CAPITOLO 11- la biblioteca

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DRACO'S POV
La porta della biblioteca si spalanca di colpo lasciando spazio alla tassorosso che rimane immobile a guardarmi. Il vestito rosso che indossa le calza a pennello e rende il suo corpo perfettamente armonico, i capelli scuri le ricadono a ciocche sul viso sconvolto come se avesse appena visto un dissennatore. La bocca è leggermente aperta per lo stupore di avermi incontrato proprio qui, proprio adesso. Sinceramente sono allibito anche io, non mi sarei mai aspettato che qualcuno abbandonasse la festa per venire in biblioteca.

"Che ci fai qui?" tuono contro di lei. La vedo ricomporsi impacciata, tanto che mi fa tenerezza e mi rivolge un broncio.

"Che ci fai TU qui Malfoy! Questo posto è tuo quanto mio" sbraita incrociando le braccia, mi fa ridere.
Mi alzo avanzando verso la sua persona a testa alta, mentre lei indietreggia quasi spaventata. Non ha il coraggio di affrontarmi, di guardarmi negli occhi.

"Che c'è Groove...- le domando con voce roca- ti ha lasciato il fidanzatino?" con la mano le afferro la mascella costringendola a girare il volto per osservarle il collo. Passo il dito dove a ricordo, giorni prima, c'erano i segni violacei lasciati da un altro ragazzo, ma la pelle è tornata una tela bianca immacolata. Sento il suo respiro farsi affannoso, freme al mio tocco e non si scosta. Ce l'ho in pugno.
Avvicino le labbra alla sua mascella e inizio a lasciarle baci umidi fino a dietro l'orecchio impreziosito da gioielli dorati che le ricadono verso le spalle come stelle. Il suo profumo di vaniglia è travolgente, espirando mi sembra di entrare nella sua area, nel suo mondo. Sembro sotto incantesimo quando le sto vicino.
Dannazione, voglio scoparla fino a farle urlare il mio nome.

OPHELIA'S POV
I baci che il serpeverde imprime sul mio collo mi costringono a mordermi le labbra. L'attrazione che esercita su di me è inspiegabile, il mio corpo obbedisce al suo tocco senza ribellarsi. Ripenso all'episodio accaduto al ballo con Hannah e Zac e subito freme in me il desiderio di gettarmi tra le braccia dell'odioso ragazzo che ho difronte, per dimenticarmene, esattamente come si fa con l'alcol.
Il serpeverde si stacca da me e sorride malizioso rilasciando un sospiro. È incredibilmente bello: il maglione nero che indossa contrasta con i capelli platinati e la pelle candida, creando un contrasto da togliere il fiato. Resto immobile come se avessi le membra pietrificate, i suoi occhi celesti sono piantati sui miei.
In uno scatto mi afferra rudemente il polso e mi trascina con lui all'interno della biblioteca.

"Vieni con me" sibila tra i respiri pesanti.
Arrivati tra due file di librerie, nel reparto di erbologia, mi spinge con le spalle addosso agli scaffali e si posiziona difronte a me. Le sue mani piantate ai lati della mia testa.

"Alzati il vestito Groove" mi ordina perentorio e una scossa percorre il mio corpo fino alle estremità. L'abito, che mi sono fatta cucire su misura da una delle migliori sarte di Londra, arriva fino alle caviglie avvolgendomi alla perfezione. Afferro con due dita il tessuto della gonna, ma sono restia ad obbedirgli. Una nuvola di imbarazzo aleggia sulle mie guance tingendole di rosso.

"Ti ho detto di alzarti il vestito" ripete con voce incredibilmente ferma. Il suo sguardo è profondo e indagatore tanto da farmi sentire già nuda al suo cospetto. Con mani tremanti mi chino ad afferrarne l'orlo e lo porto fin sopra le cosce.

