"Piangerai da sola
Gli hai negato anche il tuo cuore
Senza una parola
Ora che vorresti
Che parlasse un po' con te "OPHELIA'S POV
La giornata di ieri in fin dei conti era passata tranquillamente. Io e Hannah nel pomeriggio eravamo andate a Diagon Halley per una cioccolata alla cannella ai Tre manici di scopa, ristabilendo appieno il nostro legame.Oggi, invece, avevo in programma l'appuntamento con Zacharias dopo le lezioni sul ponte di legno. Non vedevo l'ora di andare, riavvicinarmi a quel ragazzo era la cosa che al momento mi premeva di più.
Dunque, appena scende la sera, indosso una giacca pesante sopra l'uniforme e mi avvio al luogo prestabilito. Il mio cuore palpita velocemente come se non lo vedessi da una vita. Zac era capace di accendere in me sentimenti nuovi e inesplorati.
Appena i nostri occhi si incontrano mi sorride cordialmente facendo cenno di poggiarmi sulla balaustra affianco a lui.Non smetterò mai di dire che il paesaggio da qui è mozzafiato. La sensazione è quella di far parte dell'immenso concerto della natura, il colore del cielo che cambia e riflette il tuo stato d'animo. Tutto questo è impagabile e ringrazio chiunque mi abbia permesso di essere ad Hogwarts.
Gli occhi di Zacharias sono fissi nel vuoto, non una ruga di espressione solca il suo viso. Tento di decifrare i suoi pensieri, ma invano. Il suo sguardo è impenetrabile, non riesco a capirlo."Che c'è?- gli domando allegra mentre gli stringo il braccio- non mi saluti?"
Come risvegliandosi da una sorta di torpore mi bacia dolcemente le labbra, poi mi invita a far scivolare la schiena sulla balaustra per sedermi con lui."Ophelia- comincia a parlare con la testa tra le mani- non riesco a perdonarmi per ciò che ho fatto"
e nel bisbigliare queste parole lancia un pugno sul legno dietro di sé facendomi sussultare. È tremendamente triste e vederlo così fa star male anche me.
Dolcemente gli accarezzo la schiena e mi chino su di lui per avvicinare i nostri volti."Va tutto bene" gli sussurro e le sue membra si distendono sotto il mio tocco.
Per un attimo restiamo in silenzio. Nel buio della sera i nostri cuori stanno cercando conforto, un punto di collimazione per potersi finalmente ricongiungere. È come se la nostra unione si fosse frantumata e ora dovessimo cercare di rimettere insieme i pezzi."Sei la ragazza più bella sulla faccia della terra e so bene quanto tu sia fragile. Ti dovrei trattare come si fa con un fiore e invece ho sbagliato tutto.- sento come tenti di trattenere le lacrime dalle incrinature della sua voce- Io ho bisogno che tu mi stia accanto Ophelia, ti prego"
Il cuore mi brucia nel petto. La sua più che una richiesta appare come una supplica a tutti gli effetti. Anche io avevo avuto bisogno di lui in passato e ne ho tutt'ora. Immaginarmi una vita senza di lui mi appare impossibile, un orizzonte non contemplato. Le nostre anime si richiedono e sono bramose di ricongiungersi.Vorrei confortarlo, ma fatico a trovare le parole adatte, perciò gli afferro il volto tra le mani e lo bacio. Le nostre labbra sono affamate, lui mi prende i fianchi posizionandomi a cavalcioni sulle sue gambe. Mi afferra i capelli e finalmente le nostre lingue si intrecciano in una danza meravigliosa. Sento quanto lui mi stia trattenendo per la paura che possa lasciarlo, stringe il mio corpo come se potesse svanire da un momento all'altro. D'altra parte anche io sento forte la necessità di dimostrargli quanto lo desideri e faccio ondeggiare il bacino strusciandomi sul rigonfiamento dei pantaloni. I nostri corpi si scaldano insieme, i nostri respiri si sincronizzano in modo rapido e cadenzato.
"Ti voglio" sussurro staccandomi dal bacio che un secondo dopo riprende senza sosta. Zac legge la mia richiesta come un lasciapassare: porta una mano sul mio gluteo facendomi mugugnare, con l'altra mi sbottona lentamente la giacca per strisciare sotto l'uniforme e prendermi un seno a coppa. Gemo quando inizia a stuzzicarmi il capezzolo. Continuo a muovere animosamente i fianchi senza rendermi conto di essere all'aperto in un luogo generalmente
piuttosto frequentato dagli studenti.Infatti passano pochi secondi perché un rintocco di passi mi faccia sussultare. Draco Malfoy mi ha trovato ancora una volta e ci scruta disgustato dall'alto della sua stazza come una pozzanghera lungo il cammino.
"Che scena ridicola" sbotta puntando gli occhi di ghiaccio su quelli scuri di Zacharias.
"Vattene Malfoy" gli suggerisco roteando le pupille.
"Ti faccio i miei più sinceri complimenti Groove" continua sarcastico alludendo agli ammonimenti che mi aveva rivolto la sera del ballo.
