Capitolo 22

400 13 2
                                    

 Reader's pov

Da quell'episodio passarono vari giorni in cui io e Levi ci nascondevamo nel suo ufficio dopo cena per stare semplicemente insieme, talvolta senza nemmeno parlare mentre lui portava a termine le scartoffie e io quando notavo che stava per finire di lavorare andavo a fare un thè per entrambi in mensa dopo un po' di tempo lui mi raggiungeva, così passavamo la maggior parte delle notti .

Solitamente una volta finito di bere il thè mi prendeva per mano e andavamo a dormire in camera sua, dormivamo e basta di tanto in tanto qualche bacio dolce a fior di labbra ma dopo tutto quello che era successo non si era più azzardato ad approfondire i nostri baci.

Aveva paura di non riuscire ad arrivare in fondo?

Mi stava studiando per capire se io avrei retto l'atto?

Sospirai uscendo per l'ennesima volta dal suo bagno dopo aver fatto una doccia mattutina ed essermi vestita con l'uniforme in bagno e aver sistemato le fasce al loro posto, al solito lo trovai in camera già perfettamente vestito accanto al letto rifatto.

Spostati lo sguardo pigramente verso l'orologio che segnava le 5:23 poi mi incamminai piano verso la porta seguita dal corvino che camminava in silenzio dietro di me, ero più che sicura che nessuno fosse sveglio a quell'ora perché la maggior parte dei soldati settava la sveglia intorno alle 6:00 come ogni persona normale a differenza di noi che dormivamo pochissime ore a notte e non facevamo altro che girarci nel letto fino a che lui non mi prendeva per la vita stringendomi a sé facendo aderire perfettamente i nostri corpi , solo allora ci addormentavamo tranquilli.

Varcammo la soglia della mensa e al solito non c'era nessuno, feci per andare a prendere il mio vassoio ma lui mi anticipò porgendomelo con al posto del solito pane secco dei biscotti che parevano essere al cioccolato a giudicare dal colore marrone scuro della loro superficie.

- Levi ... sai meglio di me che non posso – Lo guardai e sospirai prendendo il vassoio avvicinandomi al posto in cui si trovavano altri piatti pronti con i biscotti per i superiori pronta per poggiare lì il mio piattino.

- I biscotti al cioccolato non piacciono di solito, a nessuno dispiacerà se li mangi tu – mi disse prendendomi una mano e tracciando dei piccoli cerchi invisibili sul dorso di essa, poi ci incamminammo verso il nostro solito tavolo e restammo lì a far colazione senza dire niente.

- Levi non hai più provato a fare .... niente – mi portai alle labbra la tazza di thè mentre lo guardavo di sottecchi sperando che mi rispondesse.

- Nemmeno tu – Rispose soltanto guardando di fronte a sé inespressivo.

- Sarò io a dover prendere l'iniziativa ? - gli chiesi assaggiando un biscotto al cioccolato, erano davvero ottimi mi domandavo come facessero a non piacere ai superiori ... notai che nemmeno Levi sembrasse apprezzarli particolarmente infatti erano ancori tutti lì nel suo piatto.

- Come meglio credi ...-

- Sai che questo tuo menefreghismo mi da su i nervi? - Lo guardai male mentre incrociva i suoi occhi con i miei poi ripresi – Mi credi davvero ancora rotta dopo tutto quello che ti ho detto quella volta ? - Sibilai vedendolo irrigidirsi.

- No . - sussurrò interrompendo il contatto visivo tra di noi, sospirai affranta perché se così fosse stato non capivo il motivo del suo esitare.

Smisi di farmi domande e di farne a lui che tanto non mi avrebbe dato risposta nemmeno se mi fossi impegnata nel corpo a corpo per batterlo.

L'allenamento mattutino non fu particolarmente duro , Levi oggi era più tranquillo e sia io che gli altri ringraziammo mentalmente quel qualsiasi cosa l'avesse reso mansueto e sorrisi al pensiero che potessi essere stata io.

Credevo di averti persa per sempre piccola stella ( LeviXReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora