Capitolo 29

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Harry's pov
La sala comune di Grifondoro era poco trafficata, il camino faceva risplendere la stanza di una luce fioca. Mentre i pochi studenti che vi erano finivano di fare i compiti per il giorno successivo, io mi trovavo in piedi, con gli occhi fissi sulle scalinate del dormitorio delle ragazze. Indossavo un completo nero elegante e una cravatta marrone, con una mano cercavo di sistemarmi i capelli ribelli, mentre nella mia testa i pensieri erano tanti.
Sembrava che fossimo arrivati ad Hogwarts da pochi giorni, eppure i mesi passavano velocemente e tante erano le cose che succedevano. Silente e io ci trovavamo spesso per fare "lezioni private", dove per lo più passavamo il tempo guardando vecchi ricordi di quando lui era un semplice professore e di quando Voldemort era un semplice studente. Il campionato di quidditch era iniziato con successo, Ron era entrato in squadra e aveva anche giocato un'ottima partita, tanto da aver attirato l'attenzione di Lavanda. Ovviamente Gretel aveva dato il meglio di sé stessa durante la prima partita di campionato, avendo segnato ben 170 punti. La situazione tra Hermione e Ron era un po' sfuggita di mano a causa della recente relazione formatasi tra lui e Lavanda. Ginny si era da poco lasciata con Dean e non riuscivo a capire quello che lei provasse per me e tanto meno quello che io provavo per lei. Katie Bell era finita in infermeria a causa di una collana avvelenata ed ero certo che sotto a ciò ci fosse lo zampino di Draco Malfoy, questo portò ad una discussione vivace con gli altri, in particolare con Gretel, anche se non riuscivo a capire perché lei ci tenesse così tanto a difenderlo.
Nella mia testa tutto era confuso eppure, quando la vidi, l'intera vastità del mondo sembrava in armonia.

Gretel's pov
'Questo non serve a te per farti più bella, dato che anche senza riesci a fare invidia al mondo, ma serve a me per poterti immaginare con qualcosa che mi appartiene. Divertiti alla festa, Draco'
Scoperchiai lentamente la scatola bianca che poco prima era apparsa nel mio dormitorio, all'interno vi era un vestito e un paio di tacchi a punta, delicatamente lo presi tra le mani.
Era semplice, di seta viola. Non ero un amante di vestiti, ma quello mi fece rimanere senza fiato.
Lentamente mi infilai nella morbida seta, era di metà lunghezza, con le spalline fini che facevano risaltare le clavicole un poco sporgenti, la schiena era nuda e quel viola intrigante cingeva perfettamente le mie curve.
Mi guardavo allo specchio mentre il mio cuore saltava un battito all'idea di Draco e mentre la mia testa si perdeva nei pensieri.
Draco sarebbe davvero stato capace di avvelenare Katie? E se sì per quale motivo l'avrebbe fatto? E se ero consapevole di ciò che Draco avrebbe potuto fare, perché non riuscivo a fare a meno di volerlo?
Continuavo a ripetermi che non era possibile, che per quanto Draco fosse complicato non era cattivo, e men che meno un assassino, che era tutta una fantasia di Harry. E sembrava stesse funzionando, perché piano piano stavo davvero iniziando a credere che Draco fosse buono e fosse solo incompreso.
Lentamente tornai nel presente, mi sistemai leggermente il trucco e poi infilai i tacchi viola che si trovavano dentro la scatola. Erano a punta e non molto alti, ma lo erano abbastanza da aggiungere un certo tocco di eleganza. Dopo aver reso i miei capelli lisci, li lasciai cadere delicatamente sulle spalle e fui pronta ad uscire.
Cominciai a scendere le scale, Harry mi aspettava emozionato. Indossava un completo nero, la cui giacca era decisamente troppo lunga per la sua stazza. Ma nonostante ciò gli stava bene. Ero felice di poter passare la serata con Harry dopo tutte le discussioni che avevamo avuto, per il quidditch e soprattutto per la questione di Katie. Ero felice, eppure non facevo altro che pensare che avrei preferito che al suo posto ci fosse Draco.