"Andiamo serpeverde- attacca il ragazzo al mio fianco, non sapendo a cosa il biondo si riferisse- ammettilo che continui a girarci intorno soltanto perché sei geloso e la vorresti avere, ma lei è mia" il suo braccio cinge i miei fianchi tirandomi verso il suo petto a sottolineare le sue parole.
L'ansia divampa in me come un fuoco inarrestabile quando Draco scoppia in una fragorosa risata e i suoi occhi brillano di rabbia.
L'espressione sul volto di Zacharias torna a farsi seria e impassibile."Tua? - ripete sarcastico- andiamo Groove non glielo hai ancora raccontato?" il mio sguardo si riempie di terrore sotto il suo divertito, cerco disperatamente di comunicargli con la mia espressione di troncare il discorso.
"Raccontato che cosa?" si rivolge a me il moro spingendomi via dalle sue gambe per mettersi in piedi. Sento il disprezzo che prova per me in questo momento. L'aria intorno a noi è colma di tensione.
"Siccome la tua fidanzatina non parla lo farò io. - e a quelle parole il mondo mi crolla addosso- La sera in cui ti ho quasi spaccato la faccia, la tua principessina mi ha seguito per i corridoi e non ha esitato un secondo a infilare le sue mani di fata nei miei boxer. È esattamente come tutte le altre Smith, fattene una ragione"
I miei occhi si riempiono di lacrime alle crude parole del serpeverde. Non capisco più nulla, mi gira la testa, la paura di risultare la persona che non sono agli occhi del ragazzo che amo mi attanaglia e mi trascina in un vortice di disperazione come nel peggiore degli incubi.Con lo sguardo cerco quello di Zacharias che con un'espressione di puro rammarico mima con le labbra "io mi fidavo di te", parole che mi colpiscono come una pugnalata al petto e se ne va lasciandomi sola, come merito di stare in questo momento.
DRACO'S POV
Vedere le mani di quel sudicio tassorosso sul suo corpo, non so come, ma ha smosso in me una reazione violenta fatta di rabbia e frustrazione. Perché quella dannata ragazza, che ora è in lacrime a causa delle mie parole, non ha voluto darmi ascolto?"Perché glielo hai detto?" urla in modo così profondamente straziante che mi tremano le ossa. Non sentivo una voce simile da quando Hermione fu torturata da Bellatrix qualche tempo fa.
La risposta a questa domanda non ce l'ho. Non so perché l'ho fatto; volevo come custodirla, ma senza ammetterlo a me stesso e vedendola riversa a terra tra lacrime e singhiozzi capisco di aver esagerato senza alcun motivo.
Vorrei scomparire all'istante piuttosto di star qui ad ascoltare questo continuo lamento."Dimmelo" mi esorta lei a gran voce sbattendo la mano sul pavimento con rabbia.
"Pensavo fosse giusto farlo" alzo il tono per coprire i suoi singhiozzi.
"Pensavi fosse giusto? Cosa esattamente?- inizia riprendendosi leggermente e guardandomi con disprezzo- Approfittarti delle mie debolezze e rovinarmi la vita?"
Non mi ero approfittato di lei, di questo ero certo. Non era nei miei piani quello che era accaduto tra noi quella notte nel corridoio, ma avevo un tale bisogno delle sue mani, del suo respiro da non riuscire a controllarmi.
È inutile star qui a discutere di questo adesso, è fuori di sé e non ragiona lucidamente. Abbasso il capo e la sorpasso senza proferire parola mentre mi avvio dentro la scuola per cena.
-
OPHELIA'S POV
Ieri sera il mio stomaco non ne voleva sapere del cibo, stamattina medesima storia. Zacharias si era seduto lontano da me e Hannah rispetto a quanto faceva di solito, il mio cuore aveva mancato un battito.
L'unica cosa che mi conforta al momento è che sto raggiungendo la mia stanza per prendere la valigia e tornare a casa per le vacanze d'inverno. Vedo mio padre dopo mesi passati lontano da casa finalmente.Appena apro la porta per affacciarmi alla mia stanza sopra il letto vedo un libro finemente rilegato, senza dubbio un'edizione pregiata. Lo prendo tra le mani e accarezzo la copertina di cuoio scuro, è meraviglioso deve essere costato una fortuna. È un'opera di Shakespeare, l' Amleto.
Mentre sfoglio le pagine noto in quella dove compaiono le prime battute del personaggio di Ophelia un bigliettino di carta ingiallita.
Recita:"È IL MIO MODO DI CHIEDERTI SCUSA.
Buon Natale Groove.
Draco Malfoy"
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A little more ||DRACO MALFOY||
FanfictionCOMPLETA "Dici che il tuo ragazzo si arrabbierà se faccio questo?" Dopo la battaglia di Hogwarts i superstiti sono chiamati a passare un altro anno nella scuola volto a ridarle vigore, riassestare le gerarchie di potere e riportare una sorta di equ...