CAPITOLO 35- la ragazza di cui ti sei innamorato

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*angolo autrice*
Ciao! Volevo informarvi della nuova storia che sto scrivendo: Under Control. È sempre una fanfiction su Draco, ma scritta e articolata meglio di questa (che ho scritto giusto per divertimento, con poca serietà). Sarei felice se ci andaste a dare un'occhiata!
Vi lascio al capitolo, buona lettura!

"Oh invadimi con la tua bocca bruciante, indagami, se vuoi, coi tuoi occhi notturni, ma lasciami nel tuo nome navigare e dormire."

OPHELIA'S POV
Sono tornata al piano inferiore con il suo profumo ancora sulla pelle. È così persistente che sembra essermi entrato nell'anima, è molto di più che semplice essenza, non si sarebbe levato neanche dopo una doccia.

Hannah e Zac hanno ingaggiato una battaglia con i grandi cuscini del divano, sono così distratti che non si accorgono neanche della mia presenza mentre gli passo affianco. Mi fermo a guardarli da dietro una parete: i ricci di Hannah si muovono a ritmo con i suoi salti, mentre Zacharias la afferra sulle spalle per immobilizzarla. Si scambiano degli sguardi intensi a volte, mi scaldano il cuore. Per qualche strana ragione la mente balza subito a Draco. Sono un'illusa se spero di vivere questo tipo di momenti con lui, è complicato. Mi stupisco di come io abbia potuto pensare prima a lui che a Ethan. Ethan è a tutti gli effetti il mio attuale ragazzo e che ciò sia dettato da una necessità ormai ha poca importanza. Piccole lacrime mi pizzicano gli occhi, così decido di liberare la mia vista da quella scena e dirigermi da mio padre.

-

Entro nello studio. È piuttosto scarno nell'arredamento: i mobili sono di vecchio rovere intarsiato, una semplice scrivania troneggia al centro della stanza. Sopra vari volumi di erbologia con le copertine rovinate e macchiate di terriccio. L'alto numero di piantine rampicanti vivacizza l'ambiente; ce ne sono sugli scaffali, sulle varie sedie appoggiate alla parete, persino sui bracci del lampadario.
Mio padre sta accoccolato sulla sedia di pelle nera intento a strofinare le lenti degli occhiali con un panno. Mi rivolge un sorriso cordiale per poi tornare a concentrarsi sul suo lavoro di pulizia.

"Papà- richiamo la sua attenzione- ho bisogno di chiederti una cosa"

"È il giorno del tuo compleanno Ophelia! Hai diritto di fare qualsiasi cosa senza chiedermi il permesso"
Potrei giurare di aver sentito questa frase a ogni compleanno. È una sorta di patto tra me e lui in questa giornata. Quello che gli stavo per chiedere, però, non lo avrebbe accettato così di buon grado.

"C'è un ragazzo... è venuto a farmi gli auguri dopo Hannah e Zacharias e... non può tornare a Hogwarts fino a domani"
La mia agitazione sarebbe leggibile a chilometri di distanza. Mi sfrego i palmi uno contro l'altro in attesa che continui la conversazione.

"Può dormire con noi! Ci faremo una cioccolata tutti insieme questa sera, scommetto che saremo ottimi amici!" è così buffo quando saltella sulla sedia, quasi emozionato. Da quando mamma è morta e io sono a Hogwarts per la maggior parte dell'anno ama la compagnia, lo aiuta a superare la solitudine delle sue giornate.

"Il punto è che...- comincio indecisa su come annunciarlo.

"È il tuo fidanzato Ophelia? Sarà difficile non esserne geloso, ma ci proverò" ridacchia, lievemente in imbarazzo.

"No! Dannazione, no! Siamo solo... amici"
Non siamo amici, siamo solo... niente. Non siamo niente, solo un inciampo lungo il cammino.

"Allora qual è il problema?"

"Papà lui è... è Draco Malfoy, il figlio di Lucius" ammetto abbassando il tono, il suo viso diventa immediatamente più serio mentre si lascia sfuggire un sospiro. Uno strano silenzio riempie la stanza. Sposto nervosamente il peso da un piede all'altro, chino la testa per costringermi a non decifrare le sue espressioni.

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