi era stato a uccidere i suoi compagni.

Mi alzai presto, erano all'incirca le cinque del mattino quando abbandonai la stanza e mi diressi verso quella di T/N non appena arrivato notai la porta accostata, la aprii e non vi trovai nessuno: il letto era rifatto ed era tutto in ordine.

Mi diressi a passo svelto verso la mensa e la trovai lì a fissare il vuoto, non aveva nemmeno preso la colazione e non mi aveva nemmeno notato così pensai bene di prendere due vassoi : in entrambi una tazza di thè nero e sta volta decisi di prendere alcuni biscotti anche per lei al posto del solito pane perché ormai avevo capito che non avrebbe mai mangiato i miei.

Mi avvicinai e senza dire una parola le poggiai il vassoio davanti e lei magicamente si risvegliò dal suo stato di trance mi guardò attentamente e poi osservo anche il vassoio, riportò lo sguardo su di me lanciandomi un occhiataccia e fece per andarsene.

Credevo di averti persa per sempre piccola stella ( LeviXReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora