Harry's pov
"Devi liberartene"
La voce acuta di Ginny mi arrivava debolmente, mentre potevo ancora vedere nella mia mente l'immagine morente del biondo e la straziante figura di Gretel immersa nella sua disperazione.
Avevo spiegato a tutti l'accaduto, non avevo fatto particolarmente attenzione alle parole che dicevo, formulavo quel racconto da lontano come se io fossi ancora lì con Malfoy. Diverse erano state le risposte, Ron si era ammutolito, come se perfino per lui fosse stato troppo il torto subito dal serpeverde, Hermione si era portata una mano alla bocca, mentre cercava costantemente di non guardarmi negli occhi, Ginny sembrava essere l'unica ad avere ancora le parole. Senza rendermene veramente conto, io e Ginny cominciammo a camminare, alla ricerca di un posto dove poter buttare via il libro di pozioni del principe mezzosangue. Ci trovammo poi di fronte alla stanza delle necessità, Ginny mi tenne per mano mentre lentamente entrammo in essa. Era una stanza buia, tetra, per nulla simile all'ultima volta in cui ero entrato. L'aria era fredda, cupa. Oggetti di ogni forma e genere erano accatastati uno sopra all'altro. La stanza era tanto alta quanto grande, sembrava infinita. Ci addentrammo in essa attraverso piccole strade, fino a quando arrivammo in un atrio più ampio al cui centro vi era un divano rosso di velluto, al di sopra una cravatta di serpeverde probabilmente appartenete a qualche alunno. Mi girai verso Ginny, la ragazza mi prese il libro dalle mani.
"Chiudi gli occhi, così non sarai tentato" disse
Io lo feci, chiusi gli occhi, davanti a me il caos si trasformò nella cupezza del nero.
Poi quella tranquillità fu scombussolata. Potei sentire la presenza di Ginny avvicinarsi a me, leggermente il suo respiro si fece vicino e le sue labbra toccarono le mie. Un bacio semplice, dolce che ricambiai. Anche se c'era qualcosa che mi stava leggermente bloccando, qualcosa che per quanto non volessi ammetterlo mi teneva strettamente legato.
Ginny si staccò poco dopo. Mentre aprivo gli occhi potei notare il sorriso sul volto della ragazza. Intanto la mia espressione si faceva più cupa.
"Cosa c'è? Non avrei dovuto?" Disse Ginny
"No no, é stato fantastico. Ma..." dissi emozionato
"Ma cosa?" Disse lei
"Ma..." ripetei non sapendo come spiegare a Ginny quello che provavo "Gretel" fu l'unica parola che uscì dalla mia bocca
Ginny sbuffò, sorridendo amaramente.
"Seriamente?" Disse
Io la guardai confuso.
"Gretel?" Disse ridendo tristemente
"So che sembra stupido..." cercai di spiegare
"Non sembra stupido Harry, é stupido! Sono tre anni che cerchi in ogni modo di ottenere la sua attenzione e non importa cosa tu faccia lei non ti vedrà mai nel modo in cui tu vorresti!" Disse
"Lo so, okay. Ma non posso arrendermi, non adesso che potrei avere una possibilità" dissi
"Pensi di avere ora una possibilità con Gretel?" Disse ridendo la rossa
Io annuii, ripensando ingenuamente a quella volta in cui Gretel mi aveva chiamato attraente, quel momento che rivivevo ogni giorno e che mi spingeva a credere in un futuro con lei.
"Harry, Gretel se la fa con Malfoy! Forse non lo vuoi vedere, forse non lo vuoi accettare, ma é così" disse la rossa
"Cosa? No, Gretel con Malfoy? Non è possibile" dissi negando l'evidenza
"Con chi se n'è andata durante i provini di quidditch?" Disse
"Con Malfoy" risposi
"Con chi se n'è andata dalla festa di Lumacorno?" Disse
"Con Malfoy" dissi
"E guarda caso non è stata quella la notte in cui non é tornata in dormitorio?" Disse
"S..sì" dissi
"Dov'è ora?" Chiese
"Con Malfoy" risposi
Sentii il mio cuore spezzarsi lentamente, mentre per la prima volta aprivo gli occhi di fronte a una situazione che avevo sempre fatto finta di non vedere.
"Meriti di avere qualcuno che ti ami, che ti apprezzi incondizionatamente. Meriti di meglio. Per quanto Gretel possa essere bella e geniale, lei non é abbastanza" disse Ginny, per poi cominciare a camminare verso l'uscita.
Raggiunsi Ginny senza dire una parola e rimanemmo in silenzio fino alla sala comune.
"Finalmente!" Disse Hermione sollevata
Non feci in tempo ad entrare nella sala che le braccia di Hermione erano legate al mio collo.
"Tu e Ginny l'avete fatto?" Chiese Ron dopo essersi alzato dal divano
"Eh, cosa?" Dissi io, ripensando al bacio scambiato con la rossa
"Il libro, ve ne siete disfati?" Disse Ron
"Oh sì" dissi
Non appena Hermione si staccò dall'abbraccio riuscii ad avere una più ampia visione dello spazio e della sala. Una figura cupa era seduta su una sedia di legno, guardava dalla parte opposta a noi, mentre si divorava velocemente le unghie.
"Noi andiamo a dormire" disse Hermione facendo un segno a Ron e Ginny di andare verso i dormitori.
Velocemente i tre scomparvero dalla mia vista, lasciandomi da solo con Gretel. La ragazza non si mosse di un centimetro dopo che gli altri avevano abbandonato la stanza. Io rimasi in piedi in attesa di un qualsiasi tipo di reazione.
