CAPITOLO 27- Ethan

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"L'innamorato delira ("sposta il sentimento dei valori"), ma il suo è un delirio stupido. Cosa c'è di più stupido d'un innamorato? "

OPHELIA'S POV
Spalanco la porta della mia stanza. Non mi importa se Hannah sta dormendo,voglio risposte. Le lacrime mi annebbiano la vista.

"Hannah!" tuono appena metto piede nella camera buia. La mia amica si siede sul letto strabuzzandosi gli occhi. Accende la luce.

"Che vuoi Ophelia? Torna a dormire!" sbuffa infastidita.

"Voglio solo... ecco io... ho scoperto che tu e Zac siete andati a letto insieme" i singhiozzi mi scuotono da capo a piedi.

"Cosa? E chi te l'ha detto?" gli occhi scuri sono spalancati dalla sorpresa.

"Non ha importanza"

"Va bene Ophelia, non starò qui a girarci intorno. È successo tutto per un errore, non eravamo lucidi. Ti chiedo scusa" continua strattonando l'orlo della maglia per calmare l'attenzione.

Credevo mi avrebbe dato più fastidio la questione, addirittura che non l'avrei perdonata, ma che senso aveva portarsi avanti dei rancori per una persona che non amavo più? La questione poteva dirsi conclusa.

"Abbracciami" mi ordina Hannah con viso imbronciato. La guardo perplessa, un sorriso sorge luminoso tra le lacrime.

"Abbracciami ho detto!" ripete e mi fiondo su di lei per circondarle il collo con le braccia. Mi lascia dolci baci tra i capelli.

"Dormi con me stanotte" mi propone e accetto. Il mio cuore aveva trovato un po' di conforto.

-

2 settimane dopo...

"Ophelia, per Merlino, qualcosa dovrai pur mangiare!" come ogni mattina da due settimane a questa parte Hannah mi rimproverava il fatto che non volessi andare con lei nella sala grande per la colazione.

Il cibo non riusciva a scendermi nello stomaco sempre per il timore che ogni cosa che entrasse in me andasse ad alimentare il dolore che mi portavo dentro. Il rifiuto di Draco, il nostro allontanamento così repentino e orribile. Non lo avevo retto.
Qualche volta lo incontravo nei corridoi: mi squadrava dall'alto in basso con aria di sufficienza mentre le sue amichette ridacchiavano al mio passaggio. Ed erano proprio loro che avevano fatto circolare per la scuola l'idea che fossi una ragazza facile, che si concedeva a chiunque, pronta a mettere le mani nei pantaloni a chi me lo avesse chiesto.

Perlomeno il rapporto con Zac e Hannah si era ristabilito, il nostro trio si era riformato più forte di prima. Ogni settimana andavamo a Diagon Alley per scappare dall'ambiente tossico di Hogwarts. Loro mi proteggevano ogni volta che qualcuno osava prendermi di mira nei corridoi, mi davano delle ragioni per cui vivere, mi aiutavano con i compiti quando cadevo stremata sul letto priva di forze durante i pomeriggi più intensi. Erano la mia salvezza.

-

Questa mattina ho lezione di Pozioni. Mi dirigo a passo svelto tra gli studenti immergendomi nel marasma dei corridoi.

"Groove- mi ferma un ragazzo nei corridoi afferrandomi il braccio, è talmente magro che non fatica a circondarlo completamente con le dita- quanti galeoni vuoi per succhiarmi il cazzo?"

Ancora le solite richieste, dovrei averci fatto l'abitudine, ma ogni volta è esattamente come la prima. Un dolore lancinante al petto, le lacrime che premono per uscire.

"Lasciami andare" supplico cercando di liberarmi disperatamente dalla sua presa.

"Perché, mi è stato detto che sei una tipa piuttosto permissiva..." mi attira a se portandomi una mano sul fianco. Sono talmente vicina da sentire il suo alito viscido sul collo. Non ne posso più di certi soprusi.
Una mano spinge lontano dal mio corpo il ragazzo indesiderato. Ethan lo ha inchiodato al muro del corridoio. Le mani strette intorno al suo collo.

