CAPITOLO 36- amore

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❗️❗️ scene di sesso esplicite

OPHELIA'S POV
Le sue labbra sono umide, sanno di rimpianti e scelte sbagliate. Mi metto a cavalcioni su di lui mentre mi infila una mano tra i capelli tirandomi verso di sè per approfondire il bacio. Forse noi parliamo con il corpo, la semantica è troppo debole per esprimere i nostri sentimenti. Gli afferro il volto tra le mani, gli accarezzo le guance con il pollice, la sua pelle bianca sembra velluto.
Con la mano scivola lungo il mio corpo fino al gluteo, lo stringe provocandomi un brivido di piacere. Sento al sua erezione crescere tra le cosce, inizio a muovere i fianchi per fargli capire ciò che voglio.

"Non dovresti fare così Groove, sai dove andremo a finire..." sussurra staccandosi dal bacio per afferrare l'orlo del mio maglione.

"Forse è... ciò che voglio"
Legge le mie parole come un assenso. Con furia mi sfila gli abiti, scoprendo che non indosso il reggiseno. Non sono solita portarlo in casa, le mie forme sono davvero poco pronunciate. Porta la mano libera dietro la mia schiena, lo sento indugiare quando sfiora i rilievi delle ossa come piccole montagne sulla pelle, dopodiché mi attira verso il suo volto. Lascia una scia di baci lungo il mio petto, mi stuzzica il capezzolo con la lingua.

Dalle mie labbra sfugge un lieve gemito mentre mi adopero a slacciargli i bottoni della camicia. Per la prima volta non mi ferma, mi lascia fare. Arrivo all'ultimo sfiorando con le dita il fondo del suo addome; è una zona sensibile, il suo respiro diventa incredibilmente potente. Gli piace, continuo. Con estrema lentezza allontano il busto dal suo per slacciargli la cintura. La fibbia produce un rumore metallico. Mi abbasso per afferrare tra i denti la piccola cerniera della zip tirandola verso il basso.

"Cazzo Groove" geme mentre prendo stretto tra le labbra l'orlo dove i boxer e i pantaloni coincidono. Cautamente lo libero dai tessuti mentre alza i fianchi per agevolarmi il lavoro. Ora è completamente nudo tranne per la camicia aperta sul davanti. Risalgo verso il suo volto, lasciando una scia di morbidi baci lungo il suo corpo.

Mi afferra i fianchi per farmi distendere sotto di lui, ma resto con le ginocchia ben piantate sul materasso. Voglio avere il controllo del gioco.

"Cosa pensi di fare?" domanda seccato difronte alla mia resistenza.

"Lasciami stare sopra... voglio provar- ammetto, rossa d'imbarazzo.

"No" pronuncia secco, senza lasciar spazio a ulteriori battute. Mi afferra nuovamente i fianchi, ma la prendo come una sfida. Rimango salda nella mia posizione, non glielo lascio fare.

"D'accordo- afferma- vuoi fare la puttana? Ti tratterò come tale"
Un lampo di malizia gli attraversa l'azzurro cielo degli occhi. Si accorge del brivido che mi scorre lungo la colonna vertebrale e sorride visibilmente compiaciuto.

"Metti le mani avanti con i polsi uniti" ordina e come se mi avesse stregato eseguo il suo comando. Stendo le braccia in avanti.

"Brava ragazza" sussurra, la voce roca di piacere mentre si allunga verso i pantaloni che nel frattempo avevo lasciato cadere affianco al letto. Sfila la cintura di pelle dai passanti, torna nella posizione precedente puntando gli occhi sul mio seno. Il petto si alza e abbassa visibilmente, è come se avessi appena corso una maratona. Circonda i miei polsi con la cintura, pelle contro pelle. Studio imperterrita i suoi movimenti, sembra stia creando un nodo con grande perizia: un insieme di asole e incroci che conosce a memoria. Infila l'ultima parte nella fibbia.

"Pronta?" mi domanda arricciando la bocca in un sorriso carico di lussuria, un accenno di fossetta gli solca la guancia sinistra. Annuisco mordendomi il labbro inferiore, inebriata dalla sua presenza.

Da un ultimo strattone alla cintura che mi fa sussultare. I polsi mi si accavallano per la potenza della stretta, vengo travolta da innumerevoli sensazioni diverse e per questo riesce facilmente a disarcionarmi. Ora è sopra di me. Mi porta le braccia come ammanettate sopra la testa; issato sui gomiti bacia e morde la pelle sensibile del collo. Gemo, una sensazione crescente di piacere mi invade il basso ventre. Si stacca scendendo verso i miei fianchi, afferra il bordo dei pantaloni talmente prepotente da levarmi nello stesso tempo le mutande.

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