Capitolo 35

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Gretel's pov
La stanza delle necessità era deserta, colmata solo dalle risate mie e di Draco e dalle nostre persone. Era notte fonda, probabilmente se qualcuno ci avesse beccati saremmo finiti in un grande guaio.
Draco aveva proposto di tornare nel posto della nostra prima notte insieme e ci trovavamo esattamente nello stesso punto, su quel divano rosso tanto morbido. Eravamo coperti solo una coperta bianca che avevamo trovato lì vicino. Eravamo abbracciati, mentre Draco lasciava, sulla mia schiena nuda, tanti dolci baci.
"Ti devo fare una confessione" mi disse
"E sarebbe?" Dissi sorridendo
"Il primo anno, quando stavi con Cedric, ero così geloso di lui. Volevo essere al suo posto, volevo poterti tenere la mano e poterti baciare davanti a tutti. Certo non avrei mai immaginato che mi sarei trovato in quella stessa situazione. Anche perché la prima volta in cui ti ho parlato mi hai ignorato del tutto, sembravo inesistente ai tuoi occhi. Probabilmente non ti ricordi nemmeno di me e della mia presentazione" disse
Sorrisi all'idea di Cedric, mi mancava. Però sapevo che avrebbe voluto la mia felicità ad ogni costo, anche se ciò significava stare con Malfoy.
"Gretel Swann, io sono Draco Malfoy. Magari domani possiamo uscire" dissi imitando la voce di Draco
"Allora ti ricordi" disse lui ridendo
"Come potrei dimenticarmi. Però devo essere sincera quel giorno non ti prestai molta attenzione" dissi
"Perché avevi appena incontrato Cedric? Mi ricordo di averlo visto camminare davanti a me appena prima di vedere te e Potter" disse
"Già" dissi
Draco rimase in silenzio, mentre la mia mente vagò tra i ricordi.
"Sai quando ho capito di avere una sorta di interesse nei tuoi confronti?" Chiesi
"Quando?" Disse lui
"Quando ci trovammo di notte vicino alla sala comune di grifondoro. Tu lavoravi per la Umbridge e mi manipulasti per far sì che uscissi con te" dissi ricordando le parole del biondo
"Aspetta, io ti piacevo dal quinto anno?" Mi chiese ghignando
"Piacere é una parola grossa, ma quella sera tu parlasti di me e dei miei particolari. Particolari che nessun altro ha notato da quando sono qui, e quelle tue parole mi sono rimaste in testa" dissi
"Ah intendi il riferimento alla tua inclinazione malvagia e alle tue attitudini misteriose?" Disse lui sorridendo
Non risposi però sorrisi all'idea che si ricordava la nostra conversazione.
"Ho avuto una conferma di quello che avevo detto quando stavi per distruggere la Chang" disse lui
"Beh se lo meritava" dissi
Mentre mi accarezzava la schiena, sentii Draco ridere e appoggiare la sua testa sulla mia spalla.
"Mi stai dicendo che ho fatto tutta quella fatica per conquistarti, quando in realtà ti avevo già in pugno quella notte?" Chiese sorridendo
"E non sai che fatica é stata cercare di resisterti" confessai
"Ah sì? Beh non posso dire di essere sorpreso, sono incredibilmente attraente" Disse lui con il suo solito ghigno stampato sulla faccia
Lo guardai sorridendo, per poi roteare gli occhi come riflesso al suo egocentrismo.
"Ho qualcosa per te" disse
Mi girai verso il ragazzo sorpresa, come se l'ultima cosa che mi potessi aspettare da lui fosse un regalo. Anche se in realtà Draco mi viziava più di chiunque altro.
Prese qualcosa dalla tasca dei pantaloni, e poi me la mostrò nella mano. Era una collana molto fine e corta, senza alcun tipo di ciondolo. Poi si tolse un anello dal dito anulare e fece scorrere la collana al suo interno. E infine me la porse delicatamente sul palmo della mia mano. La collana era argentea e riconobbi l'anello che aveva inserito, era quello che indossava sempre. Un semplice anello argento spesso e su un lato di esso vi erano incise le sue iniziali in un modo sottile e elegante.
D. M.
"Ha un significato particolare per me quell'anello. L'ho comprato quando ero piccolo, era decisamente troppo grande per me all'epoca, ma ci feci comunque incidere le mie iniziali. Mi promisi di indossarlo una volta cresciuto, una volta diventato fiero di ciò che ero. Cominciai a metterlo circa tre anni fa, convinto di essere la versione migliore di me stesso.
E poi tutto d'un tratto mi sono reso conto che quella non era neanche lontanamente la versione migliore di me e mi sono reso conto che il me che voglio essere, il me migliore, lo sono quando sto con te.
Mi rendi migliore ogni giorno che passa e non posso fare altro che sentirmi il ragazzo più fortunato del mondo, perché averti affianco é davvero qualcosa che non merito, ma che per qualche strana fortuna ho" mi disse
Quelle parole risuonarono nella mia mente e si posarono sul mio cuore, facendomi rabbrividire. Sapevo quanto fosse difficile per lui dirmi quelle cose.
"Se non la vuoi indossare non mi offenderò, so che hai già la catenina di Cedric e so di non meritarmi il suo stesso trattamento, perché so benissimo di non essere come lui, di non essere compassionevole come lui, o generoso come lui, o semplicemente di non essere genuinamente buono come era lui. Però voglio che comunque tu la tenga" mi disse
Lo guardai teneramente, per poi baciarlo dolcemente.
"Hai ragione. Non sei Cedric. Tu sei Draco e sei irascibile, sei fin troppo ambizioso, sei aggressivo alle volte, sei precipitoso" dissi
Il ragazzo guardò intensamente negli occhi, cercando di leggere le mie espressioni.
"Però sei anche la persona più protettiva che abbia mai conosciuto, sei capace di fare qualsiasi cosa per le persone che ami. Sei divertente, sei bello, sei più dolce di quanto vuoi far credere e sicuramente più buono di quello che vuoi far credere.
Non sei Cedric. Sei Draco, ma come lui occupi un posto speciale nel mio cuore" dissi
Poi mi girai, dando la schiena al ragazzo e porgendogli la collana così che potesse legarmela. Le mani di Draco mi fecero gentilmente girare verso di lui, dopo averla indossata. I suoi occhi sul suo anello, mentre un sorriso leggero e genuino appariva sul suo viso.
La collana di Draco era molto più corta e pesante di quella di Cedric. Era più stretta sul collo e il suo anello arrivava poco dopo le clavicole. Potevo sentire l'anello freddo sulla mia pelle nuda e per qualche strano motivo mi faceva sentire bene. E poi mi lasciai trascinare dal calore e dalla comodità delle braccia di Draco che mi tenevano stretta a lui.

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