"Stai lontano da lei, cazzo moscio!" ringhia il moro tra i denti spaventandolo a morte. Il ragazzo si rivolge a Ethan supplichevole scusandosi con il filo di voce che riesce ad emanare. Lui gli rivolge un altro sguardo di minaccia prima di liberarlo e venire nella mia direzione.

"Grazie- tiro finalmente un sospiro di sollievo- ma non serviva che lo aggredissi, so benissimo proteggermi da sola"

"Lo vedo- asserisce con fare ironico e continua- sai quanta gente vorrebbe scoparti in questa scuola? Sono appena arrivato e ho già avuto a che fare con due dei tuoi pretendenti" indica una minuscola ferita sullo zigomo.

"Chi...chi ti ha fatto questo?" allungo il dito istintivamente ad accarezzargli la guancia. La sua mano afferra la mia. Brividi. I nostri occhi si incontrano.

"Malfoy, appena te ne sei andata dalla sua stanza un paio di settimane fa" la sua risposta mi sconvolge.
Resto impietrita per qualche istante.

"Perché mai lo avrebbe fatto?"

"Te l'ho appena detto Groove: gli piaci e lui è un bambino viziato, non sopporta di vederti con un altro"
È chiaro da come l'ha definito che tra i due non scorra buon sangue, le mie previsioni si sono rivelate corrette.

"Se ne dovrebbe fare una ragione non mi importa più niente di lui" mento. Il mio volto era cadaverico perché continuavo a pensare a Draco ogni ora del giorno struggendomi tra le lacrime sempre più prepotentemente.

"Probabile...potrei aiutarti a dimenticarlo" sussurra Ethan sollevandomi il braccio per poi lasciarlo ricadere. È così ossuto e leggero, il mio stomaco non vede traccia di cibo da giorni.

"Non ci pensare, Rosier" alzo gli occhi al cielo.

"Non sono il tipo che chiede permesso di solito, ma con te voglio andarci piano- è così serio nelle parole da mettermi in soggezione- mi implorerai di prenderti Groove, mi supplicherai di portarti al limite. Mi basta solo tempo"

La sua mano scorre lentamente sul fianco attirandomi a sé. Avvicina il volto al mio fino a che i nostri nasi si toccano. Si passa la lingua sul labbro inferiore in un gesto così sensuale da inebriarmi i sensi.

"Giochi tanto a fare la brava ragazza, ma so che non è così che sei veramente..." fa scorrere un dito lungo la mia pelle tracciando una linea immaginaria che dal collo arriva al capezzolo. Inizia a disegnare piccole circonferenze sopra il tessuto dell'uniforme.

"...potrei prenderti in braccio in questo preciso istante e scoparti sulla scrivania della prima aula libera..." sussurra. La mano dal seno passa a stringermi il gluteo. Il fiato è corto, pesante.

Mille immagini dove io ed Ethan siamo i protagonisti si affollano nella mia mente. Tutto ciò è maledettamente sbagliato e sporco, ma cosi eccitante. Sento la mia intimità bagnarsi a ogni sillaba che esce dalle sue labbra. Il suo sguardo è penetrante, la sua presenza mi fa stare meglio dopo queste settimane di agonia.

"...ma aspetterò che sia tu a chiedermelo" conclude.

Nello stesso istante in cui termina la frase intercetto gli occhi chiari di Draco alle sue spalle. Ci sta fissando, sento il suo sguardo bruciarmi la pelle. La mascella contratta, i pugni chiusi.
Sono convinta che anche Ethan abbia avvertito la sua presenza, ma ne è consapevole. Non lo teme, altrimenti si sarebbe già allontanato.
Torno salda sui miei principi: era stato Ethan a salvarmi prima, non Draco che non aveva fatto altro che alimentare le dicerie nei miei confronti.
Malfoy mi stava rovinando la vita, non dovevo fargliela passare liscia.

Premo le labbra su quelle di Ethan in un bacio appassionato e sensuale che accoglie di buon grado. Il biondo mi fulmina con lo sguardo prima di avviarsi nella direzione opposta alla nostra.

A little more ||DRACO MALFOY||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora