CAPITOLO 38- è forse un addio?

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"Chissà se l'amo? È un dubbio che m'accompagnò per tutta la vita e oggidì posso pensare che l'amore accompagnato da tanto dubbio sia il vero amore."

OPHELIA'S POV
Mi sveglio con Draco abbracciato a me che giocherella con un filo di capelli sulla mia tempia, i nostri corpi ancora nudi.

"Buongiorno" biascico stendendomi con il volto rivolto verso l'alto. Si massaggia una spalla intorpidita dal sonno prima di piantare i gomiti a lato del mio corpo. I capelli biondi gli ricadono scompigliati sulla fronte, non lo avevo mai visto spettinato prima d'ora, è come se finalmente potesse essere se stesso e per me è un grande traguardo.
In ricordo di questa notte movimentata mi allungo per afferrare tra i denti il ciondolo che gli pende dal collo. L'angolo delle sue labbra si piega in un sorriso colmo di lussuria mentre si abbassa con una sorta di flessione.

"Piccola... non mi provocare" sussurra sul mio collo prima di posarci un bacio. La voce impastata dal sonno lo rende ancora ancora più sensuale.

"Dobbiamo andare a fare colazione, gli altri ci staranno aspettando..." rispondo protesa sulle sue labbra. Gli altri, parola sbagliata da usare con Draco Malfoy.

"Grandioso, non vedevo l'ora di mangiare latte e cereali difronte a Smith..." la sua espressione acida interrompe la sensualità del momento, tanto che si alza per rivestirsi interrompendo il nostro contatto visivo.

"Suvvia Draco, non fare l'arrogante..." lo seguo afferrando il maglione ai piedi del letto.

"Sappi Groove che se proverà a fare qualcosa che non mi piace non esiterò a raccontare per filo e per segno quello che abbiamo fatto stanotte-

"Trattieniti, ci sarà anche mio padre di sotto" ridacchio mentre gli afferro la mano per condurlo verso la cucina. Lo sento sbuffare. So che sarebbe in grado di fare ciò che ha detto, ma rigetto quel pensiero nella mia mente nonostante lo trovi in un certo senso divertente.

Arrivati al piano di sotto un dolce profumo di cioccolato ci accoglie. Mio padre ha cucinato, le sue risate gravi riempiono la stanza mischiandosi a quelle più sottili di Hannah e Zacharias. Sorrido scoprendo Hannah indaffarata a posizionare i tovaglioli nelle nostre postazioni intorno alla tavola mentre Zac la abbraccia da dietro.

"Buongiorno Ophelia e buongiorno anche a te Draco" saluta mio padre nel suo grembiule a fiori, gli occhiali macchiati di farina. Mi giro immediatamente per osservare la reazione di Draco alle parole di mio padre e mi sembra di scorgere un amorevole sorriso sulle sue labbra, per nulla falso.
Anche Hannah si volta per darci il buongiorno, l'unico che non sembra felice della nostra presenza, ovviamente, è Zac che si limita ad alzare la testa dalla spalla della ragazza su cui poggiava la fronte.

"Torta al cioccolato!" esclamo invitando gli altri a prendere posto intorno alla tavola. Mio padre taglia malamente, ma in modo alquanto buffo, una fetta del soffice dolce per ciascuno di noi, mentre Hannah si occupa di versarci del tè alle more sulle tazze.

"Ti vedo riposata Ophelia- dice sistemandosi un ciuffo di riccioli dietro l'orecchio- hai dormito bene?" la domanda potrebbe sembrare innocua se non fosse per il fatto che la accompagna ad un'espressione allusiva facendo riferimento a me e Draco.

"Abbiamo dormito...-

"Il pavimento non era molto comodo- mi interrompe Draco salvandomi dall'imbarazzo- ma mi sono accontentato"

Sotto il tavolo la sua mano si posa sulla mia coscia, nascosto da occhi indiscreti. Ha rinunciato a parte del suo orgoglio per me con quella semplice affermazione senza sapere quanto piacere mi abbia fatto.

"È dove ti meriti di stare, Malfoy" commenta Zacharias con una crudeltà eccessivamente marcata nella voce. Draco si raddrizza sulla sedia, posa la tazza di tè sul piattino difronte a lui provocando un fastidioso rumore di vetro. I suoi occhi si fanno di fuoco puntando sul volto del tassorosso.

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