Harry's pov
Scendeva lentamente le scale, con i tacchi che ticchettavano sul pavimento ad ogni suo passo, il vestito che indossava le calzava a pennello, cingendole i fianchi in un modo tanto perfetto da farmi venire i brividi.
In quel momento, mentre Gretel alzava lentamente lo sguardo incrociando i miei occhi e intanto con una mano spostava una ciocca di capelli dietro l'orecchio, l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era che non avrei desiderato nessun altro oltre a lei. Che nessuno al mondo era così fortunato quanto me.
"Ehi" mi disse
"Wow sei... wow" riuscii a dire
"Grazie" disse sorridendo
"Sei davvero fuori dalla mia portata" sussurrai
"Oh Harry smettila" disse ridendo
"Dico sul serio, sei fuori dalla portata di tutti" dissi
"Beh grazie però stai esagerando, forza andiamo o faremo tardi" disse Gretel
Camminammo verso la festa a braccetto, mentre nella mia testa l'unico pensiero fisso era che stavo accompagnando la ragazza più spettacolare del mondo a un ballo, e che più passava il tempo più mi stavo innamorando. Il che era tutto meno che una cosa positiva.
Arrivammo alla festa e venimmo accolti da un caloroso benvenuto di Lumacorno e dell'ottimo punch analcolico servito da Neville.
"Signor Potter, signorina Swann! Sono così felice di vedervi insieme!" Disse il professore
"Buonasera" dissi sorridendo
"Salve professore, complimenti per la festa" disse Gretel
"Signorina Swann, ogni volta che la vedo é sempre più meravigliosa!" Disse Lumacorno
"La ringrazio professore" disse imbarazzata Gretel
"Potter sei proprio fortunato ad avere al tuo fianco una ragazza così bella e piena di talento come la signorina Swann" disse il professore
"Ha ragione, sono proprio fortunato" dissi, mentre osservavo Gretel in tutto il suo splendore.
"Ehi... Harry... Gretel"
Un sussurro colse l'attenzione di me e di Gretel. Nascosta dietro una tenda, il candido viso di Hermione ci guardava in preda al panico, mentre controllava freneticamente che nessuno la potesse vedere.
Dopo aver velocemente salutato Lumacorno, ci dirigemmo verso di lei e ci nascondemmo anche noi dietro la tenda.
"Oh finalmente! É da quando siete entrati che cerco di chiamarvi" disse Hermione
"Che ci fai qua dietro?" Chiesi
"Ho fatto un grosso errore" rispose
"Ovvero?" Domandai, mentre a fianco a me Gretel sorrideva
"Oh smettila di prendermi in giro tu!" Disse Hermione fissando l'americana
"Che cosa ha fatto?" Chiesi a Gretel
"Ha invitato Mclaggen alla festa" disse ridendo la giocatrice
"Hai fatto cosa?!" Dissi
"Sì lo so é stata una pessima idea" disse
"Perché lo hai fatto?" Domandai
"Non é ovvio, per fare ingelosire Ron" disse Gretel guardando Hermione sorridendo
"Facile per te ridere delle disgrazie altrui" disse Hermione
"E questo cosa vorrebbe dire?" Disse Gretel continuando a sorridere
"Guardati! Qualsiasi ragazzo sogna di andare ad una festa con te e quel vestito ti sta veramente troppo bene, così tanto da farmi innervosire" disse Hermione
"Non tutti i ragazzi, penso che Mclaggen sia più interessato a te che a me" disse Gretel ridendo
"E ciò dovrebbe consolarmi?" Ripose Hermione
Nel mentre dei rumori all'interno della sala ci distrassero dalla conversazione. Potevo sentire la voce di Gazza anche se non riuscivo a comprendere cosa stesse dicendo. Entrammo velocemente all'interno, davanti a me la schiena del professor Lumacorno che guardava fisso in avanti, Gazza era in piedi, immobile, mentre teneva stretto in una mano il colletto della giacca di Draco Malfoy.
"Professore, ho trovato questo ragazzo nei paraggi. Dice di essere stato invitato alla sua festa" disse Gazza
Il professor Lumacorno, insicuro su come agire, scosse velocemente la testa in segno di disaccordo.
"E va bene non sono stato invitato okay" disse rabbiosamente il serpeverde
"Non direttamente, lui é qui con me"
Mi girai. La voce soave di Gretel continuava a risuonare nelle mie orecchie, mentre la guardavo fare un passo avanti verso il biondo, sorpassandomi velocemente.

Gretel's pov
Il completo nero elegante, le scarpe lucide, i capelli biondi pettinati, il pallido viso teso.
L'immagine di Draco era davanti ai miei occhi, mentre sentivo le parole di Gazza più distanti del normale.
"E va bene non sono stato invitato okay" disse il ragazzo. Potevo riconoscere il tono di rabbia nella sua voce e nella sua postura. La schiena contratta e le mani che aggressivamente si chiudevano in due pugni serrati.
"Non direttamente, lui é qui con me"
Lo dissi ad alta voce, non sapendo bene perché lo stessi facendo e soprattutto perché l'avevo fatto davanti ad Harry e ad Hermione.
Senza pensare cominciai a camminare verso il ragazzo, sorpassai gli sguardi confusi dei miei amici e mi avvicinai a Draco.
"Scusi professore se non l'ho avvisata della presenza di Draco" dissi a Lumacorno
"Oh... non ci sono problemi. Non si preoccupi signorina Swann" disse indeciso il professore
"É vero che sei con lei?" Chiese Gazza al ragazzo
Il biondo mi guardò con un leggero sorriso compiaciuto e posò i suoi complicati occhi sui miei.
"Sì, è vero" rispose
Non appena Gazza gli lasciò il colletto, si sistemò le piaghe sulla giacca, per poi continuare a guardarmi.
"Beh in questo caso, siete entrambi benvenuti a rimanere" disse Lumacorno
"Oh la ringrazio per l'offerta professore, ma penso sia meglio se io e Draco andiamo" dissi
"Ne è sicura signorina? É arrivata da così poco, non si é nemmeno goduta un po' la festa" disse il professore
"Davvero professore la ringrazio molto, ma vorrei evitare di creare altro caos. In ogni caso la festa è stata veramente molto piacevole, arrivederci professore" dissi
Draco mi guardava soddisfatto, con il suo solito sorriso stampato sul volto. Con una mano lo presi sottobraccio  e senza guardarmi indietro, sotto gli occhi di tutti, uscimmo dalla sala.

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