Capitolo 14

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Harry's pov
Fortunatamente il processo era stato rapido e indolore, Silente mi aveva salvato, di nuovo. Ma a parte difendermi in corte non mi aveva rivolto la parola, lo faceva per proteggermi? Lo faceva perché neanche lui mi credeva?
"Bugiardo" disse una voce alle mie spalle
"Non ne vale la pena" disse un'altra
Eravamo appena arrivati ad Hogwarts e avevo passato il viaggio in treno ascoltando i vari insulti che i miei stessi amici mi gridavano contro.
Mi girai, vidi Seamus, un viso solitamente amico che mi stava guardando con rabbia.
"Scusa?" Dissi
"Sei un bugiardo, mia madre dice che stai cercando attenzioni o che vuoi creare panico" rispose
Rimasi in silenzio, non sapendo cosa rispondere. Un amico mi stava accusando di aver inventato la rinascita di colui che mi ha rovinato la vita, cosa avrei dovuto rispondere? Come avrei dovuto agire?
"Si vede che sei figlio di tua madre Seamus" disse Gretel
"Cosa vorresti dire?" Chiese il ragazzo
"Che come tua madre, tu non capisci proprio un cazzo" rispose la ragazza, prendendomi sottobraccio e accompagnandomi verso le carrozze.
"Non sei obbligata a difendermi" le dissi
"Pensi che lo faccia per te?"
"Beh sì, perché se no dovresti proteggere il bugiardo che ha detto che Voldemort é tornato?" Risposi
"Lo faccio perché il mio fidanzato è morto e sono stufa di sentire di come la sua morte sia stato un incidente" mi disse tutto d'un fiato lasciando la presa dal mio braccio e camminando velocemente verso le carrozze. Salì rapidamente sulla penultima carrozza, che era quasi del tutto piena. La carrozza partí ma riuscii a notare che insieme a Gretel vi era Draco Malfoy.
"Che hai fatto?" Mi chiese Hermione
"Cosa?" Le risposi
"È appena salita di corsa su una carrozza gremita di persone sgradite, come Malfoy, piuttosto che salire con noi. Mi vuoi dire che non hai fatto nulla?" Mi disse la ragazza
"Le ho semplicemente detto che non è obbligata a difendermi"
"Sei proprio un idiota, pensi che lo faccia perché le fai pena?" Mi rispose
"Beh potrebbe essere" risposi
"Cretino, lo fa per difendere la memoria di Cedric. Voi maschi non capite proprio nulla" mi disse

Gretel's pov
Salii di corsa sulla penultima carrozza, non avevo intenzione di stare dietro al vittimismo di Harry. Ero consapevole del mio egoismo, sapevo benissimo che Harry stava soffrendo, ma ero anche consapevole del fatto che avevo bisogno di tutelare me stessa in questo difficile periodo.
"So che starmi lontano è stato difficile ma non c'è bisogno di correre Swann" disse una voce profonda, mi girai. Gli occhi freddi di Draco Malfoy mi stavano scrutando attentamente, con un sorriso stampato sulla faccia.
"Malfoy" risposi in modo poco entusiasta
"Stai ancora con Potter?" Chiese ridendo
"Non sto con Harry" risposi senza guardarlo
"Menomale, perché sarebbe uno spreco" mi disse
"Scusa?" Dissi
"Dico solo che tu con lui saresti un grande spreco" mi disse
"E come mai Malfoy?" Gli chiesi
"Beh non credo ci sia bisogno di dirti che sei una delle ragazze più incantevoli della scuola" Mi disse. Alzai lo sguardo e lo fissai negli occhi.
"Ma questo tu lo sapevi già. Non è così?" Mi disse
Non risposi
"Tu lo sai di essere bella Swann. Sai che quando cammini per i corridoi tutti i ragazzi si girano a guardarti. Quindi è inutile che mi chiedi come mai Potter non è abbastanza per te, perché tu sai benissimo che vali più di lui. Me l'hai chiesto perché volevi un complimento, non è così?" Disse Malfoy senza distogliere lo sguardo.
"Tu credi che la bellezza definisca il valore di una persona Malfoy" dissi sorridendo mentre lui continuava a guardarmi
"Beh non è così, la bellezza va via con gli anni, ti ritroverai un giorno a guardarti allo specchio e a rimpiangere i tuoi giovani lineamenti, mentre penserai che se avessi avuto più intelligenza o personalità, saresti persino riuscito a trovare una moglie" gli dissi
La carrozza si fermò e arrivammo davanti a un cancello di metallo spalancato, sullo sfondo si poteva intravedere la grande porta del castello, non c'era nessuno oltre a noi ed eravamo sommersi dal silenzio della vegetazione che ci circondava. Il biondo non distoglieva lo sguardo da me, nessun altro sulla carrozza si muoveva.
"Facile dire che la bellezza non conta e poi andare a letto con Diggory" disse una voce femminile
Guardai la ragazza che aveva parlato. Era una ragazza mora, dai lineamenti duri. Pansy Parkinson aveva un sorriso stampato sulla faccia e gli occhi verdi fissi sui miei.
"Che cosa hai detto?" Le dissi guardandola
La ragazza si alzò e cominciò a scendere dalla carrozza.
"Stai calma" mi disse ridendo "Tanto Diggory non ti può più sentire, quindi tanto vale che lo dici che stavate insieme solo perché era bello, popolare e bravo a letto"
Mi alzai di scatto e con un balzo scesi dalla carrozza, mentre la ragazza continuava a fissarmi sorridendo. Le mani cominciarono a tremarmi dalla rabbia, gli occhi mi si corrucciarono. In un unico movimento tirai fuori la bacchetta e la agitai. Una potente luce rossa colpì Pansy Parkinson. Lo schiantesimo non verbale che avevo prodotto fece volare il corpo della ragazza fuori dal cancello, e volò via fino a quando non fu più visibile.
Camminai velocemente verso il portone di Hogwarts, non sentivo altro se non il sangue pulsarmi nelle orecchie per la rabbia.
"Gretel!"
"Gretel fermati!" Disse una voce dietro di me, non mi fermai, continuando a camminare fino a dentro il castello. Poi una mano mi prese un braccio e mi fece girare.
"Gretel!"
"Che vuoi?!" Risposi a Malfoy
"Stai bene?" Mi disse
"Non credo che sia io quella che sta peggio in questo momento, forse dovresti andare a controllare la tua amica Parkinson" gli dissi con rabbia mentre lui continuava a tenermi un braccio
"Non me ne frega niente della Parkinson, é stata stupida a fare quel commento. Tu stai bene?" Mi ripeté
Rimasi in silenzio. Non sapendo cosa rispondere. Una lacrima cominciò a scorgere sul mio viso, ma velocemente la asciugai con una mano.
"Si Malfoy sto benissimo" dissi, cercando di liberarmi dalla mano del ragazzo che strinse ancora di più la presa. Malfoy non disse nulla ma continuò a guardarmi negli occhi.
"Lasciami" gli dissi
"Gretel..." mi rispose
"Ho detto di lasciarmi!" Gli dissi riuscendo finalmente a staccarmi dalla sua presa e camminando velocemente verso la sala comune di Grifondoro.

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