CAPITOLO 5- la pagherai

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" Sono solo una fanciulla
piena di poesia
e coperta di lacrime salate."

OPHELIA'S POV
Mi sveglio con le immagini della sera prima ancora vivide nella mente. Il bacio di Zacharias era stato totalmente inaspettato, eppure in quei momenti lo avevo ardentemente desiderato.
Mi sento meglio, ho dormito sonni tranquilli questa notte e ho magicamente ripreso vigore e colorito. Nonostante ciò preferirei saltare la colazione: vedere Zac insieme ad Hannah sarebbe stato alquanto imbarazzante. Eppure ho bisogno di mettere qualcosa sotto i denti, non vorrei che la mia debolezza tornasse come era successo ieri.
Ancora con la camicetta da notte indosso sgattaiolo verso le cucine. Sono le prime ore del giorno e i corridoi di Hogwarts sono deserti. Hannah dormiva ancora pacificamente quando ho lasciato la stanza, le avrei portato un croissant al pistacchio per farle una sorpresa.

Una nuvola di fumo al sapore di cannella proviene dalla cucina. Mi sarebbe stato sufficiente bussare e chiedere cortesemente quel che volevo, per me avrebbero fatto un'eccezione. Prima di entrare intravedo una figura nell'ombra. I capelli platino sono perfettamente distinguibili anche a queste condizioni di luce e si stanno avvicinando.

"Che ci fai qui Groove?" bisbiglia sommessamente.
Non posso credere di averlo trovato anche qui, all'alba. Per qualche strana legge della natura io e lui confluivamo nei medesimi posti ogni volta.

"Non sono affari che ti riguardano"
Gli volto le spalle per avviarmi nuovamente verso le cucine, ma la sua mano fredda mi costringe a fermarmi. Mi divincolo per liberarmi, ma non c'è verso.

"Controllo i corridoi, potrei togliere 10 punti alla tua casa in questo preciso istante per averti trovata fuori dai dormitori, ma oggi mi sento buono"
Non ha più bisogno di stringermi forte il polso, sono immobile completamente ipnotizzata dalla sua presenza.

DRACO'S POV
La camicetta rossa che indossa è terribilmente corta e mentre cercava di liberarsi dalla mia presa sono sicuro di aver intravisto il pizzo leggero dell'intimo.
Le guance arrossate, i capelli scuri, il collo pallido la rendono incredibile attraente ai miei occhi, nonostante la trovi insopportabile e sfrontata.

Odio anche la sua famiglia da cui ha ereditato questi tratti. Giocare a fare i rivoluzionari con Voldemort non era stata un'idea brillante, sua madre se l'era andata a cercare. Era per colpa di quelli come loro che avevo perso tutto, che mi ritrovavo a recitare la parte del mostro dopo gli avvenimenti della battaglia di Hogwarts e il marchio sul mio avambraccio non faceva che dimostrarmelo ogni volta che lo guardavo. Per questo provavo rabbia ogni volta che era nei dintorni, volevo farle provare ciò che avevo sentito io in questi ultimi anni.

Questo però non mi impedisce di considerarla sexy e provocante. Usarla con questi presupposti, anzi, risulta ancora più semplice.
Faccio scivolare la mano dal suo polso fino a prenderle il viso a coppa e la sua pelle risponde perfettamente al mio tocco, mentre con l'altra mano le afferro un fianco per avvicinarla a me. Sento il suo respiro farsi più pesante e un dolce profumo mi invade le narici. Diamine, non poteva essere così perfetta anche la mattina appena sveglia.
La mia mano scivola pigramente verso il gluteo sodo sperando non se ne accorga, ma non si oppone e mi lascia fare. Potrei baciarla in questo momento, ma decido di stuzzicarla.

"Malfoy..." biascica lei, ma lascia per metà la frase senza riuscire a terminarla mentre avvicino il viso al suo e le stringo il gluteo. Cazzo, adoro sentirle pronunciare il mio nome.

Sposto la mano che le tenevo sul volto tra i capelli neri, trascinandola violentemente contro di me. La distanza tra i nostri corpi si azzera, sento il suo rispondere al contatto con il mio e un fuoco mi divampa dentro. Cerco di tenerla lontana dal mio inguine affinché non possa sentire il prominente rigonfiamento tramite la stoffa dei miei pantaloni.
Permetto alle nostre labbra di sfiorarsi, la tentazione di ficcarle la lingua in gola è altissima.

