CAPITOLO 29- camera

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*scene di sesso esplicite* ‼️

"Capii di aver trovato la persona che poteva condividere le mie vette senza inorridire dei miei abissi."

OPHELIA'S POV
Cos'era appena successo? Ho detto a Draco Malfoy che lo amo, sono una stupida, cazzo.
Lo avevo ammesso, si sarebbe preso gioco di me ancora una volta.

Il suo petto è ancora ansimante mentre con una mano si asciuga il sudore dalla fronte, gli occhi chiusi, le labbra increspate in un dolce sorriso.
È così bello, sembra un angelo.

"Draco" sussurro accarezzandogli i capelli. È così indifeso in questo momento, sembra distrutto.

"Non una parola, Groove. Non ora. Ti prego" ansima alzando un braccio per circondarmi la vita. Insinua la mano sotto i miei vestiti per tracciare con il pollice piccoli cerchi sulla pelle.

Un incredibile silenzio aleggia nella stanza e circonda i nostri corpi. Nessuno dei due apre bocca, ma comunichiamo con il battito del cuore, con i respiri.

Lui è perso nei suoi pensieri, il volto è corrucciato, di sicuro non sono cose piacevoli quelle che gli attraversano la mente.

"A cosa stai pensando?" chiedo dolcemente studiando la sua espressione.

"Sono affari miei, va bene?" sbotta infastidito dopo qualche secondo. Scuote la testa affinché io tolga la mano dai suoi capelli.

Perché deve essere così scontroso con me? Io vorrei solo aiutarlo, ma a quanto pare nessuno ha il permesso di aiutare Draco Malfoy. Lui è lui, è solo contro il mondo.

"Vado, ne ho abbastanza di questa situazione" mi alzo dal letto visibilmente infastidita, lascio ricadere l'uniforme, recupero le mutande e i pantaloni. I miei gesti sono lenti, mai ci avevo impiegato tanto ad allacciare un bottone.
Draco intanto, si era limitato ad infilarsi sotto la trapunta massaggiandosi le tempie.

Mi avvio verso la porta. Appena la mia mano tocca il metallo freddo della maniglia la sua voce mi blocca.

"Resta" mi chiede e non capisco se il suo sia più un ordine o una supplica. Scuoto la testa incredula di aver sentito davvero quella parola.

"Resta" ripete, questa volta con maggior enfasi nella voce. Accetto, torno a distendermi affianco a lui, le mani incrociate sul petto, gli occhi rivolti al cielo.

Silenzio. Passano attimi interminabili dove entrambi guardiamo il soffitto, cerco di non toccarlo nemmeno con la spalla, il contatto con lui mi brucia la pelle. Terribile l'effetto che mi fa.

"Quando...quando prima ti ho detto quello" comincio io squarciando la coltre di pace che si è formata.

"Cosa? Cosa mi hai detto?" la sua voce è atona, entrambi immobili continuiamo a guardare verso l'alto.

"Andiamo Draco, sai a cosa mi riferisco..."

"A quanto pare no, illuminami Ophelia" ogni volta che pronuncia il mio nome uno stormo di farfalle invade il mio stomaco. È così bello.

"Io ti ho detto..." le parole mi si bloccano in gola, sono troppo forti per essere espresse con lucidità.

"Per Merlino, Groove! Ti ho appena scopato, ti sei masturbata con le mie dita e ora ti imbarazza dire una frase?" un sorriso gli increspa l'angolo delle labbra, sa perfettamente cosa voglia dirgli e desidera solo sentirselo ripetere per gonfiare il suo ego. È sfacciato, sfrontato come lo è sempre stato.

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