A little more ||DRACO MALFOY||

CAPITOLO 34- in ginocchio

❗️*scene esplicite*

"Ieri ho trovato le tue iniziali sul mio cuore"

OPHELIA'S POV
Devo avvertire mio padre. Il figlio dell'uomo che minaccia la sua vita si trova a dormire sotto il suo stesso tetto.

"Penso sia arrivato il momento di sistemare le vostre cose, ci rivediamo qui in cucina tra un'ora" annuncio allo strano gruppetto composto da Draco e dai miei amici di sempre.

"Ti seguo" mormora il serpeverde lanciando un'occhiata di sfida a Zacharias. Il moro si irrigidisce e sembra fulminarlo con gli occhi, ma a lui non importa: ha già vinto.

Il tragitto che ci separa dalla mia stanza è piuttosto breve. Malfoy mi segue alle spalle, non dice una parola, lascia scorrere la mano nella ringhiera delle scale mentre saliamo. Si preoccupa di restare sempre dietro di me, anche quelle volte in cui rallento il passo fa di tutto per non mettersi al mio fianco. Mi fa sentire in soggezione.

Apro la porta della piccola camera da letto, un profumo di fiori di campo ci avvolge accompagnato dal rosa pastello delle pareti.

"Dunque è questa la stanza di Ophelia Groove..." commenta girando intorno ad ispezionare ogni soprammobile, ogni nervatura del legno. Le sue dita si posano per un attimo sopra la copertina in pelle dell'Amleto che mi aveva regalato sopra il comodino; la studia, si sofferma un attimo ad osservare assorto la rilegatura e poi va oltre.

"Ti piace?-

"Cosa?" sembra risvegliarsi da un sogno, scuote la testa prima di puntarmi gli occhi addosso.

"La stanza... ti piace?" deglutisco a fatica mentre si avvicina lentamente al mio corpo. La stanza è piccola, stare lontani risulta estremamente complesso.

"Oh si... un po' piccola e povera per i miei standard"

"Mi scusi signor Malfoy, non sono cresciuta in una delle famiglie più ricche del mondo magico" rispondo leggermente risentita. Volto le spalle per aprire l'armadio, mi piego in avanti sui cassetti inferiori a cercare un sacco a pelo e qualche coperta, il fine è quello di creargli un comodo giaciglio per la notte. Draco avanza nella mia direzione appoggiando la spalla sull'angolo del mobile affianco a me. Ha le braccia incrociate, le labbra piegate in una smorfia divertita.

"Bella posizione Groove" mi fissa dall'alto in basso ridacchiando.

"Piantala, Malfoy" inveisco severa, ma i suoi occhi non si staccano dal mio corpo. Fa scorrere una mano sui miei capelli, ne prende un ciuffo, stringe leggermente la presa prima di spostarli a lato della testa e lasciarmi scoperto il profilo del volto.

In un batter d'occhio le guance mi si tingono di rosso, manifestando un'emozione difficile da nascondere. Il suo tocco. Le dita infilate nei miei capelli mi riportano alla mente momenti di intenso piacere. Avrei voluto non lo notasse perché con lui non volevo più avere niente a che fare. Eppure era così consapevole in ogni suo gesto. Sa di possedere parte di me nonostante tutto.

"Cosa stai facendo?" domanda richiamandomi dai pensieri.

"Sto cercando di crearti un letto per questa notte" dico, tuffandomi tra le coperte ammassate nel cassetto. Ne trovo una rosa con le stelline e gli unicorni, è di lana molto spessa, sarebbe stata adatta. La distendo per osservare che sia integra.

"Ma c'è già un letto" sospira indicando il piccolo letto singolo infondo alla stanza.

"Ci dormirò io lì e non ho intenzione di dividerlo, tanto meno con te-