OPHELIA'S POV
Le nostre labbra si sfiorano, aspetto che mi baci. Lo voglio terribilmente in questo momento, nonostante sia il crudele Draco Malfoy. Non capisco come io possa volerlo dopo tutto; in un attimo ho dimenticato le sue parole, l'episodio accaduto durante la lezione di pozioni e persino qualsiasi cosa ci fosse stata tra me e Zacharias la sera prima.
Improvvisamente il biondo si distacca da me, lasciandomi di stucco. Rimango immobile nella posizione che aveva assunto il mio corpo prominente verso di lui. Gli occhi socchiusi e il calore delle sue mani ancora perfettamente percepibile.

"Sei ridicola!" la sua voce pungente mi giunge alle orecchie con una risata scrosciante. Merlino possa maledirti stronzo.
Sono caduta completamente nella sua trappola come un salto a pie' pari dentro un burrone di cui non si può vedere la fine. Voleva solo illudermi e prendermi in giro, sono frustrata e mi vergogno di me stessa.
La rabbia nei suoi confronti ribolle in me come una pentola a pressione. Troppe sensazione e sentimenti si affollano nella mia mente e mi obbligo a cacciare dentro le lacrime che questo trambusto interiore mi induce.

Lui mi guarda divertito, si fa beffe della mia delusione, ha vinto. Il suo sorriso è smagliante e lascia intravedere il profilo del volto ben scolpito, mentre si sistema i capelli.
La mia bocca non è in grado di pronunciare suono, stringo i pugni e volto i tocchi per andarmene. Avrei saltato la colazione anche questa mattina, non voglio entrare in nessun caso nella Sala Grande: ci sono sia Zac che Draco.

Nonostante tutto però sono certa di aver letto malizia negli occhi di Malfoy. Io gli piacevo, il mio corpo lo attraeva. Non avrebbe potuto negare il tremore lieve delle sue mani che stringevano la mia carne, il suo respiro accelerato, il calore nel petto. Dalla sua parte giocava certamente un'enorme dose di autocontrollo, che io non possedevo. Ciò probabilmente era testimone delle numerose esperienze che aveva con le ragazze.

Non sono assolutamente una tipa vendicativa. È più frequente che io perdoni il mio aguzzino rispetto a che lo diventi io stessa. Spesso mi viene detto di essere troppo buona, ma l'unica cosa che voglio è evitare liti e inutili fraintendimenti. Ma in questo caso la questione è diversa: riguarda solo me e lui, nessuno deve sapere niente e inoltre ha intaccato pesantemente il mio orgoglio più e più volte. L'avrebbe pagata a qualunque costo.

Raggiungo la camera giusto in tempo prima che Hannah si svegli.
"Buongiorno tesoro" si rivolge a me con la voce impastata dal sonno.

"Buongiorno" cerco di non farle notare che in realtà ero già sveglia da un po' mimando uno sbadiglio.
Prendo dall'armadio una gonna attillata nera, a cui abbino una camicetta bianca e un maglione grigio. Lascio i capelli ricadermi morbidi sulle spalle e aggiungo un meraviglioso paio di orecchini dorati comprati a Diagon Alley qualche settimana prima dell'inizio delle lezioni.
Mi sento ridicola a fare tutto questo solo per ricevere le attenzioni di Malfoy, inoltre non sono nemmeno certa di vederlo oggi.

"Ogni giorno più bella Ophelia, dannazione! Mi toglierai tutti i ragazzi dalla piazza" si lamenta ironicamente la mia compagna di stanza, mentre le do un buffetto sulla spalla.

"Hannah, preferisco non venire a fare colazione oggi. Ieri mi sono sentita poco bene e preferirei evitare oggi"
Sapevo mi avrebbe capita senza fare troppe domande, la adoravo per questo. Era molto meno impertinente di Zac, sapeva che a volte un silenzio vale più di mille parole.

"Ti porto il caffè allora. Aspettami qui!" esclama mentre esce dalla porta.

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