Harry's pov
La guardavo da lontano e mi sembrava quasi un miraggio. Era seduta per terra, appoggiata a un albero grande e verde, con le gambe incrociate. Le sue gambe coperte da dei jeans stretti, mentre indossava un maglione nero e una giacca di jeans nera. Ai piedi aveva delle scarpe da ginnastica bianche e teneva le mani riscaldate da dei guanti neri.
Sulle sue gambe poggiava un libretto blu di pergamena, che sfiorava delicatamente con le dita e ogni tanto girava pagina con una mano, mentre l'altra era stretta alla bacchetta che teneva pronta per qualsiasi tipo di attacco.
I suoi capelli lisci ormai non più lunghi come teneva prima, le cingevano perfettamente il viso pallido e i suoi occhi erano incollati sulle pagine del libro.
Era surreale vederla così, sembrava quasi umana. Gretel Swann non sembrava mai raggiungibile. Era sempre un passo avanti agli altri, sembrava perfetta, nonostante tutte le sue debolezze, era sempre perfetta. Mentre in quel momento sembrava umana, sembrava distruttibile, sembrava una ragazza come tante, con le sue problematiche e le sue emozioni.
Mi avvicinai lentamente a lei che mi accolse con un caldo sorriso e mi sedetti al suo fianco.
"Non sei di guardia, cosa ci fai qui?" Dissi alla ragazza
"Lo so, ma toccherebbe Ron quindi preferisco lasciarlo tranquillo, ha già tanto a cui pensare" disse la ragazza
"Tutti abbiamo tanto a cui pensare" dissi
"Non ti preoccupare per me, okay? Io sto bene a fare la guardia, non mi costa nulla" disse Gretel
"Beh vorrà dire che farò il turno con te allora" dissi tirando fuori la mia bacchetta
Gretel sorrise e non provò nemmeno a contrastare quella mia idea, probabilmente perché già era consapevole del fatto che non l'avrei lasciata da sola. Riprese a leggere le pagine sottili del libro che Silente le aveva lasciato.
"Sei riuscita a scoprire qualcosa?" Dissi indicando il libro
"No. Ormai so tutti i suoi appunti a memoria eppure c'è qualcosa che mi sfugge" disse Gretel
"Nemmeno le parole sottolineate ti dicono qualcosa?" Chiesi
Lei non rispose per qualche secondo, sfogliando le pagine e andando a trovare gli incantesimi sottolineati.
"Sono incantesimi, non capisco cosa vuole intendere con essi" disse Gretel
"Mhm Silente era geniale, ma forse non ha pensato che il modo in cui lui pensava non era comprensibile dagli altri" affermai
"Già. C'è qualcosa che mi sfugge e non ho idea di cosa sia" disse lei continuando a sfogliare le pagine
"Hai provato a chiedere a Hermione?" Dissi
"No, ma non penso potrebbe aiutarmi" disse lei
"Sicura? Hermione é bravissima in tutto ciò che riguarda la logica" dissi
"Lo so, ma queste cose che Silente ci ha dato sono tutte molto personali" disse lei
"Dici?" Chiesi
"Beh sicuramente non é un caso che ha affidato a ognuno di noi qualcosa di specifico" disse lei
"Già..." dissi ragionandoci
"Ho come l'impressione che se c'è qualcuno che può capire cosa Silente volesse dire in questo libro, quel qualcuno sono io" disse lei
La guardavo sfogliare quelle pagine, mentre spostava una ciocca di capelli dal viso, fermandola dietro l'orecchio. Per quanto spesso la vedessi non riuscivo ad abituarmi ai suoi capelli lisci e così corti, ero solito osservarla con le sue lunghe ciocche castane, spesso mosse. Eppure qualcosa in quel taglio la rendeva ancora più attraente del solito.
Ogni volta che la guardavo sentivo un brivido perpetuarsi per tutta la mia schiena, mi veniva la pelle d'oca solamente osservandola. Era così bella, troppo bella per un essere umano. Non riuscivo a vedere i suoi difetti, non riuscivo ad attribuirle delle imperfezioni. Era semplicemente perfetta. E quel piccolo momento in cui sembrava fosse raggiungibile era già sparito.
Mi era mancata. Mi era mancata starle vicino. Sapevo che non era la cosa migliore per me, esserle a fianco non faceva altro che ricordarmi quanto io fossi pazzo di lei e quanto lei non lo fosse.
Ormai avevo capito, che nonostante le parole che mi aveva detto l'anno precedente, riguardo a come insieme non saremmo stati bene, la verità era anche che Gretel non era attratta da me nello stesso modo in cui io ero attratto da lei.
Ora c'era Ginny nella mia vita e stare con lei mi rendeva sereno e tranquillo. Ginny era simile a Gretel ma al contempo era l'esatto opposto. E allo stesso modo era il mio sentimento verso di lei. Sapevo che Ginny era quella giusta, lo sapevo, ne ero consapevole. Eppure ogni volta che guardavo Gretel era come se non esistesse più.
"Ti stanno bene questi capelli" dissi
Lei mi guardò sorridendo e accennando un "grazie"
La fissai intensamente. I suoi occhi freddi legati ai miei e le sue labbra rosee che assumevano la forma di un leggero sorriso.
L'avrei fatto. Una volta per tutte. Prima di morire, che in quei giorni sarebbe potuto accadere ogni minuto, avrei realizzato quel mio piccolo ma grande desiderio, e non mi sarei lasciato fermare da nulla.
"Che c'è?" Chiese lei sorridendo e guardandomi interrogativamente
Io non risposi, mentre mi convincevo da solo che stavo facendo la cosa giusta, e continuavo a guardarla.
"Tutto bene?" Disse lei continuando a sorridere
"Alzati" dissi mentre io facevo lo stesso
"Perché?" Disse lei ridendo
"Fallo e basta" risposi
La ragazza sbuffò, mentre appoggiava a terra il libro di Silente e si alzava lentamente sistemando la sua bacchetta in una tasca. Poi mi guardò con aria confusa. Studiai la sua figura.
La prima volta che avevo visto Gretel la ragazza era più alta di me di qualche centimetro ma con gli anni ero cresciuto abbastanza da raggiungere la sua altezza. I nostri nasi erano perfettamente allineanti sulla stessa linea, così come i nostri occhi che si fissavano.
E allora lo feci.
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Gretel Swann
Fanfiction"Mi ha parlato parecchie volte di te. Di come Gretel Swann fosse bella, intelligente, astuta, indipendente. La cosa più bella è che alcune volte gli capitava di dire anche di come eri impulsiva, permalosa, testarda e fragile. E i suoi occhi brillav...