"Cos'é ora non riesci neanche a guardarmi?" Dissi
La ragazza non rispose, come se non avesse minimamente sentito ciò che avevo detto.
"Sei davvero così incazzata?" Dissi
Gretel non diede segno di vita.
"Ascolta se non hai intenzione di parlare non vedo perché dovrei rimanere qui, ho avuto una giornata lunga e faticosa" dissi camminando verso il dormitorio e cominciando a salire le scale
"Tu?"
Mi girai. Gli occhi di Gretel erano fissi sui miei, erano lucidi e tristi, ma tra tutto quel caos si poteva scorgere la rabbia che racchiudevano.
"Cosa?" Dissi non capendo
"Hai avuto una giornata faticosa tu?" Disse mentre si alzò in piedi
Non risposi mentre scendevo le scale che avevo appena salito.
"Forse ha avuto una giornata più faticosa il ragazzo che hai quasi ucciso!" Disse
"Non cercare di farmi passare come un assassino e poi é stato lui a sferrare il primo colpo" dissi
"Harry se non fossi arrivata io sarebbe morto!" Disse
"Ma sei arrivata in tempo quindi non vedo dove sia il problema" dissi
"Il problema é che lo stavi per ammazzare!" Urlò
Rimanemmo in silenzio per qualche secondo.
"Dove hai imparato quell'incantesimo?" Mi chiese
"Dove hai imparato tu a curarlo?" Chiesi io
"Rispondi alla domanda" disse
"Nel libro del principe mezzosangue, io e Ginny siamo andati a sbarazzarcene. Ora tocca a te rispondere" dissi
"No, io non devo giustificarmi di nulla con te" disse
Scoppiai in una risata amara.
"Che c'è ora?" Disse irritata
"Niente semplicemente pensavo di conoscerti invece non fai altro che mentire e fare cazzate" sputai quelle parole con tanta cattiveria
"Che cazzate avrei fatto e quando mai ti ho mentito?" Disse lei
"Non so magari tutta la situazione con Malfoy" dissi io
"Ovvero che non l'ho lasciato morire?!" Disse lei con aria saccente
"Ovvero che ci stai insieme!" Urlai
Gretel rimase ammutolita, non sapendo come rispondere. Non parlammo per qualche secondo, lasciando che la rabbia si smaltisse.
"Chi te l'ha detto?" Sussurrò la ragazza
"Ginny me l'ha fatto notare ma penso di saperlo da un pezzo" dissi tristemente
"Ascolta so che non ti piace..." disse
"Non mi piace?! Gretel é uno stronzo e palesemente un mangiamorte" dissi
"I suoi genitori sono mangiamorte, non lui" disse
"O forse lo é anche lui e te lo tiene semplicemente nascosto" dissi
"Quando é con me é diverso, non é il Malfoy che conosci tu" sussurrò Gretel
Alzai gli occhi al cielo, non credendo alle parole della ragazza.
"Cosa c'è di così tanto sbagliato in lui da farvelo odiare?!" Disse lei
"Cosa c'è di così non sbagliato da fartelo piacere?!" Risposi io.
Gretel rimase in silenzio.
"Sai Gretel davvero pensavo che tu fossi una sorta di angelo sceso in terra. Qualcuno così intelligente, affascinante, indipendente; pensavo fosse impossibile che esistesse qualcuno perfettamente meraviglioso come te. Eppure scegliendo Malfoy sei diventata l'opposto" dissi
"Sono la stessa persona di prima, semplicemente ora nella mia vita c'è anche Draco e mi rende felice stare con lui" disse
"Come cazzo fai a scegliere lui al posto mio?!" Dissi perso dalla rabbia
"Cosa?" Disse Gretel presa alla sprovvista dalla mia risposta
"Oh andiamo lo sai benissimo che cosa provo per te e tu cosa fai? Decidi di scoparti Malfoy" dissi
"Harry..."
"Cosa?!" Urlai
"Io e te saremmo un casino troppo grande" disse
Rimasi ferma a guardarla confuso.
"Pensi che io non abbia mai pensato a come sarebbe se io e te fossimo più di semplici amici? Fidati l'ho fatto, ma in nessun probabile scenario la nostra storia finisce bene" disse
"Perché non dovrebbe?" Dissi
Intanto Gretel cominciò a camminare verso il suo dormitorio e a salire le scale.
"Ci sono troppe cose che non conosci e inoltre hai già tanti problemi nella tua vita, non hai bisogno di una ragazza come me che te ne crei altri mille" disse
"E se io li volessi questi problemi?" Dissi
Gretel si girò con un sorriso amaro.
"Tu e Ginny siete molto carini" disse
"No! Cazzo non cambiare argomento come fai sempre quando non vuoi rispondere! Dammi una risposta e basta! E se io li volessi quei problemi?!" Dissi preso dalla rabbia
"Hai bisogno di stabilità, di sicurezza, di qualcuno che possa sorreggerti in ogni momento. Io sono la persona meno emotivamente stabile che conosca, quindi fidati non vuoi avere come ragazza me e non vuoi neanche i miei problemi" disse per poi rigirarsi verso la scalinata
"Gretel" la chiamai
"Si?" Disse senza girarsi
"Lo ami?" Chiesi
"Non so se lo amo, ma mi rende felice" disse per poi allontanarsi sempre di più e sparire dalla mia vista.
STAI LEGGENDO
Gretel Swann
Fanfic"Mi ha parlato parecchie volte di te. Di come Gretel Swann fosse bella, intelligente, astuta, indipendente. La cosa più bella è che alcune volte gli capitava di dire anche di come eri impulsiva, permalosa, testarda e fragile. E i suoi occhi brillav...