"Così mi piaci Groove, potremmo anche essere amici dopotutto" sussurra vicino al mio orecchio. Non riesco a credere a me stessa perché lo desidero, lo desidero incredibilmente tanto.
Gli anelli sulle dita lasciano scie fredde sulla mia pelle mentre si infilano sotto il velluto rosso con fame vorace. Mi stringe i glutei a piene mani provocandomi un gemito. L'eccitazione mi porta a gettare le braccia intorno al suo collo, ma con una mano le ferma e mi stringe i polsi costringendoli sopra la mia testa addosso alla libreria. Sono così fini che non ha difficoltà a trattenerli saldi nella sua morsa.
La destra intanto dal gluteo si sposta pigramente sul pizzo delle mutande. Con l'indice traccia piccole circonferenze mentre spingo i fianchi nella sua direzione facendogli capire ciò che voglio.
La mia mente pare completamente offuscata dal suo profumo, non riesco a smettere di desiderarlo.
Sorride mordendosi il labbro inferiore prima di ricominciare a baciarmi il collo. Il mio respiro è incredibilmente accelerato, non riesco a nasconderlo.

"Dici che il tuo ragazzo si arrabbierà se faccio questo?" sussurra succhiandomi la pelle tra i denti. Un mio gemito basta a fargli increspare le labbra in una smorfia di soddisfazione.

"E questo?" continua spostando il bordo delle mutandine dalla mia intimità. La tensione sessuale di questo momento fa fremere i nostri corpi all'unisono. Non riesco a rispondere, dalla mia bocca escono solo versi di piacere.
Le sue mani si muovono esperte stuzzicandomi.

"Sei così bagnata per me Groove" ansima pizzicandomi il clitoride. In un gesto inaspettato infila un dito in me. Mi lascio sfuggire un urlo.

"Zitta- sibila al mio orecchio- o ci sentiranno"
Pian piano aumenta il ritmo e quando aggiunge un altro dito arrivo al culmine del piacere. Sento le gambe tremare e cedere.

"Malfoy" esalo al limite mentre mi guarda sornione uscendo lentamente da me. Si porta le dita alle labbra e assaggia il mio sapore.
Il silenzio tra noi sembra palpabile talmente è denso. Ne approfitto per far ridiscendere l'abito e massaggiarmi le braccia che essendo restare a lungo nella stessa posizione sono leggermente doloranti.

"Mi aspetto che tu mi ricambi il favore uno di questi giorni" mi dice voltandosi. Una risata mi scuote e la situazione pare divertire anche lui.

"Malfoy- una domanda mi sorge spontanea per chissà quale ragione, come un fulmine a ciel sereno- perché non mi hai baciata?" questo fatto mi aveva incuriosito anche durante il nostro primo incontro ravvicinato. Vorrei toccare le sue labbra.

"Perché ho paura di innamorarmi" afferma mentre torna verso il banco dove stava studiando.
Rimango esterrefatta dalle sue parole: anche Draco Lucius Malfoy, principe dei serpeverde, mangiamorte prova terrore e lo prova per il sentimento più ingenuo di tutti: l'amore.
Effettivamente tutti siamo spaventati dall'ignoto, da ciò che è estraneo alla nostra sensibilità, perché ci costringe a metterci a nudo e ad affrontarlo. Draco non ha mai conosciuto l'amore, per questo non vuole baciarmi.

Raggiungo la sedia affianco alla sua, è così attento mentre i suoi occhi scorrono tra le righe del manuale che ha difronte. Non capisco come possa mantenersi concentrato a quest'ora della notte, dopo tutto.

"Cosa studi?" gli chiedo gentilmente portando una mano sulla sua spalla che scosta quasi infastidito.

"Ti ho solo fatta venire, non pensare che possa minimamente importarmi di te" sussurra stringendo la mascella senza degnarmi di uno sguardo.
La mia espressione in un attimo si fa cupa, raccolgo le ultime forze che mi sono rimaste recuperando una sorta di lucidità. Mi alzo senza salutarlo e raggiungo l'uscita della biblioteca, sperando di lasciarmi alle spalle tutto ciò che è successo tra gli scaffali.

A little more ||DRACO MALFOY||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora