Capitolo 42

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Gretel's pov
Ripresi il libro tra le mani e lo sfogliai tutto, guardando ogni piccolo dettaglio. La calligrafia di Silente era sottile e tondeggiante, i suoi appunti disordinati.
La dispensa era divisa in parti diverse. Vi era un parte di incantesimi, con un speciale approfondimento su quelli di duello. Una parte di magia oscura, all'interno della quale vi erano diversi riferimenti a Lord Voldemort ma nessuno dei quali sembrava poter esserci utile, in alcun modo venivano accennati gli horcrux e tutto ciò che poteva in modo remoto avvicinarsi al Signore Oscuro erano cose che già sapevamo. Vi era una parte di pozioni e infine una parte a sè, non vi era alcun titolo in essa, era solo una serie di pagine scritte nel modo più confusionario possibile. All'interno gli argomenti erano diversi, parlava di Hogwarts, di studenti, di professori, di libri, del suo tempo libero, dei suoi ideali, delle sue geniali invenzioni. Parlava di tutto come se fosse il suo diario personale.
Decisi di concentrarmi su quelle parole sottolineate, leggendo attentamente tutte le pagine coinvolte nella parte di incantesimi.
'Incantesimo di disillusione'
'Excelsiosempra'
'Sectumsempra'
'Dismundo'
'Visiluba Noctambulus'
'Ardemonio'
Erano alcuni degli incantesimi che avevo imparato con Silente ed erano sottolineati precisamente. La scrittura del professore era scorrevole e piacevole, mentre gli incantesimi erano posti in maniera sparsa tra le pagine di pergamena.
Cominciai a cercare di capire cosa volesse dire, cosa avevo bisogno di sapere. Presi un foglio e cominciai a scrivere combinazioni possibili delle lettere che i vari incantesimi potevano formare ma fu tutto vano. Le combinazioni erano troppe. Non sapevo in che ordine mettere le parole, quali lettere avrei dovuto scegliere, cosa avrei dovuto scoprire.
Il tempo volava e con lui anche la mia pazienza.
Sentii una musica suonare dolcemente e realizzai che il matrimonio sarebbe stato a breve, così decisi di dare un freno alla mia mania di decifrare il messaggio di Silente.
Presi il libro e lo riposi all'interno di una borsetta nera. Era una pochette, molto piccola e graziosa, eppure all'interno vi era tutto ciò di cui necessitavo. Io e Hermione avevamo infatti deciso di preparare le cose da portare con noi in caso di emergenza e di preparare due borse che potevano contenere tutto grazie ad un incantesimo.
Riguardai nella mia valigia, alla disperata ricerca di un vestito. Non perché non ne avessi, ma perché i due che avevo portato mi erano entrambi stati regalati da Draco.
Sfiorai delicatamente il vestito viola. La seta era liscia, solleticava gentilmente la mia pelle. Era così bello.
Eppure non riuscivo a guardarlo senza pensare alle mani di Draco sulla mia pelle. Le sue pallide e fredde dita che mi sfilavano quello stesso vestito, accarezzandomi gentilmente la schiena, le sue labbra sulle mie.
Scossi la testa velocemente e lasciai cadere il vestito nella valigia. Presi l'altro abito.

"Non ci posso entrare!" Dissi mentre Draco mi trascinava dentro la sala comune di serpeverde
"Sì che puoi, sei con me" disse lui
"E questo cambierebbe qualcosa perché?" Dissi
"Oh beh perché io sono Draco Malfoy" mi disse con un ghigno stampato sul volto
Roteai gli occhi mentre lasciavo che il biondo mi guidasse con la mano all'interno della buia stanza.
"Finalmente sei tornato! Ho bisogno di aiuto con pozioni. Com'é andata con quella strafiga della Swann? Ancora non ci credo che sei riuscito a conquistarla" Chiese un ragazzo seduto alla scrivania che ancora teneva lo sguardo basso sulla sua pergamena. Era un ragazzo che avevo già visto con Draco, era alto e abbastanza muscoloso. La sua carnagione scura e il suo sguardo misterioso lo rendevano molto attraente agli occhi delle ragazze.
"Zabini non penso sia il momento adatto per discutere di ciò" disse Draco
"Beh dai voglio i dettagli. Ti fai Gretel Swann e tu non vuoi dirmi..." si fermò non appena i suoi occhi si alzarono verso di noi
"Oh merda, ciao" disse guardandomi come imbambolato
"Ciao" risposi
"Ehi tu non puoi stare qui" realizzò lui
"Lo so è quello che ho cercato di dirgli" dissi io guardando Draco
"Beh ti potrei perdonare in cambio di una serata insieme" disse il ragazzo con un ghigno
"Zabini stai oltrepassando il limite" disse Draco
Camminai verso il ragazzo di colore, sorridendo alle parole gelose del biondo.
"Comunque piacere Gretel" dissi porgendogli la mano
"Lo so. Io sono Blaise Zabini" disse lui con una stretta di mano
"Piacere" dissi sorridendo
"Abbiamo rubato delle bottiglie di vodka dalla cucina, stasera abbiamo intenzione di berle, dato che non ti fai problemi a stare qui, ti va di venire?" Chiese
"Andiamo?" Chiese Draco scocciato
"Penso che dovrò rifiutare la serata insieme a te, ma bevo volentieri quelle bottiglie di vodka stasera" dissi
"Però... la ragazza sa come divertirsi" disse ghignando "É un peccato comunque non passare una notte con me, sai mi é stato detto che sono più bravo di Draco a letto" continuò lui tirando uno sguardo al biondo
"Mmh ne dubito" dissi
Potei sentire il ghigno di Draco sul mio collo e la sua presenza avvicinarsi mentre con un braccio mi cinse la vita.
"Smettila di provarci con lei, é troppo cotta di me da anche solo prestarti attenzione" disse lui
"Disse quello geloso per una stretta di mano" dissi io facendolo sorridere
"Non una parola con nessuno del fatto che lei sia qui, okay Zabini?" Disse Draco a Blaise
"Pff va bene, ma fai attenzione alla Parkinson, sai che le piace venire in camera tua" disse Blaise ghignando
"Ah sì?" Dissi io verso Draco
"Ora chi é la gelosa" disse lui mentre con una mano cominciò a dirigermi verso il suo dormitorio.
Salimmo una rampa di scale in più del normale che portò a una piccola porta di legno nero. Draco la aprì lentamente e mi fece entrare subito dopo.
La stanza era piccola ma accogliente, vi era un unico letto matrimoniale con un copriletto verde e una piccola finestra quadrata. La stanza era disordinata, dovunque vi erano sparse camicie bianche e cravatte verdi.
"Hai una stanza singola" affermai
"Già" disse lui
"Sei troppo ricco per i comuni mortali?" scherzai io
"Qualcosa del genere" disse lui ghignando
Mi guardai intorno ammirando quel suo piccolo rifugio.
"Sei sicura di voler venire stasera?" Mi chiese lui
"Perché non dovrei?" Dissi io
"Non so, venire qui dopo il coprifuoco potrebbe essere pericoloso" disse lui
"Da quando il coprifuoco é un problema?" Chiesi io
"Da quando devi venire in una sala comune che non é la tua" disse lui
"Pensavo che non fosse un problema venire qui dato che era con il grande Draco Malfoy" dissi
"Sì, ma questa sera sarà... diverso" disse lui
"Draco, qual é il problema?" Chiesi
"Non voglio che tu finisca in punizione" disse lui
"Seriamente?" Chiesi
"Cosa?" Disse lui
"Pensi davvero che crederò a questa scusa" dissi
"Cosa vuoi che ti dica?!" Disse lui
"La verità?!" Risposi
Draco non rispose, rimase immobile a guardare il pavimento.
"Beh?!" Dissi io impaziente
"Perché non voglio che tu conosca i miei amici" disse lui
"Perché ti vergogni di me?" Dissi
"Cosa?! Certo che no, tu sei la ragazza più incredibile che abbia mai messo piede su questa terra" disse lui
"E allora mi dici qual é il problema? Hai paura che non riesca a tener testa i tuoi amici di serpeverde?" Chiesi
"No, tu sei assolutamente più difficile da tener testa di tutti loro" disse lui
Rimasi un attimo in silenzio ad osservare gli occhi del biondo che mi guardava dall'alto.
"Io... so che ci... proveranno con te" disse con grande difficoltà
"Se é per Zabini hai visto benissimo che non c'è nulla di cui ti devi preoccupare" dissi
"Non é solo per Zabini" disse Draco
"Chi altro?" Lo incitai io
"Tutti gli altri! Non ci saranno solo quelli del nostro anno, ma anche altri come Theodor Nott, Adrian Pucey e tutti gli altri serpeverde che appena ti vedranno cercheranno in ogni modo di portarti via! E tu non puoi andare via perché tu sei mia" disse tutto d'un fiato con gli occhi che ricolmavano di gelosia e rabbia
"E tu faglielo vedere che sono tua!" Risposi
Rimase per qualche secondo a guardarmi senza dire nulla.
"E poi non sarebbe decisamente più divertente fare vedere che io ti appartengo? Insomma pensa a tutti quei tuoi amici che vorrebbero avermi e invece tu potrai far vedere che io sono tua" dissi
"Sarai mia?" Mi sussurrò
"Sono già tua" risposi
Rimanemmo a fissarci per qualche minuto, mentre cercavamo di leggere le nostre emozioni attraverso i nostri occhi.
"Perché sono qui?" Chiesi cambiando discorso
"Perché devo darti una cosa" disse il ragazzo quasi risvegliandosi
Il biondo si mosse lentamente verso un mobile di legno sul lato opposto al letto. Aprì un cassetto e vi prese qualcosa.
"Chiudi gli occhi" mi disse e io obbedii
Sentii i suoi passi venire più vicini. Si posizionò dietro di me mentre mi cingeva le spalle tra le sue braccia.
"Apri" ordinò
Lentamente aprii gli occhi serrati e vidi che Draco teneva appoggiato alla mia persona un incantevole abito verde smeraldo di velluto.
"Draco é bellissimo" dissi
"Menomale, perché é tuo" disse
"Cosa? No, mi hai già regalato un vestito, non ne ho bisogno un altro" dissi io
"L'ho fatto fare su misura per te, insieme a quello viola" disse lui
"Draco non dovevi davvero" dissi toccando la morbida fabbrica dell'abito
"Sarai incantevole con questo" disse poi mi prese il viso tra le mani e mi baciò dolcemente.

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